Negli ultimi 5 anni, il tasso di crescita medio annuo dell'Abbigliamento online è stato pari al 30% circa, il doppio rispetto a quello dell'eCommerce nel suo complesso (+15% circa): nel 2016 l'Abbigliamento varrà il 10% di tutto l'eCommerce in Italia. Il Fashion online cresce del 25% e vale oltre 1,8 miliardi di € nel 2016 La crescita del mercato spinge la penetrazione dell'eCommerce nel Fashion al 5% del mercato retail (era il 4% nel 2015). I capi di abbigliamento incidono per il 55%, gli accessori per il 45%. L'Export di Abbigliamento, inteso come valore delle vendite da siti italiani a clienti stranieri, aumenta del 30% e supera quota 1,3 miliardi di euro. Il 45% delle vendite Fashion valica i confini nazionali alla volta di Europa (in primis UK, Francia e Germania), USA, Russia e, in misura minore, Cina, Giappone e America Latina.
Milano, 6 luglio 2016 - Nel 2016 il mercato eCommerce nel Fashion, ossia l'acquistato da consumatori italiani su siti sia italiani sia stranieri, supera gli 1,8 miliardi di euro, con un incremento in valore assoluto di 365 milioni di euro (+25%) rispetto al 2015. Il contributo del Fashion nell'eCommerce di prodotto è secondo solo a quello di Informatica ed elettronica: l'incidenza era pari al 6% nel 2012 e oggi, nel 2016, sfiora il 10%. La crescita del mercato spinge la penetrazione dell'online al 5% del totale retail nel comparto. "L'Abbigliamento è uno dei comparti merceologici più dinamici dell'eCommerce B2c italiano per almeno tre ragioni: ritmo di crescita superiore a quello medio del commercio elettronico, offerta eterogenea e in continuo fermento, e, infine, spiccata propensione all'innovazione," afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. "Negli ultimi 5 anni, il tasso di crescita medio annuo dell'Abbigliamento è stato pari al 30% circa, il doppio rispetto a quello dell'eCommerce nel suo complesso (+15% circa), sia nella domanda (acquisti dei consumatori italiani da merchant sia italiani sia stranieri) sia nell'offerta (vendite dei merchant con sede operativa in Italia a consumatori italiani e stranieri)". È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio eCommerce B2C, giunto alla quindicesima edizione e promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano*. La ricerca, presentata a Milano presso il Campus Bovisa in occasione del Convegno "L'online nel fashion: un canale che fa tendenza", è la prima delle due previste con focus specifico sui settori merceologici più importanti per lo sviluppo dell'eCommerce nel nostro paese, ossia il Fashion e il Food&Grocery. "Il fashion è una delle industry più rilevanti a livello italiano e mondiale per vendite e-commerce e questo risultato è il frutto di un settore che ha saputo cogliere le potenzialità generate dall'evoluzione dei comportamenti di consumo e delle tecnologie, apportando innovazioni alla customer experience, al sistema d'offerta e, più in generale, all'intero modello di business", afferma Roberto Liscia, Presidente Netcomm. "Il comportamento di consumo degli acquirenti di fashion è caratterizzato da un approccio omnicanale, nel quale sia i touch point fisici che quelli digitali giocano un ruolo chiave. Questo nuovo customer journey è stato ben compreso dalle aziende fashion, che negli anni hanno apportato numerose innovazioni alla customer experience: dall'utilizzo dei social come canale di comunicazione e di customer care, ai totem virtuali nei punti vendita fisici per prenotare i capi non disponibili al momento." La domanda "Sempre più italiani si affidano all'online per acquistare capi di abbigliamento", afferma Riccardo Mangiaracina, Direttore dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano. "Alla base di questa scelta c'è anzitutto la possibilità del risparmio grazie a occasioni e alle promozioni speciali. In occasione del Black Friday e del Cyber Monday alcuni operatori hanno realizzato in due giorni oltre il 5% del totale fatturato online, circa 10 volte il valore delle vendite registrate nello stesso intervallo di tempo in altri periodi dell'anno. In seconda battuta, i siti di eCommerce consentono al cliente di scegliere il prodotto desiderato tra una gamma molto ampia, difficilmente reperibile in un punto vendita e infine agevolano l'esperienza d'acquisto consigliando articoli affini." I web shopper italiani effettuano, nel 46% dei casi, acquisti mass market sui siti dei grandi retailer italiani e internazionali e sui marketplace generalisti; seguono, con un peso del 36%, gli acquisti 'luxury' realizzati sui siti delle grandi Dot Com, delle vendite private, dei produttori high fashion del Made in Italy e delle boutique multi-brand. Infine conquistano una quota del 18% gli acquisti di abbigliamento e accessori sportivi dai siti dei retailer specializzati, dei produttori e delle Dot Com generaliste. "Nel Fashion uno dei principali driver di scelta del canale online rimane il prezzo: il 52% della domanda eCommerce è realizzata nella componente di prodotti a prezzo ridotto (scontato – con sconti dal 10% al 30% – o molto scontato – con sconti dal 30% al 70%) e il 48% nella componente a prezzo pieno," afferma Valentina Pontiggia, Senior Advisor dell'Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano. "Se consideriamo la tipologia di prodotti acquistati online, i capi di abbigliamento (camicie, vestiti, capi spalla, jeans, pantaloni) incidono per circa il 55% e gli accessori per il 45%, con una preferenza spiccata per le scarpe – sia eleganti sia sportive – e per le borse o accessori di pelletteria. Per quanto riguarda il genere, i capi di abbigliamento e gli accessori da donna pesano per il 50% del mercato Fashion online, quelli da uomo per il 40% circa (ed in crescita), quelli da bimbo per il 10%." Nel 2016, gli acquisti via Smartphone nell'Abbigliamento crescono del 26% e superano quota 350 milioni di euro, confermandosi come uno dei comparti con la più alta penetrazione (19%) degli acquisti da Smartphone sul totale domanda eCommerce. Se aggiungiamo gli acquisti da Tablet la penetrazione raggiunge il 33% del totale domanda online. L'Offerta Le vendite di Abbigliamento da siti italiani a consumatori italiani e stranieri sfiorano nel 2016 i 3 miliardi di euro, in crescita del 35% rispetto al 2015. Anche grazie a un tasso di crescita quasi doppio rispetto a quello dell'eCommerce totale (+19%), l'Abbigliamento si conferma nel 2016 il primo comparto di prodotto per vendite online con un'incidenza del 17%. L'Export di Abbigliamento, inteso come valore delle vendite da siti italiani a clienti stranieri, aumenta del 30% e supera quota 1,3 miliardi di euro, trainato dalla componente 'luxury' (abbigliamento ed accessori di alta moda). Il 45% delle vendite Fashion valica i confini nazionali alla volta di Europa (in primis UK, Francia e Germania), USA, Russia e, in misura minore, Cina, Giappone e America Latina. In questo scenario, le Dot Com – sia e-retailer (specializzati e generalisti) sia siti delle flash sales – pesano il 69% delle vendite, mentre le imprese Tradizionali solamente il 31%. Analizzando poi la concentrazione di mercato, i primi 5 operatori nell'Abbigliamento generano il 54% delle vendite online e incrementano il loro peso rispetto al 2015 (quando l'incidenza era pari al 50%) anche grazie ai fenomeni di acquisizione e fusione. "Sia i top merchant sia le startup stanno investendo sempre più in tecnologia, logistica e soluzioni di pagamento per rendere l'esperienza dei consumatori piacevole e unica" conclude Riccardo Mangiaracina. "Alcuni siti eCommerce propongono capi di abbigliamento e accessori che possono essere adattati alle esigenze dei singoli consumatori grazie alla scelta di un'ampia gamma di opzioni, materiali, tessuti e colori. Indipendentemente dalla natura, dalle dimensioni e dalle caratteristiche delle iniziative eCommerce la loro attenzione è volta, da un lato, a attrarre nuovi shopper e, dall'altro, a far diventare l'acquisto sul Web una consuetudine. La valorizzazione dell'esperienza online si ottiene studiando processi di ricerca e selezione del prodotto sempre più rapidi e agevoli, facendo leva su tecniche di cross e up selling, con la presentazione di articoli affini a quelli già visualizzati, e offrendo modalità di consegna e reso snelle e gratuite". Il convegno verticale sull'eCommerce nel settore dell'Abbigliamento è realizzato con il supporto di Accenture Interactive, Alpenite, Banca Sella, BRT Corriere Espresso, DHL Express Italy, Drop, eBusiness Institute, Prestashop, Fercam. Netcomm – Il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano è stato costituito l'8 settembre 2005, ma le sue origini risalgono agli albori del commercio elettronico in Italia. Gli obiettivi sono: promuovere le iniziative che possono contribuire alla conoscenza e alla diffusione delle tematiche, dei servizi e delle tecnologie connesse al commercio elettronico; stimolare la collaborazione delle imprese e degli imprenditori del settore, rappresentandoli nei rapporti con le istituzioni a livello nazionale, comunitario e internazionale; definire standard di qualità dei servizi offerti dagli operatori e-commerce; operare presso i media per una corretta comunicazione; operare a favore del settore in termini di aspetti legali e fiscali, diritto di autore, sicurezza e tutto quanto faciliti lo sviluppo di un mercato digitale. Maggiori informazioni www.consorzionetcomm.it. Osservatori.net La School of Management del Politecnico di Milano, con oltre 240 docenti, e circa 80 fra dottorandi e collaboratori alla ricerca, dal 2003 accoglie le attività di ricerca, formazione e alta consulenza, nei campi management, economia e industrial engineering. Fanno parte della Scuola il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, le Lauree e il PhD Program di Ingegneria Gestionale e il MIP, la business school del Politecnico di Milano. Nel 2007 ha ricevuto l'accreditamento EQUIS e dal 2009 è nella classifica del Financial Times delle migliori Business School d'Europa; nel Marzo 2013 ha ottenuto il prestigioso accreditamento internazionale da AMBA (Association of MBAs). Gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano (www.osservatori.net) vogliono offrire una fotografia accurata e continuamente aggiornata sugli impatti che le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) hanno in Italia su imprese, pubbliche amministrazioni, filiere, mercati ecc. Gli Osservatori sono ormai molteplici e affrontano in particolare tutte le tematiche più innovative: Agenda Digitale, Big Data Analytics & Business Intelligence, Canale ICT, Cloud & ICT as a Service, Cloud per la Pubblica Amministrazione, Digital & M&A, Digital Innovation Academy, eCommerce B2c, eGovernment, Enterprise Application Evolution, eProcurement nella PA, Export, Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione, Gestione Progettazione e PLM, Gioco Online, HR Innovation Practice, ICT & PMI, ICT Accessibile e Disabilità, ICT nel Real Estate, Information Security & Privacy, Innovazione Digitale in Sanità, Innovazione Digitale nel Retail, Innovazione Digitale nel Turismo, Innovazione Digitale nelle Utility, Internet of Things, Intranet Banche, Mobile B2c Strategy, Mobile Banking, Mobile Economy, Mobile Enterprise, Mobile Payment & Commerce, Multicanalità, New Media & New Internet, Professionisti e Innovazione Digitale, Smart Manufacturing, Smart Working, Startup, Supply Chain Finance.
|
Nessun commento:
Posta un commento