Tornano
a salire le sofferenze bancarie. Federcontribuenti, ''prestati 157
miliardi di euro in più rispetto alla raccolta della clientela, eppure
non si finanziano né le imprese e né le famiglie, a chi vanno questi
soldi?''.
C'era da aspettarselo, i crediti deteriorati sono
tornati a salire toccando la soglia degli 85 miliardi di euro e rispetto
a luglio 2015 sono aumentati di circa 1,5 miliardi.
''Il dato più
sconcertante, - dice Marco Paccagnella di Federcontribuenti -, è che le
banche italiane hanno concesso credito ben oltre l'ammontare in loro
possesso, vale a dire 157 miliardi di euro che non posseggono e che
creano rossi in bilancio e pericolose bolle finanziarie pronte ad
esplodere e la cosa
che fa rabbia è che non si finanziano le imprese ''.
Altro paradosso
riguarda i tassi di interesse diversificati per settore, ''alle
multinazionali concediamo prestiti milionari ad un tasso bassissimo,
2,52%, mentre per famiglie e piccole imprese il tasso di interesse
applicato è pari al 5,64%''.
Secondo Federcontribuenti è quindi in
''atto un imponente spostamento delle ricchezze dal 2007. Molte le
indagini cadute nel vuoto perchè, ad un certo punto, si perde il
tracciamento dei soldi e ogni tentativo
di fare luce e giustizia rimane vano''.
Se per gli economisti può sembrare normale che una
banca non abbia in deposito la somma che risulta sul contabile, per
Federcontribuenti non lo è ''abbiamo banche che si sono fatte prestare
denaro da terzi per concedere prestiti milionari, privi delle dovute
coperture a garanzia e in pieno abuso del credito'. Resta sempre più
valida la necessità di tornare a discutere a livello mondiale, ora
europeo, sulla separazione obbligatoria tra banche d'affari e banche
tradizionali''.
Secondo i dati stimati dall’ABI, a giugno 2016 il
portafoglio titoli del totale delle banche si è collocato a 735,8
miliardi di euro.
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