Roma, 19 Settembre 2016 – Si è svolto oggi presso il Ministero dello Sviluppo Economico un incontro con le Organizzazioni Sindacali, Regione Sicilia, Amministrazione Comunale di Gela, Mise ed Eni per verificare lo stato di avanzamento del Protocollo di Intesa siglato il 6 Novembre 2014.
L'incontro, che segue quello dello scorso 19 Aprile, ha rappresentato l'occasione per esaminare gli ulteriori sviluppi del Programma realizzati nei primi 8 mesi del 2016.
Eni ha confermato che il Programma di rilancio delle attività industriali sul territorio prosegue nel rispetto degli impegni assunti e in linea con gli obiettivi del Protocollo.
In particolare, le attività della Green Refinery, avviate all'inizio del mese di Aprile, procedono in linea con i programmi.
Attualmente sono impiegate più di 150 risorse dell'indotto locale, per un totale di 80.000 ore lavorate, e si prevede entro fine anno di arrivare alle 200 unità, a cui si andranno ad aggiungere ulteriori 50 risorse esterne.
Dal punto di vista dell'approvvigionamento, è stato emesso a Giugno 2016, in anticipo di circa un anno, l'ordine per l'acquisto e l'installazione dell'impianto per la produzione di idrogeno (Steam Reforming), uno dei sistemi principali per lo sviluppo della seconda fase del progetto.
Ad oggi, gli investimenti superano gli 80 milioni di euro, includendo le somme spese e gli impegni già assunti.
Il 15 settembre 2016, inoltre, il MATTM ha confermato la completezza della documentazione tecnica ricevuta e il conseguente avvio del procedimento VIA/AIA con nomina del Responsabile Unico del Provvedimento in relazione alla fase di riconversione che prevede l'utilizzo dello Steam Reforming e dell'impianto per il trattamento dell'olio di palma e delle materie prime di seconda generazione.
Relativamente allo sviluppo dei giacimenti a gas di Argo e Cassiopea nel Canale di Sicilia, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, del 31 Agosto scorso, che ha respinto il ricorso di alcune associazioni ambientaliste e di quattro comuni siciliani, Eni ha confermato la volontà di portare avanti il progetto.
Durante l'incontro, è stata presentata un'ipotesi di ottimizzazione che prevede di ricollocare gli impianti di trattamento del gas, previsti a mare su una nuova piattaforma, a terra nelle aree rese disponibili dalla raffineria.
Per gli importanti vantaggi che permette di conseguire rappresenta la migliore soluzione in quanto consente di recuperare in parte i ritardi nella realizzazione dell'opera, dovuti ai ricorsi ammnistrativi, e di acquisire tangibili benefici in termini di: riduzione dell'impatto ambientale (nessuna nuova struttura visibile dalla costa, emissioni dirette con valori prossimi allo zero, nessun scarico diretto a mare), di massimizzazione delle ricadute sull'economia e sull'occupazione locale, quale conseguenza delle nuove soluzioni tecniche adottate ed il recupero di aree della Raffineria già bonificate ed utili ad ospitare i nuovi impianti.
Sul fronte del risanamento ambientale tutte le attività di bonifica autorizzate per le società Eni operanti sul territorio (Syndial, ISAF, RaGe, Enimed e Versalis) sono concluse o in corso. Nei primi 8 mesi del 2016 sono stati avviati 10 cantieri, per un totale di 29 dalla firma del Protocollo, di cui 11 completati.
L'impegno economico sostenuto nel campo del risanamento ambientale sino a fine agosto è stato di circa 74 milioni di euro per un picco di occupazione di oltre 200 persone nei primi 8 mesi del 2016.
In seguito al rilascio odierno da parte della Regione Siciliana dell'autorizzazione AIA per l'avvio dei lavori di risanamento ambientale sulla vasca 4 negli impianti ISAF, Eni è pronta ad assegnare i contratti in modo da iniziare l'attività già nel mese di ottobre avendo completato tutte le azioni propedeutiche in attesa del rilascio del decreto.
Nel campo della mobilità "green", andando oltre a quanto previsto nel Protocollo, il 14 Settembre scorso è stata sottoscritta una Lettera di Intenti per condurre uno studio congiunto di fattibilità per la realizzazione di una base logistica di Gas Naturale Liquefatto (GNL) a Gela tra MiSE, Regione Sicilia, Amministrazione Comunale di Gela ed Eni.
L'Accordo, della dura di circa 6 mesi, che ha come obiettivo di approfondire la sussistenza delle condizioni tecniche e commerciali per sviluppare una iniziativa di mobilità green a livello industriale a Gela.
In merito alla chimica verde, dopo aver completato lo studio di fattibilità, lo scorso Giugno è iniziata la sperimentazione in campo con la coltivazione di 100 mila piantine di guayule.
Per quanto riguarda gli interventi di compensazione, a fine Marzo è stato firmato il terzo Protocollo attuativo relativo all'intervento di ristrutturazione dell'ex Casa Albergo nel quartiere di Macchitella (il cui inizio lavori è previsto a breve) che sarà adibita per iniziative di co-working tra imprese.
Sempre nel campo degli interventi di compensazione legati al Protocollo, è in fase di valutazione da parte della Amministrazioni interessate un accordo attuativo, per complessivi 5.880.000 euro, per le opere di ripristino dell'operatività del Porto Rifugio e per il rilancio della portualità gelese.
Continua la collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Gela e la Regione Sicilia per promuovere iniziative per lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali nell'area, legate principalmente alla sperimentazione di nuove tecnologie in ambito ambientale e all'applicazione delle fonti energetiche rinnovabili.
Complessivamente, dalla firma del Protocollo ad oggi, Eni ha investito circa 350 Milioni di Euro mentre la situazione occupazionale complessiva dell'indotto, per il 2016 si prevede superi le 1.200 risorse stimante nel Protocollo, con un picco di circa 1400 unità.
Il raggiungimento degli obiettivi del Protocollo del 2014 rappresenta un punto fermo per Eni e il mantenimento degli impegni testimoniano la centralità di Gela nel progetto industriale di Eni.
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