Firenze, 20 Settembre 2016. L'Antitrust, con provvedimento del 6 settembre 2016, ha archiviato il procedimento contro Wind per la pratica commerciale relativa all'operazione Wind All Inclusive Maxi, avviato su nostra denuncia (1). L'archiviazione è motivata dal fatto che Wind – su provvedimento urgente di sospensione dell'Autorità (2) – ha prima sospeso e poi modificato la pratica commerciale contestata, trasformandola da attivazione non richiesta dall'utente a vera e propria modifica contrattuale che l'utente può rifiutare, cambiando gestore o dando disdetta del contratto senza incorrere in penali.
Ma se il provvedimento non ha grande impatto, perchè parlarne? Perchè per la terza volta di fila (prima con Vodafone Exclusive (3), poi con Tim Prime (4) e infine con Wind All Inclusive) l'Antitrust ha ribadito ai cosiddetti "big" della telefonia in Italia che non possono attivare servizi non richiesti dall'utente.
E ciò grazie alle numerosissime segnalazioni che abbiamo ricevuto dagli utenti del nostro sito. La tempestività dell'attività di segnalazione da parte di Aduc, e di decisione da parte dell'Antitrust, ha avuto come positivo effetto di bloccare sul nascere – o quasi – una linea di condotta che avrebbe con grande probabilità aperto la strada ad una nuova modalità di assedio al consumatore da parte dei grandi della telefonia.
Attivare un servizio non richiesto, e consentire di "abbandonarlo" solo su richiesta dei singoli consumatori, è per i gestori più semplice poichè minimizza il rischio di recessi contrattuali. Il consumatore, dal canto suo, se non è particolarmente attento e tempestivo perde il "diritto di rinunciare" all'offerta e se la deve tenere. Diverso invece il discorso se, come deve essere, questi aumenti di costi sono considerati a tutti gli effetti modifica contrattuale, poiché la società che li pone in essere si accolla il rischio di perdere il cliente. Il cliente a sua volta avrà la possibilità di cercare sul mercato offerte più vantaggiose e, soprattutto, è bene che impari a leggere sempre con attenzione i messaggi che riceve dalla propria compagnia telefonica.
Fino a qualche anno fa, infatti, i messaggi che ricevevamo dal gestore telefonico erano per lo più pubblicitari, e quindi li leggevamo con disattenzione per poi cancellarli. Oggi non è più così, nei messaggi possono essere contenuti avvisi di modifica contrattuale sui quali bisogna decidere entro trenta giorni.
Occhi aperti, quindi, e come sempre invitiamo gli utenti a segnalarci presunte condotte illegittime, pratiche commerciali aggressive e pubblicità ingannevoli, in tema di telefonia ma non solo.
(1) http://www.aduc.it/articolo/wind+emula+vizietto+vodafone+tim+denuncia+all_24225.php
(2) http://www.aduc.it/comunicato/wind+antitrust+dopo+denuncia+aduc+sospende_24311.php
(3) http://www.aduc.it/comunicato/vodafone+exclusive+denuncia+aduc+antitrust+condanna_24109.php
(4) http://www.aduc.it/comunicato/tim+prime+antitrust+chiude+istruttoria+gioco+quasi_24556.php
Emmanuela Bertucii, legale Aduc
Ma se il provvedimento non ha grande impatto, perchè parlarne? Perchè per la terza volta di fila (prima con Vodafone Exclusive (3), poi con Tim Prime (4) e infine con Wind All Inclusive) l'Antitrust ha ribadito ai cosiddetti "big" della telefonia in Italia che non possono attivare servizi non richiesti dall'utente.
E ciò grazie alle numerosissime segnalazioni che abbiamo ricevuto dagli utenti del nostro sito. La tempestività dell'attività di segnalazione da parte di Aduc, e di decisione da parte dell'Antitrust, ha avuto come positivo effetto di bloccare sul nascere – o quasi – una linea di condotta che avrebbe con grande probabilità aperto la strada ad una nuova modalità di assedio al consumatore da parte dei grandi della telefonia.
Attivare un servizio non richiesto, e consentire di "abbandonarlo" solo su richiesta dei singoli consumatori, è per i gestori più semplice poichè minimizza il rischio di recessi contrattuali. Il consumatore, dal canto suo, se non è particolarmente attento e tempestivo perde il "diritto di rinunciare" all'offerta e se la deve tenere. Diverso invece il discorso se, come deve essere, questi aumenti di costi sono considerati a tutti gli effetti modifica contrattuale, poiché la società che li pone in essere si accolla il rischio di perdere il cliente. Il cliente a sua volta avrà la possibilità di cercare sul mercato offerte più vantaggiose e, soprattutto, è bene che impari a leggere sempre con attenzione i messaggi che riceve dalla propria compagnia telefonica.
Fino a qualche anno fa, infatti, i messaggi che ricevevamo dal gestore telefonico erano per lo più pubblicitari, e quindi li leggevamo con disattenzione per poi cancellarli. Oggi non è più così, nei messaggi possono essere contenuti avvisi di modifica contrattuale sui quali bisogna decidere entro trenta giorni.
Occhi aperti, quindi, e come sempre invitiamo gli utenti a segnalarci presunte condotte illegittime, pratiche commerciali aggressive e pubblicità ingannevoli, in tema di telefonia ma non solo.
(1) http://www.aduc.it/articolo/
(2) http://www.aduc.it/comunicato/
(3) http://www.aduc.it/comunicato/
(4) http://www.aduc.it/comunicato/
Emmanuela Bertucii, legale Aduc
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