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sabato 22 ottobre 2016

Consumatori, Unhappy Meal Italia sbarca sul web: fare chiarezza sulle pratiche fiscali di McDonald’s

Roma, 22 ottobre 2016 – "Ogni giorno milioni di cittadini italiani lavorano onestamente e pagano le tasse. Le pagano anche per qualcuno che non lo fa. È un'ingiustizia che deve finire subito".

Questo il messaggio lanciato dal sito web unhappymealitalia.com, da oggi online, con il quale la Rete si mobilita per contrastare la presunta elusione fiscale del colosso dei fast food McDonald's.

Il portale è promosso dalle associazioni di consumatori Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Cittadinanzattiva, che da tempo sono impegnate nel chiedere alle istituzioni italiane, in particolare all'Agenzia delle Entrate, di indagare su una possibile elusione fiscale di circa 74 milioni di euro a vantaggio di una società del Gruppo con sede in Lussemburgo.

Se accertata, l'evasione potrebbe portare nelle casse dello Stato fino a 224 milioni di euro. Ai 74 milioni vanno infatti aggiunte le multe e gli interessi legati al mancato pagamento delle imposte passate.

A rivelare per la prima volta la condotta della multinazionale statunitense è stato il rapporto Unhappy Meal, pubblicato a febbraio 2015 da una coalizione di sindacati americani ed europei.

Lo studio denuncia nei dettagli la strategia adottata dalla multinazionale per eludere le tasse e ha avuto importanti conseguenze in Europa e nel mondo, incoraggiando la Commissione Europea e paesi come Spagna, Francia e Brasile ad aprire delle inchieste.

Il sito di Unhappy Meal Italia permette agli utenti, attraverso una navigazione semplice e intuitiva, di essere costantemente aggiornati sulle vicende che riguardano la presunta elusione fiscale a carico della multinazionale.

Oltre a consultare il testo dell'esposto e del sollecito effettuati dalle tre associazioni di consumatori presso l'Agenzia delle Entrate, i cittadini possono accedere alla rassegna stampa sulla vicenda e scaricare i comunicati precedentemente diffusi.

All'interno di unhappymealitalia.com sono contenuti diversi strumenti di mobilitazione e di ingaggio attraverso i quali gli utenti potranno partecipare attivamente e manifestare il proprio dissenso.

Con pochi clic è infatti possibile pubblicare un tweet o un post di Facebook e condividere i contenuti della campagna.

Nella stessa sezione, gli utenti possono firmare la petizione lanciata sul sito Change.org "Indagate sulla denuncia per evasione contro McDonald's" diretta all'Agenzia delle Entrate, al Ministero dell'Economia e alla Presidenza del Consiglio.

L'iniziativa ha già raccolto più di mille firme in un solo giorno.

A completare il sito, un conto alla rovescia, fissato al 31 dicembre 2016, che ricorda alle istituzioni italiane il rischio di poter perdere fino a 53 milioni di euro di potenziali sanzioni se l'Agenzia delle Entrate non dovesse aprire un'indagine entro tale data.

Situazione già verificatasi nel 2015, in cui 42 milioni di euro andarono persi per la mancata apertura dell'inchiesta in tempo utile.


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www.CorrieredelWeb.it

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