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mercoledì 30 novembre 2016

Giuseppe Recchi: il Presidente Esecutivo di Telecom Italia e l’intervista rilasciata al Corriere della Sera

Giuseppe Recchi è Presidente Esecutivo di Telecom Italia dal 2014. In seguito alla pubblicazione dei dati ufficiali con i risultati aziendali del primo semestre 2016, rilascia un'intervista al Corriere della Sera.

Il primo semestre di Telecom Italia nelle parole del Presidente Esecutivo Giuseppe Recchi

Giuseppe Recchi, Presidente Esecutivo di Telecom ItaliaGiuseppe Recchi rimarca con orgoglio la superiorità tecnologica di Telecom Italia. Intervistato dal Corriere della Sera, il Presidente Esecutivo della società di telecomunicazioni fornisce una lettura del primo semestre 2016 a breve distanza dalla pubblicazione dei dati ufficiali, focalizzando la propria attenzione sulle azioni concrete compiute dalla società, piuttosto che sulle comuni elucubrazioni sul fronte finanziario, solitamente avanzate. 

In merito alla chiusura del primo semestre, il Presidente lascia trapelare ottimismo, per quanto non in grado di anticipare i dati ufficiali, ma gli aspetti che intende mettere in evidenza riflettono quello che per Giuseppe Recchi è lo status di Telecom Italia per la popolazione italiana, ovvero la porta di accesso per il digitale e per l'avanzamento tecnologico che vi gravita attorno - si parla di connessione veloce, di 5G e di sviluppo dei contesti urbani. 

Operazioni rese possibili dall'ammontare di investimenti che Telecom Italia opera all'interno del Paese, attestandosi quale primo investitore in Italia: è già partito il test dei mille mega all'interno di cinque comuni italiani e la previsione di copertura territoriale nazionale è prevista salire all'84% entro il 2018. Un piano per lo sviluppo e l'accresciuta competitività di territorio e di aziende.

Giuseppe Recchi: il percorso professionale dagli esordi ai successi di natura dirigenziale

Presidente Esecutivo di Telecom Italia e Presidente della Fondazione Telecom Italia a partire dal 2014, Giuseppe Recchi ottiene tali cariche con il voto della maggioranza schiacciante degli azionisti. 

La carriera che lo conduce ai vertici della compagnia di telecomunicazioni italiana lo vede esordire professionalmente presso Recchi Costruzioni Generali, impresa di famiglia specializzata in opere infrastrutturali ed attiva in ambito sia nazionale che internazionale. Riceve la nomina ad Amministratore Delegato per quel che riguarda le attività estere dell'impresa stessa, oltre a ricoprire la carica di Presidente Esecutivo della succursale Recchi America Inc., con sede negli Stati Uniti. 

Proprio negli USA prosegue il suo percorso professionale, quando nel 1999 entra in una delle maggiori multinazionali mondiali, ovvero General Electric, con la quale avvia una collaborazione che si protrarrà per dodici anni. Nel 2004, infatti, viene nominato Presidente della filiale italiana, per poi divenire in un secondo momento Amministratore Delegato di GE South Europe. 

Nel 2011 viene eletto il più giovane (dopo il fondatore Enrico Mattei) Presidente di Eni. Giuseppe Recchi convoglia la propria esperienza e le proprie competenze all'interno del libro «Nuove energie. Le sfide per lo sviluppo dell'occidente», pubblicato nel 2014 con edizione di Marsilio.

Human Resources: il percorso professionale di Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.

Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l., Gianluca Zelli si è formato negli anni nel settore della gestione delle risorse umane, sviluppando una serie di competenze che lo hanno portato a ricoprire cariche di rilievo.

Gianluca Zelli: attività professionali e competenze

Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.Originario di Rieti, classe 1973, Gianluca Zelli si forma nell'ambito della gestione delle risorse umane, cominciando già nel 1999 a lavorare per Adecco S.p.A. in qualità di National Key Account Pubblica Amministrazione e, successivamente, Direttore Commerciale Centro Sud. 

Nel 2002 prende una strada diversa: diviene, infatti, Direttore Generale di Novafin S.p.A., azienda attiva nel comparto della sanità, esperienza che lo porta a sviluppare competenze specifiche nello sviluppo di strategie manageriali. 

Con questo nuovo bagaglio torna, nel 2006, al settore delle Human Resources, accogliendo la sfida di Humangest S.p.A., azienda di Pescara avviata l'anno precedente al suo ingresso. 

In qualità di Amministratore Delegato, Gianluca Zelli è responsabile dello startup del gruppo e contribuisce in prima persona al successo sia su scala nazionale che internazionale. 

In virtù del lavoro svolto, nel 2009 ricopre la medesima carica anche in Humansolutions S.r.l., divisione specializzata principalmente nella consulenza in materia di Facility Management e Sales & Marketing e Logistics Outsourcing. Dal 2015 è Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.

Le attività di SGB Humangest Holding S.r.l., società guidata da Gianluca Zelli

Gruppo a capitale interamente italiano, SGB Humangest Holding S.r.l. è un punto di riferimento per le imprese alla ricerca di consulenza legata alla ricerca, selezione, formazione e gestione delle risorse umane. 

La società guidata da Gianluca Zelli è diventata negli anni uno dei più importanti player del settore, affiancando i clienti nella progettazione, pianificazione e gestione degli interventi di inserimento di personale qualificato all'interno dell'organico. 

SGB Humangest Holding S.r.l. si occupa anche di Global Outsourcing: l'internazionalizzazione dei servizi ha assunto infatti un'importanza fondamentale per tutte le aziende che mirano a competere anche al di fuori del contesto nazionale. 

Le attività del Gruppo sono suddivise all'interno delle quattro sottodivisioni che lo compongono: Humangest, Humanform, Humangest Group Romania e Humanfit.

Le dinamiche del mercato del lavoro nelle parole di Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.

Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l., Gianluca Zelli ha rilasciato un'intervista al portale online Ask a News nella quale affronta importanti temi legati al mercato del lavoro, ovvero flessibilità, welfare e precarietà.

Flessibilità e Welfare: intervista a Gianluca Zelli

Gianluca Zelli, Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l.Il mercato del lavoro è in continua evoluzione e le dinamiche mutano di anno in anno. Risulta quindi complicato tracciare una previsione per il prossimo futuro, nonostante alcuni aspetti facilmente delineabili. Gianluca Zelli, forte della sua esperienza, ha rilasciato un'intervista al portale Ask a News nella quale fa un bilancio sull'ultimo decennio e indica gli elementi che dovrebbero essere migliorati per una crescita generale del comparto. La flessibilità del lavoro che ha tra i suoi strumenti la somministrazione ha avuto una ripercussione positiva, andando a ridurre la storica rigidità delle aziende italiane e diventando una realtà importante. Zelli si oppone anche all'accusa di precarietà, sottolineando come il 20% dei lavoratori somministrati alle aziende siano dipendenti con un contratto a tempo indeterminato. La somministrazione, inoltre, offre un'opportunità ai giovani alle prese con la loro prima esperienza nel mercato del lavoro. Una miglioria che potrebbe essere apportata nei prossimi anni, invece, è legata al welfare aziendale: l'utilizzo dei benefit con un criterio più selettivo, ovvero ai dipendenti meritevoli, agevolerebbe una diffusione ancora più ampia di tale strumento.

Gianluca Zelli: una carriera professionale legata alla gestione delle risorse umane

Classe 1973, nato a Rieti, Gianluca Zelli entra nel settore della gestione delle risorse umane nel 1999, anno in cui viene assunto da Adecco S.p.A., società per la quale ricopre gli incarichi di Direttore di Filiale, National Key Account Pubblica Amministrazione e Direttore Commerciale Centro Sud. Dopo un'esperienza in un altro ambito professionale - cura in qualità di Direttore Generale di Novafin S.p.A. le strategie manageriali della società, attiva nel comparto sanitario - nel 2006 viene assunto come Amministratore Delegato di Humangest S.p.A., startup che opera nel suo settore di competenza. I risultati ottenuti lo portano ad assumere lo stesso ruolo in Humansolution S.r.l., controllata che si specializza nella consulenza aziendale e nella fornitura di servizi alle imprese. Attualmente è Amministratore Unico di SGB Humangest Holding S.r.l., gruppo formato dalle società Humangest, Humanform, Humangest Group Romania, Humansolution e Humanfit.

Fondazione Scuola Nazionale Servizi: l’adesione di EXITone, società guidata da Ezio Bigotti

L'adesione di EXITone, società guidata da Ezio Bigotti, alla Fondazione Scuola Nazionale Servizi nasce dalla volontà di investire in un valore importante come quello della cultura aziendale, da perseguire in maniera efficiente e moderna.

EXITone di Ezio Bigotti e Fondazione Scuola Nazionale Servizi: una collaborazione all'insegna della valorizzazione della cultura aziendale

Ezio Bigotti, Fondatore del gruppoSTIEXITone, società guidata da Ezio Bigotti e attiva nel settore del Facility Management, aderisce alla Fondazione Scuola Nazionale Servizi: un'iniziativa che si inserisce nella politica dell'azienda volta allo sviluppo di una cultura del management moderna ed efficiente. L'adesione, infatti, è finalizzata alla promozione di attività nel ramo della formazione, dell'innovazione e della consulenza, tutti parametri funzionali all'innalzamento della qualità dei servizi offerti. Fanno parte della Fondazione Scuola Nazionale Servizi le principali cooperative e confcooperative, oltre alla Pubbliche Amministrazioni e agli organismi di ricerca. Tutte queste realtà saranno garanzia di una proficua interazione progettuale sui punti nodali del business di EXITone. Molto soddisfatto Ezio Bigotti, che ha accolto tale iniziativa con entusiasmo, sottolineando come rappresenti una tappa del percorso di promozione e diffusione della cultura del management, da sempre al centro del modello aziendale, fin dalle sue origini. Un passo utile anche nell'ottica dell'internazionalizzazione e importante a livello strategico per l'estensione del business.

EXITone: mission, valori ed evoluzione della società guidata da Ezio Bigotti

Knowledge Company del gruppoSTI, EXITone nasce con l'obiettivo di rinnovare, attraverso i propri servizi, i processi di business dei clienti, stimolando cambiamenti rilevanti e generando processi virtuosi. A tal proposito, fornisce servizi di gestione e utilizzo di impianti, immobili e infrastrutture, favorendo la liberazione delle risorse e delle potenzialità economiche. La società guidata da Ezio Bigotti ottimizza anche il rapporto con gli stakeholder, una pratica che influisce sul miglioramento delle condizioni lavorative, e persegue obiettivi di Green Economy. Infine, investe sulla valorizzazione del territorio di riferimento attraverso l'utilizzo delle risorse locali. Nata nel 2003, EXITone nel corso degli anni si è sviluppata in diversi ambiti di attività, credendo sempre nella legalità, nell'etica del lavoro e nell'innovazione, e mira ad arrivare nel prossimo futuro a un'economia a impatto zero.

Daniele Di Cavolo: il percorso imprenditoriale fino alla fondazione di Fin Consorzio

La carriera di Daniele Di Cavolo, imprenditore attivo nel settore dell'Edilizia e Lavori Pubblici sin dagli inizi degli anni '90, periodo in cui dà vita a Esperia Costruzioni, società specializzata nella realizzazione di grandi opere pubbliche.

Daniele Di Cavolo: le esperienze imprenditoriali e la nascita di Fin Consorzio

Daniele Di Cavolo, Fondatore di Fin ConsorzioDaniele Di Cavolo comincia a operare nel settore dell'Edilizia e Lavori Pubblici nella prima metà degli anni '90, dando vita insieme al fratello Carlo a Esperia Costruzioni, società destinata a diventare un punto di riferimento nel comparto. L'esperienza, conclusasi nel 1998, gli dà l'opportunità di sviluppare competenze specifiche che gli torneranno utili nelle successive sfide imprenditoriali. Dopo un breve periodo di stacco, nel 2002 si riaffaccia nuovamente al settore con la fondazione di D & D Group S.r.l., allargando progressivamente il suo business attraverso l'acquisizione di importanti commissioni e stringendo partnership con altre realtà operative nell'ambito delle costruzioni di opere stradali, impianti idraulici, piazze ed edifici popolari. Nel 2004, forte di un consolidamento della propria attività su tutto il territorio, Daniele Di Cavolo ha un'intuizione innovativa: dare vita a un consorzio di imprese, Fin Consorzio, accomunate da strategie e obiettivi collettivi ma differenti per natura e modus operandi.

Fin Consorzio: attività e ambiti operativi della società guidata da Daniele Di Cavolo

Fondata nel 2004 da Daniele Di Cavolo, Fin Consorzio ha sviluppato un modello innovativo che l'ha portata a diventare negli anni un punto di riferimento in diversi ambiti e aree di riferimento. Opere stradali, ferrovie, gallerie, acquedotti, fognature, impianti di irrigazione e depurazione, sistemazioni idrauliche, opere speciali di fondazione, opere speciali in cemento armato, impiantistica, sistemazione di verde attrezzato, impianti sportivi, ingegneria naturalistica, discariche controllate, edilizia residenziale, commerciale e direzionale: sono queste le principali attività di progettazione e realizzazione svolte dalle sei aziende, solide e affermate, che fanno parte del consorzio. Tra i progetti portati a termine si segnalano, in particolare, la metanizzazione dei quartieri Ovest e Nord-Est del Comune di Catania, il consolidamento della collina di Monte Po', gli interventi all'interno del Palaghiaccio del Quartiere Nesima (sempre a Catania), la riqualificazione urbana del Villaggio Dusmet e la manutenzione straordinaria delle strutture metalliche dello Stadio "A. Massimino" e del "PalaCatania".

“La riforma costituzionale: le ragioni di una scelta”: l’intervento dell’Avvocato Carlo Malinconico

"Il Paese ha bisogno di cambiamento": con queste parole, pronunciate a un convegno tenutosi a Cava De' Tirreni, l'avvocato Carlo Malinconico si è schierato in favore del SI al Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre.

Referendum Costituzionale: l'Avvocato Carlo Malinconico tra i sostenitori del SI

Carlo Malinconico, Titolare dello Studio Legale MalinconicoManca meno di un mese al Referendum Costituzionale e aumentano i convegni di approfondimento e riflessione per offrire la migliore informazione possibile ai cittadini. Tra questi si è tenuto a Cava De' Tirreni un incontro organizzato dal locale Comitato del SI, nato dalla necessità di confrontarsi sull'argomento. "La riforma costituzionale: le ragioni di una scelta" ha visto la partecipazione di una serie di relatori che hanno dibattuto su un tema molto importante, ovvero se sia auspicabile o meno modificare la nostra costituzione. Tra i sostenitori del SI è intervenuto Carlo Malinconico, docente all'Università Tor Vergata di Roma e titolare dello Studio Legale Malinconico. L'Avvocato si è schierato a sostegno della riforma per la necessità del cambiamento: in un momento come quello attuale, il futuro del nostro Paese dipende principalmente da questo. Solo attraverso una modifica delle contraddizioni che creano uno stallo si può effettivamente andare avanti, cercando di rimanere al passo con i tempi.

La carriera professionale di Carlo Malinconico, titolare dello Studio Legale Malinconico

Originario di Roma, classe 1950, Carlo Malinconico si laurea in Giurisprudenza nel 1972 presso l'Università degli Studi di Milano. Dopo aver superato l'esame di abilitazione all'esercizio della professione legale (1976), diventa Procuratore dello Stato e, successivamente, Uditore Giudiziario e Avvocato dello Stato. Nel 1983 passa con successo il più impegnativo dei concorsi pubblici diventando Consigliere dello Stato, carica che ricopre per oltre vent'anni. Dal 1986 al 1990 viene chiamato ad assumere il ruolo di Consigliere Giuridico presso gli uffici legislativi di diversi Ministeri, rivestendo in seguito la posizione di Capo Ufficio Legislativo per il Ministero delle Partecipazioni Statali e per quello del Tesoro. In questo periodo è anche Consigliere Giuridico dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nominato Esperto dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas nel 1998, Carlo Malinconico diventa Direttore Generale nel 2001 e 2002. Titolare dal 2003 dello Studio Legale Malinconico, durante il secondo Governo Prodi è Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e riveste, successivamente, la carica di Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Monti. Insignito della prestigiosa Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, insegna all'Università Tor Vergata di Roma.

Dalla laurea in Ingegneria al fondo Quercus: storia professionale di Vito Gamberale

Il percorso professionale di Vito Gamberale, Top Manager alla guida di importanti società, tra le quali anche il fondo Quercus.

Top Manager: il profilo professionale di Vito Gamberale

Il manager Vito GamberaleManager di consolidata esperienza, Vito Gamberale si forma all'Università La Sapienza di Roma, dove si laurea in Ingegneria Meccanica nel 1968. Dopo una breve esperienza in campo accademico come assistente alla cattedra di Impianti Meccanici, lo stesso anno entra in ANIC, Azienda Nazionale Idrogenazione Combustibili, una società del gruppo ENI. Nel 1969 passa a IMI, Istituto Mobiliare Italiano, dove si occupa di valutare imprese del settore tessile, siderurgico e meccanico. Nel 1977 diventa Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni all'interno della Società per le Gestioni e le Partecipazioni Statali (Gepi), partecipata al 50% da IMI. Il periodo 1984-1991 lo vede ritornare nel ramo petrolifero, al vertice di aziende controllate da Eni. Negli anni '90 Vito Gamberale viene nominato AD di Sip: sempre nell'ambito della telefonia nel 1995 crea Telecom Italia Mobile diventandone il primo Amministratore Delegato. Nel 1998 entra a far parte di 21 Investimenti come Vicepresidente e nel 2000 viene nominato AD di Autostrade per l'Italia. Nel 2007 progetta e crea F2i, il primo fondo mirato ad investimenti nel settore delle infrastrutture. Da luglio 2015 presiede inoltre il CDA di Grandi Lavori Fincosit.

Vito Gamberale: il presente lavorativo del manager

A impreziosire la carriera di Vito Gamberale nel 2015 arrivano altri importanti incarichi che il manager continua a svolgere oggi con grande professionalità: è, infatti, Presidente di Iterchimica, attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti chimici. Altre realtà che attualmente si avvalgono delle sue competenze sono Quercus Assets Selection, società di gestione di fondi inglesi specializzati nel settore delle rinnovabili, e Grandi Lavori Fincosit, primo Gruppo operativo nel settore infrastrutturale, dei lavori marittimi, del tunnelling e dell'edilizia, che lavora in oltre 30 Paesi nel mondo. Il manager ne è Presidente, senza deleghe operative, da luglio 2015. Attivo anche nell'ambito associazionistico, in passato è stato promotore e Presidente di Amici della Speranza, onlus che supporta il reparto di ematologia dell'Ospedale San Giovanni di Roma, confluita poi in RomAil, di cui oggi è Consigliere.

Iter accademico e professionale di Roberto Mazzei

Durante la propria carriera, Roberto Mazzei ha avuto l’onore di ricoprire importanti cariche istituzionali grazie all’esperienza maturata in qualità di docente universitario e consulente finanziario.

Iter accademico di Roberto Mazzei

Roberto Mazzei, docente dell'Università degli Studi di SassariRoberto Mazzei, originario di Lamezia Terme (provincia di Catanzaro), nasce nel 1962 e si trasferisce a Milano per poter frequentare l'Università Commerciale Luigi Bocconi conseguendo la Laurea in Economia Aziendale. Una volta ottenuta la specializzazione in Finanza Aziendale, supera l'Esame di Stato iscrivendosi all'Albo dei Dottori Commercialisti di Roma. Contemporaneamente ottiene l'abilitazione per esercitare la professione in qualità di Revisore Legale. Nel 1988 inizia la carriera accademica coadiuvando il Professor Mario Massari presso l'Università Bocconi di Milano e l'Università della Calabria. A seguito di ulteriori partecipazioni a corsi di ricerca scientifica e di didattica, inizia a collaborare in qualità di Assistente dell'Area Finanza Aziendale e Immobiliare presso la SDA Bocconi. Successivamente ottiene la promozione al ruolo di docente iniziando a collaborare con alcune fra le università più prestigiose in Italia: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Università Ca' Foscari di Venezia, Università Roma 3, SDA Bocconi. Oggi Roberto Mazzei è professore associato di Finanza Aziendale presso l'Università di Sassari. Nel corso degli anni ha scritto numerosi saggi, articoli e working papers pubblicati all'interno delle più importanti riviste del settore.

L'esperienza di Roberto Mazzei come consulente finanziario

Oltre all'attività accademica, la carriera di Roberto Mazzei beneficia di una lunga esperienza come consulente. Insieme a Paolo Opromolla, Angelo Catapano e ai Professori Luigi Guatri e Mario Massari, nel 1995 fonda Medinvest S.p.A. La società è specializzata nel fornire assistenza riguardo a operazioni di finanza straordinaria. Nel 2000, grazie a capitali provenienti da operatori finanziari del calibro di Vittoria Assicurazioni, Allianz, Mittel, UBI Banca e Università Bocconi, l'attività si evolve in merchant bank cambiando il nome in Medinvest International SA. La società si contraddistingue per le attività di investimento finalizzate allo sviluppo del capitale di realtà industriali come Prestitalia, IMA, Twice Sim, Between e Belfe. Grazie al sostegno di partner esterni, nel corso di quindici anni Medinvest International SA ha contribuito alla realizzazione di importanti operazioni di finanza straordinaria: oltre alla quotazione in Borsa di numerose società, il gruppo ha seguito la cessione di Valentino Fashion Group, la joint-venture fra Ilte e Poste Italiane, la cessione di Camuzzi Gas all'ENEL e il passaggio di Virgilio a De Agostini e Seat PG. Roberto Mazzei ha inoltre ricoperto una serie di incarichi prestigiosi fra i quali: Presidente di Quantica SGR (2010-2014), Presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (2009-2011), Sindaco di Falck Energy, Sindaco di SNAM Rete Gas S.p.A., Sindaco di ENI Fuel Nord e Consigliere d'Amministrazione per Alenia Aeronautica S.p.A.

L’Assemblea di Assomineraria, riunita a Roma, ha eletto Roberto Casula come nuovo Presidente

Nel corso dell’incontro del 25 maggio, l’Assemblea Generale di Assomineraria si è riunita per il rinnovo delle cariche associative, eleggendo Roberto Casula come nuovo Presidente.

Roberto Casula eletto Presidente di Assomineraria

Roberto Casula, Chief Development Operations & Technology Officer di Eni S.p.A.Roberto Casula, in data 25 maggio, è stato eletto Presidente di Assomineraria. L'Assemblea Generale si è riunita per eleggere l'attuale Chief Development Operations & Technology Officer di Eni in occasione dell'incontro per l'approvazione del Bilancio 2015 e il rinnovo delle cariche associative. L'Assemblea, riunitasi a Roma, in un comunicato ha espresso inoltre l'apprezzamento per il contributo fornito dal Presidente uscente Giuseppe Tannoia. Durante l'incontro sono stati anche eletti i Presidenti di settore e rinnovati i Consigli Direttivi, i cui membri fanno parte della giunta di Assomineraria. Per il Settore Minerario è stato scelto Raffaele Calabrese De Feo, mentre sono stati confermati Pietro Cavanna per il Settore Idrocarburi e Geotermia e Sergio Polito alla Presidenza del Settore Beni & Servizi. Oltre a Roberto Casula, sono stati anche eletti il Collegio dei Probiviri e il Collegio dei Revisori. L'Assemblea ha infine approvato il Bilancio 2015.

Esperienze professionali di Roberto Casula

Roberto Casula, cagliaritano, nasce nel 1962 e consegue la Laurea in Ingegneria presso l'Università di Cagliari, specializzandosi nel comparto minerario. La carriera professionale inizia nel 1988 in Agip S.p.A., azienda per la quale collabora in qualità di Reservoir Engineer. Nel 1992 si trasferisce all'estero per passare in Agip Angola Ltd, assumendo inizialmente la carica di Petroleum Engineer e in seguito quella di Chief Development and Production Engineer. Nel 1997 fa ritorno in Italia per ricoprire la posizione di Development and Production Coordinator di Eni S.p.A., con responsabilità estese al coordinamento delle attività relative ai Paesi centro-asiatici e dell'Africa Occidentale. Nel 2001, con il trasferimento in Iran, ha inizio la carriera dirigenziale in qualità di Project Director per Giant South Pars Gas fasi 4-5. Nel 2004 Roberto Casula viene nominato Amministratore Delegato di Eni Mediterranea Idrocarburi S.p.A. Prima di ricoprire la carica attuale di Chief Development Operations & Technology Officer di Eni, svolge una serie di importanti incarichi che lo vedono impegnato come Managing Director di Eni Nord Africa BV nel 2005 e in seguito Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana (2007) ed Executive Vice President (2011).

Italy Japan Business Group: online il portale dell’organismo guidato dal Presidente Mauro Moretti

Disponibili sul nuovo canale web ufficiale, storia, attività, news ed eventi dell’Italy Japan Business Group, organismo di cooperazione che ha come Presidente Mauro Moretti, AD di Leonardo - Finmeccanica.

Italy Japan Business Group: storia e struttura dell'organismo guidato da Mauro Moretti

Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Leonardo-FinmeccanicaNato il 4 agosto del 1989 su iniziativa del Ministero delle Attività Produttive italiano e del Ministry of Economy giapponese, l'Italy Japan Business Group si è riunito per la prima volta in sessione plenaria a Tokyo il 24 ottobre dello stesso anno. In passato è stato presieduto da Umberto Agnelli e Sergio Pininfarina, mentre attualmente ricopre la carica di Presidente, sul versante italiano, Mauro Moretti, manager con un curriculum di grande rilevanza e Amministratore Delegato di Leonardo - Finmeccanica. La co-presidenza in Giappone è stata affidata a Masami Iijima. L'Italy Japan Business Group è stato creato con l'obiettivo di realizzare un ponte tra l'imprenditoria del Belpaese e quella giapponese, incrementando gli scambi e il dialogo tra i due mondi. Un organismo che, di anno in anno, ha vissuto un'evoluzione costante, non soltanto in termini di operatività ma anche in materia di dibattiti e confronti. L'IJBG si è infatti posto come punto di riferimento per una collaborazione bilaterale e come luogo ideale di incontro e di dialogo.

IJBG: gli obiettivi sotto la Presidenza di Mauro Moretti

La Presidenza di Mauro Moretti ha portato avanti con coerenza gli obiettivi che hanno da sempre contraddistinto il modus operandi dell'Italy Japan Business Group. L'organismo si propone, infatti, di individuare aree e forme di collaborazione propedeutiche allo sviluppo di accordi e di joint venture. Di pari passo, si articola l'identificazione di tutti quegli ostacoli che si presentano nel delineare tali scambi, specialmente in materia di investimenti. Oltre a questi obiettivi, più marcatamente operativi, l'IJBG nasce come luogo di scambio e riflessione all'interno del quale gli imprenditori italiani e giapponesi approfondiscono le esperienze vissute e le relazioni intessute con i partner dell'altro Paese. L'organismo di cooperazione promuove, infine, la conoscenza dei sistemi Giappone e Italia, diventando un punto di riferimento per le esigenze di entrambe le parti in causa.

Luigi Ferraris: attività e percorso professionale del CFO di Gruppo Poste Italiane

Price Waterhouse, Gruppo Enel, Gruppo Poste Italiane: le esperienze professionali di Luigi Ferraris, manager con comprovate competenze nel settore della consulenza e gestione finanziaria.

Luigi Ferraris: le prime tappe della carriera professionale

Luigi Ferraris, CFO di Gruppo Poste ItalianeIl percorso professionale di Luigi Ferraris ha inizio nel 1988, in seguito al conseguimento della laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Genova. Price Waterhouse, infatti, gli offre l'opportunità di formarsi nel settore Auditing e di cominciare a sviluppare le sue competenze in ambito finanziario. Nel 1990 passa ad Agusta, prima tappa di un iter che lo porta successivamente a ricoprire incarichi manageriali in Piaggio VE e Sasib Beverage e a diventare Area Controller Europa in Elsag Bailey Process Automation, controllata del gruppo Finmeccanica. Nel 1998 passa al settore della telefonia satellitare, assumendo l'incarico di Chief Financial Officer di Elsacom. È il preludio all'ingresso in Enel S.p.A: nel 2004 viene nominato Amministratore Unico di Enel Servizi, assumendone la Presidenza con delega nell'arco temporale che va dal 2006 al 2014. In questi anni Luigi Ferraris si occupa in prima persona della Pianificazione e delle attività di Controllo del Gruppo Enel, arrivando anche a dedicarsi successivamente alle funzioni amministrative.

Luigi Ferraris: da Enel al Gruppo Poste Italiane

Nel 2009 Luigi Ferraris viene nominato anche Chief Financial Officer di Enel, incarico che lo porta alla gestione delle attività di finanza straordinaria e di M&A, con particolare attenzione alle operazioni legate all'aumento di capitale, all'integrazione di aziende spagnole, slovacche e russe e alla quotazione di Enel Green Power S.p.A. Tra il 2009 e il 2014 assume, inoltre, la carica di Presidente con delega di Enel Factor S.p.A. e quella di Consigliere di Amministrazione e CEO di Enersis S.A., società specializzata nella gestione degli investimenti del Gruppo in America Latina. In qualità di Chief Financial Officer di Gruppo Poste Italiane, incarico assunto nel 2015, ha guidato la quotazione in borsa della società, operazione preceduta dalla privatizzazione. Luigi Ferraris è docente, inoltre, presso l'Università "Luiss Guido Carli" di Roma, dove insegna Corporate Strategy al Dipartimento di Economia.

Kevin Tempestini, consulente alla guida di KT & Partners

Kevin Tempestini beneficia di una vasta preparazione formativa che l’ha portato a diventare uno stimato professionista nel mondo della finanza.

Iter formativo e professionale di Kevin Tempestini

Kevin Tempestini, Amministratore Delegato di KT & PartnersKevin Tempestini consegue la Maturità Classica presso il Liceo Classico Michelangelo di Firenze. Nel 1988 si laurea in Economia e Commercio, con specializzazione in Marketing, all'Università degli Studi di Firenze. Durante gli anni successivi decide di proseguire il proprio percorso formativo all'estero seguendo i corsi di Decision Making Strategies e International Marketing Strategies alla Kellog Graduate School of Management di Chicago nel 1993 e tempo dopo, nel 2004, il Seminario YPO/Harvard Presidents' Program organizzato dalla Harvard Business School di Boston. La carriera professionale ha inizio nel 1986 grazie alla collaborazione con Promofinan S.p.A., società per la quale, in qualità di analista finanziario, cura clienti eccellenti come Costa Crociere e Pirelli. Nel 1989 passa in Euromobiliare S.I.M. S.p.A., diventando Senior Sales Representative e in seguito Co-direttore. Durante il 1994 decide di continuare il percorso professionale all'estero trasferendosi a Londra e iniziando una collaborazione con Salamon Brothers che lo vedrà impegnato per i successivi quattro anni in qualità di Italian Equity Strategist. Una volta tornato in Italia viene assunto da UBM per curare le IPO (Initial Public Offering) di prestigiose società come Ferretti, Hera, Coin, e.Biscom, Tod's, Fiera Milano e Luxottica. Nel giugno del 2009 Kevin Tempestini dà vita a KT & Partners diventandone CEO, ruolo che tutt'ora ricopre.

Attività di KT & Partners, società guidata da Kevin Tempestini

KT & Partners, fondata da Kevin Tempestini, è una società indipendente specializzata nel fornire consulenza alle piccole e medie imprese riguardo alla gestione economica e i mercati finanziari. KT & Partners lavora sia con società italiane quotate in Borsa, sia con aziende private non quotate, fornendo loro una vasta gamma di servizi. Le attività riguardano lo sviluppo di strategie finalizzate a garantire la miglior comunicazione con i mercati finanziari, con l'obiettivo di assicurare la giusta valutazione per le società clienti e allo stesso tempo accrescerne la consapevolezza sul mercato. La società guidata da Kevin Tempestini si occupa anche di aziende private non quotate, aiutandole su progetti che vanno dalla raccolta di fondi e la ricerca di nuovi investitori al finanziamento del debito e l'offerta pubblica iniziale (IPO). Tutti i partner che da anni collaborano con KT & Partners beneficiano di background differenti e di una vasta esperienza nei mercati finanziari. Le aziende per le quali sono stati sviluppati progetti provengono da diversi settori: sanità, alimentare, retail, petrolio e gas, energie alternative e immobiliare.

Giovanna Boda: la carriera del DG della Direzione Generale per studente, integrazione e partecipazione

A seguito di un percorso formativo nell’ambito della Psicologia, Giovanna Boda entra nel 1999 nelle fila ministeriali, all’interno delle quali segue un percorso di crescita che la vede, nel 2012, assumere la Direzione Generale della divisione a favore dello studente.

Giovanna Boda: formazione e percorso professionale

Giovanna BodaOriginaria della provincia di Alessandria (Casale Monferrato), Giovanna Boda si laurea in Psicologia dello Sviluppo all'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Prosegue il percorso formativo con il conseguimento del Dottorato di Ricerca in Psicologia Sociale presso l'Università degli Studi di Padova. Entra a far parte del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca nel 1999, anno di inizio di una carriera che perdura ancora oggi. Nel 2001 assume l'incarico di consulente presso la Direzione Generale per lo Studente, di cui nel 2006 diviene dirigente amministrativo, occupandosi in questo contesto principalmente di politiche giovanili. Nel 2010 diviene dirigente amministrativo di seconda fascia, grazie al superamento del concorso pubblico indetto dal MIUR, entrando così effettivamente in ruolo e ricoprendo poi nell'anno 2011-2012 il ruolo di Direttore dell'Ufficio scolastico regionale per la regione Abruzzo. Nel 2012 Giovanna Boda viene nominata Direttore Generale della Direzione generale per lo studente, l'integrazione, la partecipazione e la comunicazione, incarico che ancora oggi ricopre.

Giovanna Boda e le competenze della Direzione Generale da lei presieduta

Articolata in cinque uffici dirigenziali non generali, la Direzione Generale per lo studente, l'integrazione e la partecipazione, diretta dal DG Giovanna Boda, ricopre numerosi ambiti di competenza all'interno del Ministero di riferimento. Concentrandosi principalmente sulla figura dello studente, tale organo è preposto al welfare dello stesso (come assicurare il diritto allo studio e l'erogazione di sussidi) così come alla diffusione di nuove tecnologie in ambito formativo. Tra le altre funzioni, si prende cura della sussistenza necessaria in casi di disabilità e gestisce l'integrazione di studenti provenienti da famiglie di immigrati, con relativo piano nazionale rivolto agli studenti e alle loro famiglie per la corretta partecipazione alla comunità scolastica, tenendo sempre presenti i rapporti con le associazioni degli studenti e con le autorità locali. Uno tra gli interventi più importanti della Direzione Generale presieduta da Giovanna Boda, riguarda le politiche sociali giovanili, focalizzandosi sul contrasto e particolarmente sulla prevenzione di fenomeni negativi come quello del bullismo diffuso nelle scuole, così come di situazioni di disagio giovanile. Concentrata sull'assicurare la continuità del percorso formativo, agisce anche per favorire il rapporto scuola-lavoro, organizzando su necessità iniziative istituzionali mirate.

Telecom Italia: funziona la cura Flavio Cattaneo, il gruppo mette a segno il miglior trimestre dal 2007

Il miglior trimestre dal 2007: questo il risultato fatto registrare da Telecom Italia nei mesi che vanno da luglio a settembre, un dato in linea con l’efficace politica di crescita attuata dall’Amministratore Delegato Flavio Cattaneo.

Utili a nove mesi per 1,5 miliardi di Euro: gli effetti del piano Flavio Cattaneo

Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Telecom ItaliaRicavi consolidati pari a 4,8 miliardi di Euro, riduzione dell'indebitamento finanziario netto di 779 milioni di Euro e la prospettiva di confermare i target stabiliti per il 2016: sono questi i più importanti risultati conseguiti da Telecom Italia nell'ultimo trimestre grazie al piano varato dall'Amministratore Delegato Flavio Cattaneo. Era dal 2007 che non si registravano dati così soddisfacenti, un segnale di come il turnaround stia procedendo a passo spedito. La ricerca dell'efficienza ha influito positivamente, infatti, anche sui ricavi. Il management si è impegnato a fondo per assicurare a tutti gli azionisti risultati in linea con le loro aspettative e il lavoro è andato a coinvolgere tutte le aree produttive. Ad oggi, la rete mobile 4G è in grado di coprire il 95% della popolazione e la rete fissa il 56%. Dati che segnano il raggiungimento con largo anticipo dei target previsti entro la fine del 2016. Una conferma dell'obiettivo di crescita organica «low single digit», basata sul progressivo miglioramento della performance operativa e la conseguente riduzione dell'indebitamento.

Le tappe del percorso professionale di Flavio Cattaneo

Amministratore Delegato di Telecom Italia, Flavio Cattaneo ha ricoperto ruoli di responsabilità in importanti realtà del panorama industriale italiano e internazionale. Formatosi al Politecnico di Milano, dove si laurea in Architettura, si specializza successivamente nella gestione aziendale e sviluppa una serie di competenze che gli torneranno utili nelle tappe future del percorso professionale. Nel 1999 viene nominato Vicepresidente e componente del Comitato esecutivo di AEM S.p.A., ricoprendo nello stesso anno la carica di Presidente e Amministratore Delegato di Fiera Milano S.p.A. Nel 2003 entra in RAI S.p.A. in qualità di Direttore Generale, incarico che mantiene fino al 2005, anno in cui diviene Amministratore Delegato di Terna S.p.A. Nell'arco di tempo che va dal 2005 al 2014, Flavio Cattaneo è anche Presidente per Terna Participaçoes S.A. e Consigliere indipendente presso Cementir Holding S.p.A. Tra il 2014 e il 2016 è Consigliere indipendente di Generali Assicurazioni S.p.A. e CEO di NTV S.p.A. Il 30 marzo del 2016 viene nominato Amministratore Delegato di Telecom Italia, dopo aver svolto il ruolo di Consigliere già a partire del 2014.

Electrocomponents nomina il nuovo Presidente di RS Components


Electrocomponents plc (LSE: ECM), distributore globale di prodotti di elettronica e manutenzione, ha annunciato la nomina di Marianne Culver come Presidente di RS Components. Marianne si unirà immediatamente all'azienda come membro dell'Executive Management Team, riportando direttamente al CEO Lindsley Ruth.

In qualità di Presidente, Marianne avrà la responsabilità di indirizzare l'azienda verso una crescita redditizia in tutte le regioni, dello sviluppo del marchio RS e di fornire una migliore esperienza per tutti i clienti nei settori dell'elettronica e dell'industria.

Marianne ha 25 anni di esperienza come Senior Executive a livello internazionale, vanta una comprovata competenza nel fornire eccellenti prestazioni di business e capacità dirigenziale nella trasformazione aziendale globale, nel marketing di prodotto-servizi, multi-canale e M&A. Ha lavorato in quattro continenti occupandosi dei servizi online e offline diretti ai clienti.

Prima di entrare a far parte di Electrocomponents, Marianne è stata Managing Director UK presso TNT, il corriere espresso B2B, dove ha giocato un ruolo di primo piano nell'inversione di tendenza e nella trasformazione dell'azienda del Regno Unito. Precedentemente Marianne ha lavorato 10 anni presso Premier Farnell plc, per ultimo ha ricoperto la carica di Executive Director of Transformation and Supply Chain/Supplier Management. Marianne è membro del consiglio della British Quality Foundation ed è stata membro del consiglio di amministrazione di Rexel SA fino alla sua nomina in Electrocomponents.

Lindsley Ruth, CEO di Electrocomponents, ha dichiarato: "Sono entusiasta di dare a Marianne il benvenuto nel team. La grande esperienza acquisita nel corso degli anni nella distribuzione globale la rende la persona giusta per portare RS su un nuovo livello. La sua energia, l'impegno e la forte attenzione al cliente saranno estremamente preziosi per ottenere eccellenti risultati per i fornitori, i clienti e gli azionisti."

Commentando la sua nomina, Marianne ha affermato: "Sono felice di entrare a far parte di Electrocomponents in questo entusiasmante periodo. RS è un brand forte, riconosciuto da tutto il settore. Sono entusiasta dell'opportunità che abbiamo di porre il cliente di nuovo al centro del nostro business, di guidare l'azienda verso una crescita più rapida e migliorare le prestazioni."

Apre il MUVIG (MUseo VIrtuale del Garofalo)

Sabato 10 dicembre la cerimonia di apertura dell’innovativo museo sul pittore della corte estense Benvenuto Tisi da Garofalo
muvig-rossoA Garofolo di Canaro (Rovigo), sotto l’argine del Po, sulla statale Adriatica, vi è la casa natale del pittore Benvenuto Tisi da Garofalo, pittore rinascimentale celebrato anche dal Vasari, che rappresenta uno dei più importanti esponenti del massimo periodo di splendore della corte degli Estensi, una delle capitali artistiche e culturali dell’epoca. Oggi Ferrara, per quel periodo è patrimonio dell’umanità UNESCO.
La casa natale è divenuta un innovativo museo, il MUVIG, e sabato 10 dicembre si svolgerà l’attesa cerimonia di apertura.
Il programma della giornata prevede una conferenza stampa alle ore 11 con esperti del periodo storico e del pittore, con autorevoli politici locali, regionali e nazionali e gli architetti che hanno ideato e realizzato il MUVIG.
Si segnala la presenza di Martina Bagnoli, recentemente nominata dal ministro Dario Franceschini (invitato ad inoltrare un saluto), direttore della Galleria Estense di Modena e della pinacoteca nazionale di Ferrara.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30 vi saranno visite guidate gratuite riservate alle principali associazioni del territorio e per tutti i cittadini che vorranno partecipare, previa tempestiva prenotazione al numero 0425 21530 di Turismo & Cultura (i posti disponibili sono limitati).
muvig-bluIl museo successivamente rimarrà aperto sabato e domenica con i seguenti orari:
dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (da novembre a marzo)
dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 (da aprile a ottobre orario)
Aperture infrasettimanali su prenotazione (0425 21530 Turismo & Cultura).
Il Garofalo si firmava spesso con un garofano, ed i garofani Billo impreziosiranno la giornata.
Le dieci sale che compongono il museo ricche di pannelli touch screen, proiettori, giochi, esempi di realtà aumentata e tutto quello che di meglio oggi la tecnologie può fornire sono state strutturate in ordine cronologico:
- SALA 1. Le opere di Garofalo. Mappa. (Biglietteria, guardaroba e bookshop)
- SALA 2. Ferrara estense e gli esordi di Garofalo (1496-1506)
- SALA 3. “Amico di Giorgione” (1506-1512)
- SALA 4. Dosso Dossi e il polittico Costabili (1513)
- SALA 5. Ferrara, tra Roma e Venezia (1513-1519)
- SALA 6. Il Raffaello di Ferrara (1519-1525)
- SALA 7. Sacro e profano (1525-1534)
- SALA 8. La casa originale del Garofalo. (Sala multifunzionale)
- SALA 9. “Gratis pinxit”, i dipinti di San Bernardino tra Ferrara e la Russia (1531-1550)
- SALA 10. Gli ultimi anni (1534-1550).
Al termine del percorso museale virtuale vi è un dipinto del Garofalo dal titolo Orazione nell'orto, in prestito da una collezione privata.
Museo unico nel panorama italiano per la la sua scelta monografica e multimediale in ambito artistico diventerà a breve un punto di riferimento di visitazione per i luoghi del Garofalo, rappresentando un ponte tra Veneto ed Emilia-Romagna, tra Rovigo, Ferrara e Modena.

press (@) muvig . it
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facebook.com/muvigcanaro/
via Benvenuto Tisi, 365, Garofolo, Canaro, Rovigo

CASTELLABATE - IL 13 DICEMBRE SARÀ PRESENTATO IL CALENDARIO " AMBIENTE E ARTE "

CASTELLABATE - Il 13 Dicembre 2016 alle ore 18 nella Sala Mons Alfonso Farina nel Centro Storico di Castellabate sarà presentato il calendario 2017 "Ambiente ed Arte" Ogni mese un fiore da amare, conoscere, proteggere, realizzato dalle Guardie Ambientali della Provincia di Salerno, sede operativa Castellabate, realizzato con Ricerche, Ideazione e Direzione Artistica della giornalista, critico d'arte Marisa Russo.
Sono stati coinvolti anche allievi delle Scuole Primarie di Castellabate e San Marco di Agropoli, che realizzeranno disegni sui fiori trattati nel calendario. I disegni degli allievi saranno esposti con le opere degli Artisti. Gli Artisti selezionati sono: Ferdinando Lignano , Teresa Bisogno , Antonio Suriano , Marisa Lambiase , Maria Arecchia, Carmine Pinto , Nicole Rita Maria Lepore , Silvana Paoletti , Ada Valsena, Elena Vilcov , Maria Rosaria Verrone.
Intersecare Ambiente ed Arte è per un territorio naturalistico e "magico" come Castellabate è l'ideale per comunicare il suo fascino!
Inoltre ha collaborato per i rapporti con la scuola di Castellabate l insegnante Donatella D'Agresti.




Marco Nicoletti ©

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Diego Biasi: il percorso professionale dell’AD di Quercus Investment Partners Limited

Fondatore e AD di Quercus Investment Partners Limited, Diego Biasi dal 2010 ha gestito il lancio di due fondi e la costruzione di 22 impianti di produzione di energia rinnovabile, strutturando finanziamenti per oltre 300 milioni di Euro.

Il profilo professionale di Diego Biasi, AD di Quercus Investment Partners Limited

Diego Biasi, Amministratore Delegato di Quercus Investment Partners LimitedSpecializzato in Finanza e Investment Banking, Diego Biasi vanta un'esperienza ventennale nel settore, cominciata a Londra in Caboto Securities, società del Gruppo Bancario Intesa. Prima di intraprendere una riuscita attività in ambito consulenziale, ha lavorato per Banca IMI e Commerzbank: in qualità di Managing Director si è occupato di operazioni di corporate finance, fusioni e acquisizioni. In seguito riesce a farsi ulteriormente strada gestendo con successo finanziamenti transfrontalieri per imprese ed enti collegati a municipalizzazioni e governi in tutta Europa. Nel 2009 Diego Biasi entra nel settore delle energie rinnovabili e l'anno successivo insieme al socio Simone Borla si dedica all'implementazione del progetto Quercus, fondo destinato a investimenti infrastrutturali di larga scala nell'ambito delle fonti alternative di energia. Nasce Quercus Investment Partners Limited, che in pochi anni grazie alle competenze del manager riesce a diventare una delle realtà di riferimento nell'ambito della consulenza per investimenti nel campo delle rinnovabili. Laureato in Economia e Commercio presso l'Università Ca' Foscari, oggi continua a collaborare con l'ateneo di Venezia tenendo corsi di economia dei mercati finanziari.

Diego Biasi: i traguardi raggiunti alla guida di Quercus Investment Partners Limited

Cofondatore di Quercus Investment Partners Limited, Diego Biasi ne è oggi l'Amministratore Delegato. In cinque anni il manager, oltre a gestire il lancio di due fondi e a costruire un portafoglio di 22 impianti con più di 300 milioni di Euro di finanziamenti strutturati, ha concluso con successo diverse operazioni che hanno portato la società ad affermarsi nel suo mercato di riferimento. Tra queste l'entrata di Quercus in ForVEI, joint venture che ha condotto alla realizzazione di impianti fotovoltaici in Italia per circa 70 MW e la costituzione nel 2012 di un'altra jv con UK Green Investment Bank di proprietà del governo britannico: grazie all'intermediazione di Diego Biasi, oggi Londra può vantare TEG Biogas, la prima centrale di digestione anaerobica e compostaggio di scala commerciale che è stata costruita nelle vicinanze della città.

 

TopLegal Awards: lo studio guidato dall’avvocato Carlo Malinconico tra i finalisti per la sezione Premi Settore - Squadra, Amministrativo

Importante riconoscimento per lo studio guidato dall’avvocato Carlo Malinconico, scelto come finalista per il Settore (squadra) - Amministrativo alla X edizione dei TopLegal Awards.

Carlo Malinconcio, titolare dello Studio Legale Malinconico

TopLegal Awards: lo studio guidato da Carlo Malinconico finalista della X edizione

Si è tenuta lunedì 21 novembre a Milano la X edizione dei TopLegal Awards, riconoscimenti nati per valorizzare le eccellenze del panorama legale italiano. Un'occasione per analizzare l'evoluzione di un settore che è mutato profondamente nel corso degli anni. Molte le categorie premiate seguendo le tradizionali suddivisioni di mercato. Stefano Simontacchi (BonelliErede) ha vinto l'ambito riconoscimento come professionista dell'anno, mentre Federico Sutti (Dentons) è stato nominato Managing/Senior partner dell'anno. Claudia Parzani (Linklaters) è la professionista donna dell'anno, Alberto Porzio (Legislab) il professionista emergente. Come studio italiano dell'anno è stato premiato Legance, mentre Toffoletto De Luca Tamajo e Soci si è distinto in materia di innovazione. A vincere nella categoria Premi Settore (squadra) - Amministrativo Cintoli & Associati, che ha avuto la meglio anche sullo studio guidato dall'avvocato Carlo Malinconico, scelto come finalista insieme ad altre importanti realtà quali BonelliErede, De Vergottini, Lubrano & Associati e Scoca Avvocati Amministrativisti.

Studio Legale Malinconico: genesi e attività

Nato su iniziativa di Carlo Malinconico, giurista con un'esperienza consolidata in diversi ambiti del settore, lo Studio Legale Malinconico si è specializzato nel corso degli anni in diritto amministrativo, diritto civile dei contratti e dei danni, diritto penale amministrativo e diritto dell'Unione Europea. In particolare, sono materia di interesse tutte quelle attività connesse alla definizione di accordi di programma, procedure espropriative, conferenze di servizi, esecuzione dei contratti d'appalto, conciliazioni e arbitrato. Lo Studio Legale Malinconico, che nel 2015 è stato insignito del prestigioso Premio Le Fonti come Boutique d'eccellenza dell'anno nel settore del diritto amministrativo, fornisce anche consulenza in materia di rapporto di servizio con le amministrazioni pubbliche e si occupa di diritto pubblico dell'economia, mirando sempre all'eccellenza e alla costruzione di relazioni esclusive e dedicate con partner e clienti.

Claudio Descalzi: l’agenda del viaggio dell’AD di Eni negli Emirati Arabi Uniti

Il viaggio dell’AD di Eni Claudio Descalzi negli Emirati Arabi Uniti per partecipare all’Adipec ha portato al Gruppo petrolifero anche quattro nuovi accordi per la valutazione di attività di esplorazione e produzione in Bahrein.

Eni, Claudio Descalzi negli Emirati Arabi Uniti: la partecipazione all'Adipec e gli accordi in Bahrein

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di ENIL'AD di Eni, Claudio Descalzi, ha partecipato nei giorni scorsi all'Abu Dhabi International Petroleum Exhibition & Conference (Adipec), l'evento internazionale che riunisce i big dell'industria petrolifera mondiale. Al centro della diciannovesima edizione, le strategie per i nuovi scenari energetici. Intervistato anche da Bloomberg, il manager ha ribadito quanto detto nel corso del suo intervento, in linea con la politica che sta seguendo il gruppo petrolifero: il futuro è il gas naturale accompagnato dalle rinnovabili, mentre il petrolio continuerà ad avere peso, in particolare nel settore dei trasporti. "Tutto sta cambiando, questa volta non si tratta di un ciclo, dobbiamo trasformarci" ha aggiunto il manager che, durante il viaggio negli Emirati Arabi Uniti, ha fatto anche una tappa in Bahrein dove ha siglato per conto della multinazionale quattro accordi per valutare attività di esplorazione e produzione nel Paese. In base ad essi il colosso guidato da Claudio Descalzi avrà accesso ai dati per lo studio del potenziale di giacimenti di petrolio e di gas, sia in aree offshore sia onshore.

Eni: le tappe della crescita professionale dell'AD Claudio Descalzi

Originario di Milano, dove è nato nel 1955, Claudio Descalzi consegue la laurea in Fisica all'Università degli Studi di Milano. Il 1981 è l'anno in cui la sua carriera all'interno di Eni prende il via: inizialmente Ingegnere di giacimento, diventa in seguito Project Manager. Negli anni '90 ricopre la posizione di Responsabile delle attività operative e di giacimento in Italia e a metà del decennio si trasferisce all'estero dove opera in qualità di Managing Director per la consociata della multinazionale in Congo e successivamente per quella in Nigeria. Il Duemila segna il ritorno in Italia del manager: è Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000-2001), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002-2005), Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production (2005-2008). Prima di essere nominato AD del gruppo petrolifero nel maggio 2014, Claudio Descalzi ha svolto l'incarico di Chief Operating Officer tra il 2008 e il 2014. In parallelo, oltre ad essere membro del CdA, ha guidato dal 2010 Eni UK in qualità di Presidente. È il primo europeo ad essere insignito del premio internazionale SPE/AIME "Charles F. Rand Memorial Gold Medal 2012" dalla Society of Petroleum Engineers e dall'American Institute of Mining Engineers (AIME) nel settore dell'Oil & Gas.

Claudio Descalzi: l’AD di Eni risponde alle domande di Affari & Finanza

Intervistato da "Affari & Finanza", l'AD di Eni Claudio Descalzi ha tracciato un bilancio provvisorio del 2016 di Eni: nonostante l'anno si stia rivelando particolarmente difficile, il gruppo dimostra "una robustezza incredibile". E per il futuro non si esclude una quotazione in Borsa di Versalis.

"Affari & Finanza" intervista l'AD di Eni Claudio Descalzi: "Anno terribile, abbiamo limitato i danni"

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di EniNon perde l'ottimismo l'AD di Eni Claudio Descalzi, nonostante le problematiche incontrate nel 2016 dal gruppo petrolifero. Lo evidenzia anche "Affari & Finanza" nell'introduzione all'intervista che il Top Manager ha rilasciato nei giorni scorsi all'inserto di Repubblica. "Per i prezzi delle nostre attività si è trattato di un anno terribile, con tutti gli scenari ciclici e anticiclici che si sono allineati in modo negativo per noi" ha ammesso l'AD riferendosi principalmente al crollo del prezzo del petrolio. Ma Eni ha saputo dimostrare quella che il manager definisce "una robustezza incredibile": "Grazie al buon lavoro che ci ha permesso di aprire nuovi pozzi e avviarli rapidamente in Paesi come Angola, Congo, Egitto, abbiamo potuto recuperare 50 mila barili di produzione, a compensazione di quelli persi per i furti sui tubi in Nigeria e per il blocco posto dalla magistratura all'impianto in Val d'Agri". Sull'inchiesta che ad aprile ha portato alla luce presunti illeciti nella gestione dei rifiuti dell'impianto di Viggiano, in Basilicata, il manager ha ribadito la piena collaborazione coi magistrati per fare chiarezza sulla vicenda, sottolineando le difficoltà nel fronteggiare uno scenario così difficile: "Nonostante il fermo siamo riusciti a recuperare volumi persi altrove. Tutto questo senza licenziare una persona, al contrario di molti nostri colleghi petrolieri, che hanno allontanato migliaia di lavoratori". Ma è a fine intervista che arriva un'importante indiscrezione: in merito a Versalis, Claudio Descalzi, confermando l'intenzione di rilanciare il ramo chimico, ha dichiarato: "La quotazione? È una soluzione che non escludo"

Claudio Descalzi: formazione ed esperienze professionali dell'AD di Eni

Amministratore Delegato di Eni da maggio 2014, Claudio Descalzi cresce professionalmente all'interno del gruppo petrolifero dove entra nel 1981 come Ingegnere di giacimento, dopo aver conseguito la laurea in Fisica all'Università degli Studi di Milano. In seguito diventa Project Manager: le due esperienze alla guida delle consociate del Gruppo in Congo e Nigeria a metà anni '90 gli permettono di mettere ulteriormente in luce le proprie competenze in ambito manageriale. Successivamente arriva a ricoprire le posizioni di Direttore dell'area geografica Africa, Medio Oriente e Cina (2000-2001), Direttore dell'area geografica Italia, Africa e Medio Oriente (2002-2005), Vice Direttore Generale di Eni - Divisione Exploration & Production (2005-2008) e Chief Operating Officer, fino al maggio 2014 quando il Cda dell'ente petrolifero lo nomina Amministratore Delegato. Il mandato di Claudio Descalzi si caratterizza per gli investimenti nelle rinnovabili e l'impegno nella sostenibilità ambientale: lo scorso ottobre, durante il Convegno annuale dei Direttori generali delle Amministrazioni Universitarie, il rettore dell'università di Tor Vergata ha annunciato che entro l'anno conferirà al manager la laurea honoris causa in Ingegneria per l'ambiente e il territorio.

martedì 29 novembre 2016

Orantes, riti di luce al Polmone Pulsante


Domenica 4 dicembre alle ore 19 presso il Polmone Pulsante, salita del Grillo 21 a Roma, CROMOSOMA XXX presenta Orantes Riti di luce. 

Una cerimonia al femminile che celebra il potere della richiesta e dell’unione delle Grandi Madri e delle Figlie in tutti i tempi, soprattutto quelli difficili. 

Si manifestano delle Creature, appaiono nella luce e nell’ombra, sono sacerdotesse e allo stesso tempo divinità, si trovano in un limbo incantato nel quale intendono comunicare a chi saprà ascoltarle, decifrandole o forse solo lasciandosi ipnotizzare.

Entità alla fine dei tempi, tempi in cui non manca il dolore, l’inquietudine e infine sempre la speranza delle piccole sacre cose, come tagliare il pane, gettare un seme nella terra, accendere una candela, meditare in silenzio, stringere una mano. 

Corpi e spiriti in viaggio in un luogo che sembra fatto apposta per ospitarli, il Polmone Pulsante come casa e labirinto sotterraneo in cui si scende nei propri segreti. 

Nel percorso tracciato da queste Anime si percorreranno, con visita guidata, gli straordinari cunicoli sotto l’associazione che sono contemporaneamente una galleria d’arte e un bene culturale composto di più livelli archeologici dall’antichità ad oggi. 

In questi anfratti e in queste magiche sale incontreremo e faremo esperienza delle Oranti, compiendo un rito di luce. Cinque Performance in musica di e con Alessandra Caputo, Francesca Romana Nascè, Flora Contoli, Chiara Pavoni. Musiche e suoni Rodolfo V. Puccio, Trucco Roberta Budicin Biglietto 8 euro Info e 

Prenotazioni: info@polmonepulsante.it – 39 388 6798218– Orantes

Tra la Terra e il Cielo mostra personale di Fabio Costantino Macis, in anteprima il 7 dicembre 2016, Villacidro



Il 25 settembre 2016 presso il Teatro Piccola Fenice di Trieste si è svolta la premiazione della Seconda edizione del Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Lynx, promosso dall’Associazione culturale Il Sestante. Ad aggiudicarsi il Premio Giovani è l’artista sardo Fabio Costantino Macis con l’opera “Faster than you!” (trad. “Più veloce di te!”) appartenente al progetto in sviluppo “Who cares?!” (trad. “Chi se ne frega?!”).

Progetto fotografico che prende avvio dal principio secondo il quale il difetto fisico dell’essere umano è visto in modo propositivo con accento ironico e senza velo di pietismo così da mettere in luce la bellezza della diversità dei corpi.

Il Premio Internazionale d’Arte Contemporanea Lynx prevede quattro tappe principali della mostra che esporrà le opere vincitrici, in partnership con quattro gallerie, la Lux Art Gallery di Trieste, la Fortezza Nuova di Livorno, la Lokarjeva Galleria di Ajdovscina (Slovenia, inaugurazione sabato 26 novembre) e la Galerija Zvonimir in Zagabria (Croazia).

Inoltre è prevista per Fabio Costantino Macis un’esclusiva quinta tappa nella sede del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia con una Personale organizzata direttamente dai curatori del Premio, Enea Chersicola e Riccardo Tripodi, che vedrà la sua inaugurazione il 15 dicembre 2016 e conclusione il 31 gennaio 2017.

In anteprima l’artista Fabio Costantino Macis sarà ospite il 7 dicembre 2016 dalle ore 20:30 presso le sale espositive del Caffè Letterario in Piazza Lavatoio a Villacidro, nel suo paese natio.
Un’anteprima attesissima che vedrà Giacomo Pisano curatore e presentatore della mostra denominata “Tra la Terra e il Cielo” e vedrà la partecipazione di Andrea Cherchi, in arte WAS (DeAmbula Records, Costello's Records, Tiny Speaker) con l’accompagnamento di due musicisti locali Mauro Vacca e Roberta Etzi (Pussy Stomp). 

"Tra la Terra e il Cielo" è caratterizzata dalla tematica della catarsi e del salto come rituale propiziatorio. Un salto sciamanico in cui l'uomo raggiunge il divino.

Il raggiungimento di un non-luogo in cui lasciarsi tutto alle spalle, abbandonando sulla terra tutto ciò che si è sempre portato appresso per riuscire ad andare oltre.

Un gesto in cui la persona distrugge sé stessa per ricrearsi. Morti e rinascite, sonni e risvegli, senza tensioni e senza sforzo, nella natura.

Giacomo Pisano scrive sull’artista: “Fabio Costantino Macis è un grande osservatore della realtà contemporanea della quale narra limiti e virtù con occhio elegante e attento, ma si rivela anche affascinato da atmosfere oniriche che poco hanno a che vedere con il nostro quotidiano. La galleria di ritratti in mostra è un invito ad evadere dall’ordinario verso orizzonti interiori differenti, la composizione diviene visione e viceversa.
La Natura è elemento fondamentale del concept: non è una scelta romantica quella di ritrarla in modo così importante ma solo la necessità di trovare uno spazio in cui sia possibile per l’uomo raggiungere la catarsi. Sogni e traumi si liberano nel gesto estatico dell’ascensione e raggiungono una dimensione altra. Allentate le catene mortali i corpi vibrano di dinamismo e lo spirito si astrae per osservare le cose da un altro punto di vista.”

Tra i soggetti ritratti nelle foto del progetto “Tra la Terra e il Cielo” vi sono anche le attrici Noemi Medas, Michela Caria, Agnese Fois, Emilia Agnesa ed il campione nazionale di Full Contact Matteo Curridori.

L’appuntamento con l’anteprima sarda è, dunque, per il 7 dicembre 2016 presso le sale espositive del Caffè Letterario in Piazza Lavatoio a Villacidro. Consigliamo, per curiosare ulteriormente su “Tra la Terra e il Cielo” di visionare il video pubblicato sul canale Youtube da Fabio Costantino Macis e presente sottostante successivamente alle biografie degli artisti coinvolti nell’evento.

La mostra è sponsorizzata da Il Consiglio della Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia, dall’Associazione Il Sestante, da Webtronica S.r.l., dal Premio Lynx 2016, da Il Caffè Letterario; Media Partner: Oubliette Magazine.

Fabio Costantino Macis (Cagliari, 1986), residente a Villacidro, ha esposto in più di venti città differenti tra l’Italia e l’estero con performance, installazioni, fotografie e video. Negli anni non ha mai circoscritto al solo mezzo della fotografia il suo “creare” portando avanti la meta dell’idea in sé, sulla quale poter successivamente decidere il mezzo artistico con cui attuarla. Inizia il suo percorso espositivo a 23 anni con una collettiva a New York, segue a Las Vegas, Grecia, Miami Beach e Londra. Nel 2009 si classifica come finalista al “Premio Fotografico 2009” indetto dalla TAU Visual (Associazione Nazionale Fotografi Professionisti). Nello stesso anno vince “Primavera in arte” indetto dall’ERSU, accedendo alla collettiva nazionale creata per il Primo Forum Europeo per il diritto allo studio tramite l’installazione “Matrimonio: Rito o Pagliacciata?”. Nel 2015 viene selezionato per la finale dello Skepto International Film Festival a Cagliari, unico italiano accettato nella sezione Music Video, a Londra al Crouch End Festival, negli U.S.A. in Texas, dal “San Antonio Laughs Comedy Film Slam” ed a Nairobi, Kenya, dal “Rock ‘n’ Roll Film Festival (ROFFEKE)”, ed in Portogallo per la realizzazione e direzione del video “The Slow One” dei Pussy Stomp. Ha collaborato in progetti nazionali ed internazionali di sensibilizzazione, in progetti di inclusione sociale, sia in campo organizzativo che progettuale ed ideativo, ad esempio per Emergency, per Stop OPG e per la ASL8 di Cagliari. I campi in cui continua a muoversi passano dall’arte al commercio. Vanno dalle arti performative al teatro, dalla fotografia al video-making, dalla grafica alla progettazione, dall’organizzazione di eventi sino alla pubblicità ed alla comunicazione visiva in generale.

Giacomo Pisano nasce a Cagliari il 1975. Laureato in Archeologia Medievale lavora a SardegnaIt, azienda in house della Regione Sardegna. Da ormai venti anni si interessa all’arte contemporanea. Ha lavorato per oltre dieci anni nei centri comunali d’Arte e Cultura di Cagliari come curatore, ideando rassegne d’arte che mirassero a scoprire e valorizzare i giovani talenti dell’arte contemporanea in Sardegna. Ha all’attivo diverse collaborazioni sia con i Centri Museali pubblici di Cagliari (Lazzaretto, Exmà, Ghetto, Castello san Michele, Ex Vetreria di Pirri) dove svolge l’attività di curatore di progetti originali, sia con promotori privati come l’Unione sarda. Ha gestito per due anni la galleria privata MK a Cagliari, dedicata alle esposizioni e agli eventi culturali come direttore artistico, addetto alla comunicazione, allestimento e curatela testi. Ha partecipato alla realizzazione di mostre per conto della Regione Sardegna e del Comune di Cagliari; È stato nominato dall’assessorato alla cultura regionale responsabile logistico e curatore degli ospiti sardi per il festival Umbria Libri nella regione Umbria. Ha ideato, realizzato e curato mostre anche per la Provincia di Cagliari.  Collabora con riviste e quotidiani in ambito cultura, arte e moda tra cui Unione Sarda, Sardiniapost, Mockup Magazine, Ainas Magazine, A bordo. Ha collaborato con l’Università di Aristan realizzando l’intervista pubblica a Vittorio Sgarbi sui pregi e i limiti dell’arte contemporanea e della comunicazione in ambito artistico. Ha pubblicato due libri “Il Nido del Basilisco” e “L’apocalisse, ora”; Collabora da anni al festival Marina Cafè Noir, alla Cagliari Tattoo Convention, al festival Signal con mostre e interventi. Per la Regione Sardegna ha contribuito alla catalogazione dei contenuti della Digital Library.

WAS è Andrea Cherchi. Il suo primo lavoro risale al 2010 con un disco di appena 17 minuti uscito per la milanese Canebagnato Records. “After dinner” è molto ben accolto dalla critica e dal pubblico. In questo disco si percepiscono le influenze alt folk provenienti da songwriters per lo più americani. Il suono si evolve e sviluppa nel secondo disco, “A new place soon old”, che segna anche l'inizio della collaborazione con la DeAmbula Records, etichetta di Lanciano che vanta nel rooster band come Ulan Bator, Herself, Oslo Tapes, Diverting Duo e molte altre. All'uscita del disco è seguito un tour ed una ricca serie di recensioni molto positive da RockIT, Indiepercui, Nonsensemag. Dal 2015 lavora al suo terzo disco, “Sunday”, che rappresenta una decisa svolta rispetto al passato, introducendo elementi di elettronica ed elettricità prima del tutto assenti. All'arrangiamento hanno collaborato Mauro e Roberta (Pussy Stomp) che lo accompagnano anche nei concerti. “Sunday” è uscito in ottobre per le etichette DeAmbula Records, Costello's, Tiny Speaker.


Written by Alessia Mocci
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Intervista di Alessia Mocci a Gianluca Ascione: vi presentiamo Rapsodia in Rosso - Delitti nella Marca trevigiana

“Stay hungry, stay foolish.”

Gianluca Ascione, in questa intervista, cita il celebre discorso pronunciato all'Università di Stanford il 12 giugno 2005 da Steve Jobs e non potrei che essere in totale armonia con il concetto dello stare affamato di sapere e dello stare in uno stato di permanente follia.

Perché è questa la realtà dei creativi: l’alienazione dalla società e dalle sue regole, lo “studio matto e disperatissimo” che compie un estenuante lavoro di import and export di pensieri, storie, personaggi.
E Gianluca, giunto alla terza pubblicazione, dimostra di aver intrapreso questo compito senza tregua, con l’imago che tende al giallo, al poliziesco ed alla sua città, Treviso.

Rapsodia in Rosso - Delitti nella Marca trevigiana”, edito nel giugno del 2016 dalla casa editrice Panda Edizioni, inizia con l’omicidio di una prostituta da cui prenderà avvio il nuovo caso dell’Ispettore di Polizia Rita Giannetti, donna capace e determinata, e dell’investigatore privato Emidio Galasso, uomo maldestro ma con un gran cuore. Entrambi i personaggi provengono dal suo precedente romanzo “Polvere & Ombra”.

Eccovi, dunque, alcune curiosità e delucidazioni su “Rapsodia in Rosso”. Buona lettura!

A.M.: Ciao Gianluca, benvenuto e ti ringrazio in anticipo per questa intervista. Siamo qui oggi per parlare della tua terza pubblicazione “Rapsodia in rosso” ma vorrei iniziare chiedendoti di raccontarci qualcosa dei tuoi precedenti lavori.

Gianluca Ascione: Ciao Alessia, grazie per l’ospitalità! Allora, partiamo dal romanzo d’esordio “Gocce di silenzio” che trattava la storia di un trentenne agorafobico che osserva lo scorrere della vita dalla finestra del suo appartamento nel quale vive confinato, finché la voglia di scoprire quel mondo esterno lo porta ad escogitare lo stratagemma di utilizzare un’enorme bolla di sapone come ‘armatura’ per affrontare le sue paure. Un’opera a metà tra l’intimista e il surreale, insomma. “Gocce di silenzio” è stato pubblicato nel 2013, ma era un’opera scritta molti anni prima e rimasta chiusa nel cassetto perché non riuscivo a trovare un editore disposto a pubblicarla. Poi, in seguito alla partecipazione ad un concorso, ho ricevuto una proposta che ho deciso di accettare e che mi è servita come esperienza diretta nel campo dell’editoria. Contemporaneamente, ho continuato a scrivere racconti gialli e dopo la stesura di “Gocce di silenzio” e la vittoria nel prestigioso concorso “Gran Giallo - Città di Cattolica”, ho deciso di cimentarmi con un romanzo di genere ed è arrivato “Polvere & ombra”, una storia ambientata a Treviso, la mia città, in cui l’Ispettore di Polizia Rita Giannetti e l’investigatore privato Emidio Galasso indagano sul caso di un professore universitario trovato morto nel proprio appartamento in circostanze poco edificanti per un uomo della sua rispettabilità: ammanettato al letto e vestito con indumenti intimi femminili. E ora è arrivato “Rapsodia in rosso”, un nuovo caso che vede sempre come protagonisti l’Ispettore Giannetti e l’investigatore Galasso.

A.M.: Scrivere un romanzo richiede sempre una quantità di tempo considerevole, ed è proprio questa la mia curiosità: qual è stata la tempistica di realizzazione di “Rapsodia in rosso” dalla genesi dell’idea al prodotto ben confezionato?

Gianluca Ascione: La tempistica è sempre soggettiva e difficile da valutare a priori: ci dev’essere innanzitutto uno spunto che mette in moto l’immaginazione e che permette di inventare la storia; poi si deve concedere alla propria creatività di dare un’impronta personale e, nel caso di un giallo, anche la capacità di non perdere il filo della storia e dei particolari che servono a mettere a posto tutte le tessere del mosaico. Un lavoro complesso, insomma. Nel caso di “Rapsodia in rosso”, che ho iniziato a scrivere pochi mesi dopo la pubblicazione di “Polvere & ombra”, l’idea di fondo su cui è impiantata la trama è nata dall’associazione di due fatti di cronaca che avevo recepito in tempi diversi e che poi ho deciso di associare. Diciamo che completare una prima stesura soddisfacente ha richiesto circa sei mesi. Il titolo “Rapsodia in rosso” è stato estrapolato da un passo del libro. “Si trattava di una rapsodia, un canto popolare della sua terra che narrava le gesta di un fuorilegge e della sua vita avventurosa. Il canto che intonava ogni volta che portava a termine un’esecuzione. Una rapsodia che si macchiava del sangue della vittima. Rapsodia in rosso. Così l’aveva ribattezzata. Un gioioso canto di vita che lui aveva trasformato in un funereo canto di morte. Di più non posso proprio rivelare, altrimenti toglierei qualunque gusto al lettore.

A.M.: Mi piace quando un libro presenta una dedica, lo ammetto, e quella che hai inserito mi ha colpito notevolmente perché mi ha solleticato diverse riflessioni: “A tutti gli insani di mente che perseverano nei propri sogni”. Vorrei, dunque, chiederti di esplicare maggiormente il tuo pensiero sulla congiunzione che intercorre tra la follia e il sogno.

Gianluca Ascione: Devo dire che è stata una dedica nata in maniera assolutamente spontanea e immediata, forse perché mi coinvolgeva in prima persona. Conosco molte persone che coltivano la propria passione nel campo dell’Arte, dalla letteratura alla musica, dalla pittura alla recitazione, e un comun denominatore che ho riscontrato in tutte queste personalità profondamente differenti tra loro, è sempre quel briciolo di “insana pazzia” che li accompagna. L’espressione di qualunque forma artistica presuppone la volontà di inseguire un proprio sogno e fare questo richiede, oltre alla tenacia e alla convinzione nei propri mezzi, una buona dose di follia che continui ad alimentare quel sogno e non faccia cessare la fame. “Stay hungry, stay foolish.”

A.M.: Il sottotitolo del thriller è “Delitti nella Marca Trevigiana” ed anticipa l’ambientazione del tuo thriller. Siamo a Treviso, la tua città. Quanto è importante per uno scrittore conoscere la città di cui parla?

Gianluca Ascione: Se non è fondamentale, certamente è molto importante. Ricordo che un mio professore di lettere delle superiori sosteneva con forza che nei temi “dovevamo parlare dei fatti, delle persone e degli ambienti che ci circondavano, perché uno stile rappresentava la condizione di uno stato d’animo e uno stato d’animo era l’espressione delle emozioni che provavamo in prima persona.
Anche se l’ho compreso dopo tanto tempo, devo convenire con quell’affermazione. La conoscenza dei luoghi facilita la creazione dell’ambientazione: il fatto di potersi recare fisicamente in un luogo permette di descrivere con più precisione e verosimiglianza, non solo a livello di immagini ma anche come profumi o sensazioni tattili ed emotive che quel posto evoca. Senza dimenticare i personaggi che animano una città e che, a loro modo, fanno parte del folclore locale con i loro comportamenti, i modi di fare, le espressioni verbali. Ed è per questo motivo che decido talvolta di fare dei sopralluoghi e di avere occhi e orecchi ricettivi quando mi capita di passeggiare per la città. La forza di un giallo di provincia può essere anche questa: la capacità di tracciare uno spaccato della società contemporanea, con i suoi vizi, le sue virtù, i malcostumi e le frivolezze".


A.M.: È l’estate del 2015. Rita Giannetti, ispettore della Squadra Mobile, ed Emidio Galasso, investigatore privato, sono alle prese con una serie di delittiapparentementesenza movente. Il nuovo caso dei due protagonisti si apre con il ritrovamento di una prostituta. Rita ed Emidio sono cambiati rispetto al precedente capitolo della saga?

Gianluca Ascione: Diciamo che, fondamentalmente, i due personaggi restano abbastanza fedeli ai propri ruoli come nel capitolo precedente, quello di “Polvere & Ombra”. Rita continua a impegnare tutte le proprie energie nel lavoro per tenere lontane le sue inquietudini emotive (la ferita procurata da un matrimonio che non si è celebrato all’ultimo minuto è ancora aperta e dolorosa) mentre Emidio, che rappresenta ancora una volta la componente comica del romanzo, si ritroverà suo malgrado coinvolto nell’indagine. Indagine che li porterà ad avvicinarsi, a superare quella patina di diffidenza che li divide e a valutare silenziosamente aspetti interiori l’uno dell’altro fino a che… e qui mi devo fermare!


A.M.: I tuoi romanzi finiscono sempre con la soluzione del caso, ma lasciano anche una sorta di retrogusto dolceamaro.

Gianluca Ascione: La sensazione di una “Giustizia non del tutto giusta” è oggi molto diffusa nell’opinione pubblica. Spesso sentiamo parlare a più riprese dalla classe politica di una “Riforma della Giustizia” necessaria, indice sintomatico che l’attuale Ordinamento presenta delle crepe e un’incapacità,quasi atavica, a eseguire nei tempi e nei modi sostenibili quello che viene definito “il giusto processo.” Molti fatti di cronaca, specialmente quelli che riguardano eventi delittuosi, ci pongono davanti a sentenze spesso criticate per la sensazione di iniquità che ingenerano nel cittadino comune, che percepisce un estremo garantismo nei confronti del reo e che spesso si concretizza nella mancata certezza della pena. Ecco il motivo dei miei finali dolceamari: l’equità salomonica non appartiene ai nostri giorni e nel grande calderone delle nefandezze, talora, qualcuno riesce a scapparne fuori.


A.M.: Nei tuoi romanzi c’è un’attenzione particolare ai dettagli, tanto da far pensare a un’intensa fase di ricerca propedeutica alla stesura della storia.

Gianluca Ascione: Per me è molto importante dare un taglio realistico alle mie storie, anche se si tratta pur sempre di vicende frutto dell’immaginazione, perché è un modo per avvicinare il lettore ai fatti narrati e permettergli di entrare in prima persona dentro la storia. E per fare questo, oltre a ricerche personali, mi sono avvalso della consulenza di alcuni addetti ai lavori, sia operatori della Polizia di Stato sia, nel caso di “Rapsodia in rosso”, di un anatomo patologo forense che mi ha aiutato a stilare un referto autoptico quanto più possibile corretto e verosimile.

A.M.: Ogni scrittore di thriller ha i suoi miti. Quali sono gli autori che, sin da ragazzo, ti han fatto amare questo genere o quali hai sentito cambiare durante il tempo?

Gianluca Ascione: La lettura è certamente una palestra fondamentale per chi vuole cimentarsi con la scrittura. Ho letto, e continuo tutt’ora, a leggere generi e autori diversi. Per quanto attiene agli autori di genere, certamente tra i miei preferiti ci sono Agatha Christie, Simenon, Ellery Queen, Scerbanenco, Machiavelli, solo per citarne alcuni. Tuttavia, devo dire che negli ultimi anni leggo raramente thriller o simili perché c’è sempre il timore latente di lasciarsi plagiare dalle storie degli altri (soprattutto da miti assoluti come questi), mentre il mio obiettivo non è diventare la brutta copia di qualcuno ma acquisire uno stile estremamente personale.

A.M.: Ed in chiusura, come da tradizione, vorrei che ci salutassimo con una citazione…

Gianluca Ascione: Gli uomini sono così necessariamente pazzi che il non essere pazzo equivarrebbe a essere soggetto ad un altro genere di pazzia.” - Blaise Pascal

A.M.: Gianluca, ti ringrazio per questa splendida conversazione sul mondo di "Rapsodia in Rosso" e la tua citazione finale è perfettamente in tema con tutto ciò che rappresenta il "creare". Ai lettori consiglio di dare uno sguardo al BookTrailer del tuo romanzo!


Written by Alessia Mocci
(Addetta Stampa)

https://www.youtube.com/watch?v=R8ABB8Dbx7k&feature=youtu.be


Info
https://www.facebook.com/gianluca.ascione.98
https://www.amazon.it/Rapsodia-rosso-Delitti-nella-trevigiana/dp/8899091951


Fonte
http://oubliettemagazine.com/2016/11/24/intervista-di-alessia-mocci-a-gianluca-ascione-vi-presentiamo-rapsodia-in-rosso-delitti-nella-marca-trevigiana/