Oggi il 68% si ritiene sufficientemente informato, con un incremento del 23% in un solo mese!
Il voto al Referendum: prevale sempre più il NO.
Lorien, ad oggi, stima una affluenza al voto del 58%, tra questi gli elettori che sono ormai certi di recarsi alle urne rappresentano il 48% degli italiani maggiorenni.
Alla quinta rilevazione sul referendum Lorien registra una sempre più decisa preferenza per il NO.
Man mano che avanza la campagna elettorale anche gli orientamenti degli elettori potenziali dei partiti si fanno più definiti e concordi con le posizioni ufficiali.
Permane l'impressione di un voto abbastanza trasversale e non sempre così concorde alle posizioni di partito: evidente è la profonda spaccatura e le tensioni interne di una parte del PD (solo il 66% del proprio elettorato potenziale si dichiara per il SI) così come la scarsa propensione al voto che si registra all'interno del fronte del NO (sempre inferiore al dato di affluenza prevista).
Due terzi degli italiani indicano come la riforma sia troppo complessa e poco chiara per sostenerla (proprio la scarsa chiarezza è identificata come uno dei maggiori pericoli di questa riforma, che crea confusione e potenziali conflitti nell'equilibrio dei poteri).
Lo scenario previsto dagli italiani è dunque di bassa affluenza, secondo l'opinione più diffusa andranno a votare meno del 50% degli italiani o una cifro di poco superiore.
L'aspettativa è ormai netta per una vittoria del fronte del NO, forse anche per questo si misura un indebolendo delle motivazioni al voto tra chi è contrario alla riforma.
Inoltre, anche in caso di vittoria del NO, secondo gli italiani Renzi dovrebbe continuare la sua azione di governo.
Il giudizio sul Governo è crollato nuovamente dopo il picco positivo estivo, oggi si segnala una nuova , ma ancor debole ripresa.
Scende la Lega (soprattutto in favore di FI che con Berlusconi è scesa fortemente in campo sulla partita referendaria) e continua a rafforzarsi il M5S.
Ad oggi centrosinistra (PD), centrodestra (FI+LN+FdI+NCD) e M5S raccolgono ognuno praticamente un terzo dell'elettorato.
Allo stato attuale non è possibile nemmeno predire chi potrebbe accedere al ballottaggio.
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