Roma,
21.12.2016 – "Fermare la trasmissione dello spot televisivo della
Ferrero, che millanta l’uso di un fantomatico olio di palma
‘sostenibile’, riparare le informazioni scorrette fornite al consumatore
con una rettifica a carico dell’azienda dolciaria e multarla con le
sanzioni previste dalle norme vigenti per pubblicità ingannevole”.
È
quanto chiesto, in sintesi, dal Gruppo Parlamentare del M5S nell’esposto
presentato al Garante della Pubblicità contro lo spot pubblicitario
della Ferrero.
"Ferrero nella pubblicità parla di olio di palma 'sicuro' e 'sostenibile', dichiarazioni scorrette, aggravate da affermazioni ancora più gravi, quali 'all’olio di palma non può essere attribuito nessun particolare effetto negativo sulla salute che sia scientificamente provato'.
Queste dichiarazioni vorrebbero addirittura confutare gli studi
pubblicati dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) per
cui l'olio di palma contiene invece contaminanti tossici, tra i quali il
glicidolo, cancerogeno e genotossico - spiega il deputato 5stelle,
Mirko Busto, che sul tema ha prodotto diversi atti parlamentari - Per
non parlare poi della presunta sostenibilità, per la quale l’unico
sistema di certificazione tuttora in vigore è, infatti, il Roundtable on
Sustainable Palm Oil (RSPO). Una farsa. Un sistema dichiarato
fallimentare da tutti e su tutti i fronti. Nei Paesi in cui avviene la
massima coltivazione di palme da olio, Indonesia e Malesia, non vi sono
metodi credibili di tracciabilità della filiera, non ci sono tutele per i
lavoratori né per le foreste e la biodiversità e neppure per la
popolazione che soffoca per i fumi degli incendi appiccati per lasciare
il posto alle piantagioni. Basti pensare al recente dossier pubblicato
da Amnesty International: sfruttamento del lavoro, anche minorile,
devastazione dei territori, land grabbing, deforestazione, questa è la
realtà che da tempo come Movimento 5 Stelle raccontiamo, verifichiamo e
documentiamo. Le alternative all'olio di palma ci sono, e tante aziende
italiane virtuose lo stanno dimostrando - conclude Busto - e rischiare
che i loro sforzi siano vanificati dallo spot-bufala della Ferrero è
davvero triste".
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