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lunedì 2 gennaio 2017

Nuovo anno, PER 2017 IN ITALIA 50% OTTIMISTI, 61% IN GERMANIA

La metà degli italiani (49,8%) si dichiara ottimista sull'andamento del proprio Paese nel corso del nuovo anno mentre l'altra metà è invece decisamente più prudente. 

E' quanto afferma la Coldiretti, sulla base dei dati Deloitte sulle previsioni di fine anno, che evidenzia che tra i cittadini europei piu' positivi sul futuro ci sono i danesi (80.7%), gli spagnoli (70,1%) e i tedeschi (61,4%). 

L'Italia – sottolinea la Coldiretti - si colloca leggermente al di sopra della media europea del 49% di ottimisti ma su valori ben superiori a quelli di Polonia (38,3%), Belgio (35%) e Grecia dove si rileva il maggior grado di pessimismo con solo il 17,7% dei cittadini che ha una visione positiva. 

Gli italiani - continua la Coldiretti - si dividono dunque sostanzialmente a metà nelle previsioni future ma la stessa spaccatura netta si registra anche nella valutazione del 2016, anche in questo caso in linea con le valutazione dei cittadini europei. 

Questo quadro di incertezza si è trasferito nelle spese delle feste di Natale e fine anno per cibo, viaggi, divertimenti e regali che per gli italiani – sottolinea la Coldiretti - sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno (-1%), ma superiori del 19% rispetto alla media dell'Europa dove risultano inferiori solo a quelle di danesi e spagnoli. 

Si conferma - precisa la Coldiretti - una spinta verso spese utili e all'interno della famiglia, tra i parenti e gli amici, si è preferito scegliere prodotti che non vanno sprecati oppure oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l'anno. 

L'enogastronomia cresce anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola che si esprime con la preparazione "fai da te" di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici. 

Da segnalare - conclude la Coldiretti - la preferenza accordata all'acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l'economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa con una particolare attenzione a quelli provenienti dalle aree terremotate anche grazie alle iniziative ad hoc.


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