Arriva a sfiorare il 70% la quota di acquisti e conti in nero. Scontrino fiscale 'in vacanza' durante le Feste di Natale. A dicembre si registra un incremento in media del 15% dell'evasione quotidiana, quella delle ricevute fiscali mai emesse o irregolari. Arriva a sfiorare il 70% la quota in nero di acquisti nei negozi e dei conti pagati degli italiani, al bar e al ristornate ma anche in case vacanza e bed & breakfast. E' quanto emerge da un'indagine dell'Adnkronos, effettuata con la collaborazione di diverse associazioni di categoria e dei consumatori sul territorio: in un mese di monitoraggio, dal 1 dicembre al 31 dicembre 2016, risultano non in regola con le ricevute fiscali il 67% degli esercizi commerciali. La stessa rilevazione, prima della scorsa estate, aveva fatto registare il 54% di irregolarità. Il dato, quindi, peggiora sensibilmente per le festività natalizie.
A pesare, secondo quanto sostengono le associazioni dei consumatori, è anche la confusione che tradizionalmente accompagna gli acquisti durante il mese di dicembre. In clima di festa, con le code nei negozi, anche i controlli si fanno più difficoltosi e l'aumento dell'afflusso di clienti consente agli esercenti di muoversi con maggiore libertà.
Il fenomeno, diffuso in tutta Italia, assume proporzioni diverse da regione a regione. Si raggiungono punte vicine all'evasione totale in diverse città del Sud: a Napoli lo scontrino non esiste nel 82% dei casi; a Bari si arriva al 68%. Ma anche a Roma si sfiora il 60%, il 59%, di ricevute fiscali irregolari. Va relativamente meglio al Nord: Genova si conferma la città a più alto tasso di lealtà fiscale, con una quota di evasione intorno al 20% (21%); Milano e Torino raggiungono il 37%.
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