Finalmente fatti concreti sulla difesa europea: a dichiararlo Mauro Moretti, AD di Leonardo-Finmeccanica, nella sua lectio magistralis per la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico del Casd (Centro alti studi per la Difesa).
Mauro Moretti: necessaria una strategia chiara per la difesa europea
La lectio magistralis tenuta alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno accademico del Centro alti studi per la Difesa (Casd) ha offerto l'occasione a
Mauro Moretti, Amministratore Delegato di Leonardo-Finmeccanica, di esprimere il suo punto di vista sul Piano di implementazione su sicurezza e difesa approvato dal Consiglio congiunto dei ministri esteri e difesa dell'Unione Europea. Un'occasione importante che ha portato alla definizione di compiti e priorità e che apre una nuova stagione per la difesa europea, che si sta trovando a fronteggiare un contesto di minacce che rende necessaria l'elaborazione di un paradigma differente, più improntato al coordinamento dei servizi di intelligence e alla ricerca di nuove tecnologie. Il nuovo piano di implementazione, secondo Mauro Moretti, rappresenta una risposta adeguata verso il consolidamento politico dell'Unione europea ed è efficace su tre livelli: risponde alla crisi ai confini esteri, favorisce la collaborazione con i partner per costruire la loro sicurezza e capacità militare e opera per la protezione dei cittadini. Tutte misure concrete e con finanziamenti stabili.
Mauro Moretti: la difesa europea e le debolezze del sistema
Sono due le debolezze sistemiche che minano la riorganizzazione e integrazione della difesa europea: da un lato la frammentazione di piattaforme e sistemi, alla quale si accompagna la mancata condivisione di una strategia ben definita a livello tecnologico, e dall'altra la tradizionale divisione tra sicurezza interna ed esterna.
Mauro Moretti ritiene che l'industria abbia bisogno di un riferimento chiaro e di lungo respiro per la definizione degli obiettivi, lo sviluppo dei diversi settori e la delineazione degli investimenti nel tempo. Tale modus operandi, infatti, garantirebbe non soltanto il mantenimento della competitività ma anche il raggiungimento di una condizione di stabilità ben precisa. La collaborazione è l'elemento base per anelare all'eccellenza.