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martedì 9 maggio 2017

AGROPOLI - L'OSPEDALE RIAPRE DAVVERO O È UNA TROVATA ELETTORALE? / DI MARCO NICOLETTI

AGROPOLI, 09/05/2017  Adesso è ufficiale: oggi è stato riaperto l'ospedale di Agropoli come previsto dal nuovo piano ospedaliero e dall'atto aziendale dell'Asl di Salerno. 

In particolare è stato attivato come presidio ospedaliero, dotato di Pronto Soccorso con di servizi di supporto, composto da organico dedicato all'Emergenza Urgenza, e di un reparto di venti posti letto di Medicina Generale. Ad annunciarlo è il sindaco Franco Alfieri, che rivendica: "E' la risposta concreta ad un territorio mortificato nel 2013 da un'autentica rappresaglia politica dell'allora Giunta Regionale di centrodestra guidata da Caldoro, che eliminò Agropoli dalla rete dell'emergenza del piano ospedaliero, negando di fatto il diritto alla salute a migliaia di cittadini. Un'offesa non solo alla comunità agropolese, ma all'intero comprensorio. Una vergogna che ora trova una adeguata soluzione e che apre nuovi positivi scenari per il futuro".
Per questo ringrazia "il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per aver voluto con fermezza e decisione la riapertura dell'ospedale di Agropoli. 
Un sentito ringraziamento anche al direttore generale dell'Asl Salerno, Antonio Giordano, per aver dato immediata attuazione al piano ospedaliero. E' un risultato - aggiunge Alfieri - che ci insegna, ancora una volta, che la condizione umana dipende esclusivamente dalla classe dirigente e da scelte responsabili ed orientate al bene comune. C'è chi negli anni scorsi ha strappato un diritto. C'è chi ora, finalmente, ha ridato dignità alla nostra comunità.Non ci fermiamo. La storia del nostro ospedale non si ferma qui. Con il presidente De Luca siamo convinti che la moderna struttura ospedaliera possa essere utilizzata pienamente con un suo ulteriore rafforzamento" conclude il primo cittadino.

Ma molti si chiedono cosa ci sia di vero.  
Qualcuno invece ipotizza la solita trovata elettorale che viene riproposta sotto elezioni che siano regionali provinciali o comunali. 

Di certo c'è che ad oggi chi deve fare esami diagnostici o di vario genere deve continuare ad andare nei lontani nosocomi.  

Staremo a vedere nelle prossime settimane come evolverà la situazione è se c'è del concreto in una notizia che tanti desiderano sia vera.


Marco Nicoletti

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