La definizione di “ preparato galenico ” deriva da Galeno, nome di un medico dell’antica Greca che iniziò e diffuse la pratica di comporre i propri rimedi miscelando sostanze di base.
Le documentazioni esistenti portano fino al diciannovesimo secolo e ai primi decenni del ventesimo, mostrando che la maggior parte dei medicinali venduti in farmacia erano composti direttamente all’interno della farmacia stessa, tramite laboratori galenici, dando così alla professione del farmacista la figura di preparatore più che dispensatore di farmaci.
Passata la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell’industria, la pratica galenica, una volta parte fondante della professione del farmacista, ebbe una progressiva riduzione sino a divenire residuale, relegata ai pochi laboratori ancora in attività, con l’aumentare delle possibilità di disporre con immediatezza di farmaci in quantità sempre maggiore, tecnicamente standardizzati e ineccepibili, realizzati dall’industria farmaceutica sempre al passo con progressi medici e tecnico farmaceutici.
Nonostante ciò, il farmacista ha conservato il suo ruolo di preparatore seppure in ambiti regolati da particolari disposizioni legislative.
Il farmacista può avere un laboratorio galenico che è però obbligato ad allestire con apparecchi, strumenti e sostanze indicati dalla farmacopea ufficiale, inoltre deve essere dotato di utensili apparecchi e materiali prodotti adeguati alla natura delle preparazioni su cui ha scelto di specializzarsi, e d’idonee apparecchiature per il loro controllo come previsto dalle NBP (FU XI).
Una volta avuto il permesso di apertura della farmacia, il farmacista è autorizzato all’allestimento di preparazioni estemporanee più conosciute come farmaci galenici magistrali e galenici officinali.
Dunque ricapitolando i farmaci possono essere di due tipi:
Le documentazioni esistenti portano fino al diciannovesimo secolo e ai primi decenni del ventesimo, mostrando che la maggior parte dei medicinali venduti in farmacia erano composti direttamente all’interno della farmacia stessa, tramite laboratori galenici, dando così alla professione del farmacista la figura di preparatore più che dispensatore di farmaci.
Passata la seconda guerra mondiale, con lo sviluppo dell’industria, la pratica galenica, una volta parte fondante della professione del farmacista, ebbe una progressiva riduzione sino a divenire residuale, relegata ai pochi laboratori ancora in attività, con l’aumentare delle possibilità di disporre con immediatezza di farmaci in quantità sempre maggiore, tecnicamente standardizzati e ineccepibili, realizzati dall’industria farmaceutica sempre al passo con progressi medici e tecnico farmaceutici.
Nonostante ciò, il farmacista ha conservato il suo ruolo di preparatore seppure in ambiti regolati da particolari disposizioni legislative.
Il farmacista può avere un laboratorio galenico che è però obbligato ad allestire con apparecchi, strumenti e sostanze indicati dalla farmacopea ufficiale, inoltre deve essere dotato di utensili apparecchi e materiali prodotti adeguati alla natura delle preparazioni su cui ha scelto di specializzarsi, e d’idonee apparecchiature per il loro controllo come previsto dalle NBP (FU XI).
Una volta avuto il permesso di apertura della farmacia, il farmacista è autorizzato all’allestimento di preparazioni estemporanee più conosciute come farmaci galenici magistrali e galenici officinali.
Dunque ricapitolando i farmaci possono essere di due tipi:
- Medicinali di origine industriale, sono farmaci preparati e messi in commercio con nomi commerciali definiti dal marketing, in confezioni specifiche non sofisticabili dal farmacista e sottoposti ad autorizzazione AP e AIC.
- Medicinali allestiti in farmacia che possono essere:
- galenici magistrali: medicinali personalizzati e preparati in farmacia su prescrizione medica,
- galenici ospedalieri: medicinali preparati nella farmacia ospedaliera per uso interno dell'ospedale,
- galenici multipli: medicinali preallestiti, preparati nella farmacia aperta al pubblico o in quella ospedaliera in base alle formulazioni presenti nel capitolo Preparazioni Farmaceutiche Specifiche del Formulario Nazionale, preparazioni destinate ai clienti della farmacia o all'interno dell'ospedale.