La Fondazione Merloni chiama a raccolta 13 leader internazionali per l'Appennino e presenta il programma dei lavori del Comitato Scientifico
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Dal 20 al 22 luglio a Portonovo la riunione annuale della Fondazione per discutere della ricostruzione dopo il sisma.
Partecipano Prodi, Letta, Bokova (UNESCO).
- La Fondazione Aristide Merloni in collaborazione con Censis sta costruendo partenariati con gli attori socio-economici dell'Appennino per il rilancio delle piccole imprese
- La Fondazione Aristide Merloni, in collaborazione con e-distribuzione e Ericsson, sta elaborando mappe dinamiche per il monitoraggio geologico dell'area; in collaborazione con Namirial un Health Point.
Roma, 5 luglio 2017 – Raccogliere le idee di tredici personalità di spicco del panorama economico, politico e culturale internazionale per la ricostruzione dei luoghi colpiti dal sisma. È questo l'obiettivo della riunione del Comitato Scientifico della Fondazione Aristide Merloni che si terrà a Portonovo tra il 20 e il 22 luglio su iniziativa del Presidente Francesco Merloni. Nel corso della tre giorni, saranno esplorate proposte fattive per il recupero dell'Appennino, come la costituzione di partenariati economici con grandi gruppi industriali e l'utilizzo delle nuove tecnologie per la sicurezza dell'area.
Il Comitato Scientifico della Fondazione Merloni, presieduto da Enrico Letta, è composto da Sultan Al Mansoori, Joaquin Almunia, Chen Zhimin, Maria Chiara Carrozza, Ferruccio de Bortoli, Andrea Gavosto, Giovanni Gorno Tempini, Daniel Gros e Luigi Gubitosi. Ad essi si aggiungono i due precedenti Presidenti del Comitato, Giuseppe De Rita e Romano Prodi, insieme a Irina Bokova, Direttore Generale UNESCO e ospite d'onore del summit.
"Rinasco è una proposta fattiva che parte dai luoghi colpiti dal terremoto e vuol affrontare il tema del rilancio dell'Appennino. Conferma il ruolo svolto dalla Fondazione Merloni sin dagli anni '60: un impegno proattivo per il territorio e a favore dell'inclusione sociale, con interventi straordinari in caso di situazioni di particolare crisi come quella che si sta verificando dopo il sisma" commenta l'Ing. Francesco Merloni, Presidente della Fondazione, che prosegue "La rinascita del territorio deve integrare le spinte innovative alla bellezza del patrimonio culturale e paesaggistico dell'Appennino, perché ispiri un modello di una ricostruzione sostenibile e concreta".
"Queste iniziative nascono dalla visione di un imprenditore che ha ben chiara l'importanza delle zone appenniniche per il sistema Italia: non mi riferisco solamente al potenziale economico di queste aree, ma anche all'aspetto culturale e identitario" dichiara Enrico Letta, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, che aggiunge "La concretezza delle proposte e l'orizzonte allargato, sia in termini temporali sia contenutistici, sono alla base dei lavori del Comitato Scientifico: la rinascita dell'Appennino richiede un cambio di paradigma".
L'assemblea del Comitato vedrà la messa a punto di iniziative a favore di attori e imprese locali. A partire da un'analisi elaborata dal Censis, sono stati individuati dieci gruppi di interesse socio economico (allevatori, amministratori, scuole, pendolari, immigrati, turisti, operatori del turismo e dell'artigianato), a cui destinare progetti di scopo per il rilancio dell'Appennino. Si tratta di iniziative che prevedono il coinvolgimento di grandi realtà industriali mediante la definizione di partenariati economici.
Un altro fronte di azione riguarda il monitoraggio dell'area con progetti che sfrutteranno le potenzialità dell'Internet of Things, tra cui la sperimentazione di mappe dinamiche per la sicurezza a cura di e-distribuzione (società del Gruppo Enel che gestisce la rete di bassa e media tensione) e Ericsson, che dovrebbero permettere di fornire in tempo reale informazioni sulla posizione di elementi critici per i servizi del territorio, utili in caso di emergenza. Ci sarà inoltre, in collaborazione con Namirial, un "Health Point", un presidio sanitario che permetterà di svolgere esami clinici attraverso tecnologie digitali e dispositivi innovativi.
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Il programma dei lavori del Comitato Scientifico si apre giovedì 20 luglio alle ore 17.00 a Portonovo con il convegno "Destino dell'Europa", cui prenderanno parte Romano Prodi, Enrico Letta, Ferruccio de Bortoli e Daniel Gros.
Venerdì 21 luglio alle ore 9.00, inizierà la riunione del Comitato Scientifico con i saluti di Enrico Letta e un intervento di Romano Prodi. Nel corso della sessione, Alberto Biancardi presenterà il progetto di e-distribuzione ed Ericsson per il territorio e Giuseppe De Rita i risultati dell'analisi del Censis "Rinasco – Sviluppo a medio termine delle aree interne dell'Appennino". Lo stesso 21 luglio, il Direttore Generale UNESCO Irina Bokova sarà a Fabriano per un incontro organizzato da "Fabriano Città Creativa UNESCO" (un circuito che raccoglie, in Italia, Torino per il design, Roma per il cinema, Bologna per la musica, Parma per l'enogastronomia e Fabriano per l'artigianato e le tradizioni popolari). È prevista la presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
Sabato 22 luglio è in programma la visita di Irina Bokova a San Ginesio durante la quale saranno presentate alcune sperimentazioni pratiche della Fondazione Aristide Merloni: le mappe dinamiche per la sicurezza del territorio e il progetto degli Healt Point. È attesa la presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
Il Comitato Scientifico della Fondazione Merloni, presieduto da Enrico Letta, è composto da Sultan Al Mansoori, Joaquin Almunia, Chen Zhimin, Maria Chiara Carrozza, Ferruccio de Bortoli, Andrea Gavosto, Giovanni Gorno Tempini, Daniel Gros e Luigi Gubitosi. Ad essi si aggiungono i due precedenti Presidenti del Comitato, Giuseppe De Rita e Romano Prodi, insieme a Irina Bokova, Direttore Generale UNESCO e ospite d'onore del summit.
"Rinasco è una proposta fattiva che parte dai luoghi colpiti dal terremoto e vuol affrontare il tema del rilancio dell'Appennino. Conferma il ruolo svolto dalla Fondazione Merloni sin dagli anni '60: un impegno proattivo per il territorio e a favore dell'inclusione sociale, con interventi straordinari in caso di situazioni di particolare crisi come quella che si sta verificando dopo il sisma" commenta l'Ing. Francesco Merloni, Presidente della Fondazione, che prosegue "La rinascita del territorio deve integrare le spinte innovative alla bellezza del patrimonio culturale e paesaggistico dell'Appennino, perché ispiri un modello di una ricostruzione sostenibile e concreta".
"Queste iniziative nascono dalla visione di un imprenditore che ha ben chiara l'importanza delle zone appenniniche per il sistema Italia: non mi riferisco solamente al potenziale economico di queste aree, ma anche all'aspetto culturale e identitario" dichiara Enrico Letta, Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione, che aggiunge "La concretezza delle proposte e l'orizzonte allargato, sia in termini temporali sia contenutistici, sono alla base dei lavori del Comitato Scientifico: la rinascita dell'Appennino richiede un cambio di paradigma".
L'assemblea del Comitato vedrà la messa a punto di iniziative a favore di attori e imprese locali. A partire da un'analisi elaborata dal Censis, sono stati individuati dieci gruppi di interesse socio economico (allevatori, amministratori, scuole, pendolari, immigrati, turisti, operatori del turismo e dell'artigianato), a cui destinare progetti di scopo per il rilancio dell'Appennino. Si tratta di iniziative che prevedono il coinvolgimento di grandi realtà industriali mediante la definizione di partenariati economici.
Un altro fronte di azione riguarda il monitoraggio dell'area con progetti che sfrutteranno le potenzialità dell'Internet of Things, tra cui la sperimentazione di mappe dinamiche per la sicurezza a cura di e-distribuzione (società del Gruppo Enel che gestisce la rete di bassa e media tensione) e Ericsson, che dovrebbero permettere di fornire in tempo reale informazioni sulla posizione di elementi critici per i servizi del territorio, utili in caso di emergenza. Ci sarà inoltre, in collaborazione con Namirial, un "Health Point", un presidio sanitario che permetterà di svolgere esami clinici attraverso tecnologie digitali e dispositivi innovativi.
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Il programma dei lavori del Comitato Scientifico si apre giovedì 20 luglio alle ore 17.00 a Portonovo con il convegno "Destino dell'Europa", cui prenderanno parte Romano Prodi, Enrico Letta, Ferruccio de Bortoli e Daniel Gros.
Venerdì 21 luglio alle ore 9.00, inizierà la riunione del Comitato Scientifico con i saluti di Enrico Letta e un intervento di Romano Prodi. Nel corso della sessione, Alberto Biancardi presenterà il progetto di e-distribuzione ed Ericsson per il territorio e Giuseppe De Rita i risultati dell'analisi del Censis "Rinasco – Sviluppo a medio termine delle aree interne dell'Appennino". Lo stesso 21 luglio, il Direttore Generale UNESCO Irina Bokova sarà a Fabriano per un incontro organizzato da "Fabriano Città Creativa UNESCO" (un circuito che raccoglie, in Italia, Torino per il design, Roma per il cinema, Bologna per la musica, Parma per l'enogastronomia e Fabriano per l'artigianato e le tradizioni popolari). È prevista la presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini.
Sabato 22 luglio è in programma la visita di Irina Bokova a San Ginesio durante la quale saranno presentate alcune sperimentazioni pratiche della Fondazione Aristide Merloni: le mappe dinamiche per la sicurezza del territorio e il progetto degli Healt Point. È attesa la presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
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La Fondazione Aristide Merloni nasce nel 1963 su iniziativa dell'industriale Aristide Merloni, con la volontà di sostenere la crescita dell'Appennino Marchigiano. A partire dalla metà degli anni '70, il suo ruolo si trasforma da catalizzatore di attività economiche in istituto di cultura e ricerca, con lo scopo di mantenere un impegno su attività di sviluppo, analisi economica e sociale, supporto a progetti culturali e attenzione verso situazioni di particolare impellenza, come è il caso dello scenario venutosi a creare dopo il sisma.
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