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mercoledì 19 luglio 2017

Migranti: Save the Children, pronti ad accogliere il Codice ONG nel rispetto dei principi umanitari, pur restando alcuni aspetti operativi da chiarire

La Vos Hestia opera già in linea con la maggior parte delle proposte contenute nel Codice di Condotta

Save the Children ha ricevuto il testo e la convocazione da parte del Ministero dell'interno per un confronto sulla bozza di Codice di Condotta delle ONG impegnate nelle operazioni di salvataggio in mare dei migranti.

Le attività di ricerca e soccorso svolte dall'Organizzazione con la nave Vos Hestia a partire dal 2016 sono già corrispondenti alla maggior parte delle indicazioni contenute nel testo in discussione e sono quindi in linea con le modalità operative con cui è stata sempre svolta l'attività di Save the Children, che sin dall'inizio ha operato in stretto contatto con le autorità e sotto il coordinamento della Guardia Costiera.

Per una più completa valutazione del nuovo Codice di Condotta proposto sono tuttavia necessari maggiori approfondimenti su alcuni punti e che riguardano in particolare gli aspetti tecnici legati all'impegno di non effettuare trasbordi e a ricevere a bordo, su richiesta, funzionari di polizia giudiziaria. 

Sulle modalità operative che riguardano questi punti chiederemo ulteriori spiegazioni e dettagli nel corso dell'incontro della prossima settimana.
È senz'altro importante chiedere che vengano rispettate delle regole e Save the Children è da sempre in prima linea nel combattere il traffico degli esseri umani e la speculazione sulla pelle dei migranti. 

Per questo motivo ribadiamo la disponibilità a collaborare e a confrontarci con le istituzioni, seppur nel rispetto dei principi umanitari che guidano le nostre missioni in tutto il mondo e senza che queste regole possano diventare un ostacolo al salvataggio delle vite umane.
Auspichiamo inoltre un reale impegno dell'Europa nella gestione della crisi migratoria, nel soccorso e nella protezione delle persone.

Nella consapevolezza che la vita di ogni essere umano – a partire dai più indifesi, i bambini – è troppo preziosa per poter essere messa in palio, la lotta ai trafficanti deve essere dura e inflessibile, ma va condotta a terra, nei paesi di origine, sulle coste libiche e su quelle di sbarco e non può essere combattuta in mare, mentre è in gioco il salvataggio di vite umane.


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