Si tratta di uno strumento didattico utile e importante, ma pochi sanno davvero a che cosa serve e questo non fa che suscitare dubbi e incertezze negli studenti, nei docenti e nelle aziende.
Per capirne un po' di più, JOINTLY, il welfare condiviso, una startup di welfare a innovazione sociale che in 3 anni ha orientato più di 2500 ragazzi con il programma "Push To Open", ha stilato 5 principi imprescindibili per una buona e vera alternanza.
- ORIENTARE E RENDERE CONSAPEVOLI
- PREPARARE LE SCUOLE ALLA SVOLTA CULTURALE
3. METTERE A SISTEMA LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE
La sfida più rilevante per l'alternanza scuola-lavoro è educare le aziende affinché ne favoriscano la diffusione e il successo. Questo è possibile spiegando loro che l'alternanza permette di promuovere il proprio ruolo sociale e trasformare la visione dell'impresa: questa non è più uno spazio fisico dove andare a lavorare, ma parte del territorio dove sviluppare conoscenze e competenze.- CREARE UN'ALLEANZA TRA SCUOLA E IMPRESA
5. ESSERE VALUTABILE
La buona alternanza deve essere misurata secondo parametri pre-definiti e diventare uno strumento curriculare valido e riconosciuto nelle mani dei giovani che si apprestano a fare il loro ingresso nel mondo del lavoro o dell'università.Info link:
https://www.jointly.pro/welfare-per-aziende/push-to-open/
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