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venerdì 8 dicembre 2017

Caro Babbo Natale, portaci una rete di Comuni accessibili e sostenibili in ogni regione d’Italia,

Comuni accessibili e sostenibili in ogni regione d’Italia, uniti in un’unica rete che comprenda tutti i luoghi pubblico-istituzionali e privati di culto, cultura, tempo libero, sport e turismo, nonché i servizi dedicati a portatori di handicap, anziani e malati, e alle loro famiglie, quali il trasporto e quelli finanziari
un’app che permetta di indicare le barriere architettoniche presenti tramite una foto da inviare all’amministrazione comunale e  tramite questa all’azienda di riferimento; 
un sito che raggruppi tali punti di riferimento e una cartina in Braille che li indichi. 

Questo è il progetto lanciato sui Social da NeWage, il portale accessibile a ciechi, ipovedenti, sordi e muti, denominato la “Rete dei Comuni d’Italia Accessibili e Sostenibili”, a cui segue la volontà di istituire un marchio che certifichi precisi standard, come previsto dalle normative vigenti, quali percentuali di accessibilità e di basso impatto ambientale dei prodotti e servizi offerti, tra cui le attività turistico-ricettivo-alberghiere del territorio

Un invito preciso ad ogni Sindaco della penisola italiana, da accogliere qui
Come un sogno da realizzare, gli stessi dei bambini che, chissà perché, a volte sono molto più maturi di noi adulti. 

Un tipico esempio è la lettera di Emanuele, che ha voluto mostrare anche alla nostra redazione.


"Caro Babbo Natale,

la mia mamma è ancora al lavoro e io ti scrivo questa letterina piena di pensierini per te. 
Il mio papà mi dice sempre di pregare Gesù Bambino perché lui esaudirà tutti i miei desideri ma la mia sorella se ne va sempre sbattendo la porta, per andare dalle sue amiche al centro commerciale, perché non sa dove passeggiare, “tanto non cambia niente”. 
Mio fratello Ciro è a Milano e viene a trovarci presto: lui usa l’aereo perché Italo e Trenitalia qui non arrivano. 
Lui sì che abita in una città bella, come mio fratello Antonio, che sta a Roma: quando scende dal vagone ci sono delle strisce strane per terra e anche se è cieco lui va e viene. 
Poi c’è Giuseppina, che ora si fa chiamare… non me lo ricordo. 
Lei abita all’estero, dove quasi tutte le auto camminano con la luce del sole e si fa la raccolta differenziata così bene che i Comuni ci guadagnano su. Babbuccio mio, la mamma mi ha chiesto cosa voglio a Natale
Io ci ho pensato col mio compagno di scuola e ho deciso: un vero e proprio villaggio fantastico. 
Voglio che mia sorella  non debba scansare le persone nel centro commerciale perché pieno di stand promozionali e le corsie sono troppo piccole; 
voglio che lei abbia un parco con le giostre per i bambini come lei, che stanno sempre in carrozzella; 
voglio andare a prendere mio fratello Antonio con la macchina ricaricata con l’energia elettrica e dimostrare a mia sorella Giuseppina che anche noi siamo moderni. 
La mia maestra mi ha detto che c’è una giornalista un po’ folle che vuole cambiare le cose.  
Aiuta anche lei, Babbo Natale. Lei per regalo vuole la “Rete dei Comuni d’Italia Accessibili e Sostenibili”, un sito online in cui siano presenti tutti i luoghi pubblico-istituzionali e privati che soddisfino dei parametri quantitativi e qualitativi. 
Io l’ho copiata alla lavagna questa frase, poi sul mio quaderno, così non me lo scordavo. 
Lo so, caro Babbo Natale, che ho fatto qualche errore ma la mia mamma non è ancora tornata dal lavoro. 
A me questa giornalista piace, così posso giocare anche col mio amichetto: il papà dice che è autistico e a scuola fa sempre disegni ma secondo me è il più intelligente della classe. 
Lui va sempre alla biblioteca e anche lì ci sono le barriere architettoniche ma per fortuna per lui non è un problema. 
La maestra ci ha spiegato cosa sono. 
Con la mamma ho aperto un libro e ho letto una legge, una cosa cioè che bisogna fare per forza. 
Allora perché qui ci sono? 
Vabbè, lo capirò… dai tanta pace anche al nonno e alla nonna, che sono stanchi ma mi portano sempre i giochi di legno, anche se io rubo il cellulare di papà e lui ride, poi se lo riprende. 
Babbo Natale, come dice questa giornalista, Lidia Ianuario, #ammapassaabarriera, pensaci tu. Ti voglio tanto bene".

Emanuele


Pensaci anche tu, clicca su questo link, fai rete con Emanuele.
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