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martedì 28 agosto 2018

Truffe Forex broker: prendono avvio le nuove iniziative Aduc per contrastare il fenomeno

Truffe Forex broker: prendono avvio le nuove iniziative Aduc per contrastare il fenomeno

Napoli, 28 agosto 2018. Lo scorso editoriale, in cui abbiamo lanciato un "allarme rosso" riguardo i broker Forex truffaldini evidenziando che occorrono nuovi e più validi strumenti di intervento, che necessitano del coinvolgimento di tutti gli attori delle Istituzioni e del mercato, i quali devono rendersi conto appieno dello stato di "allarme rosso" in cui ci si trova ha ricevuto numerosi riscontri positivi da parte di persone che lavorano nel settore e che si ritrovano anch'esse, per un motivo od un altro, a fronteggiare il fenomeno.

Una sempre maggiore necessità, e non soltanto riguardo le truffe dei falsi broker Forex, è l'istituzione della Procura Nazionale per i reati finanziari da più parti richiesta ed ora supportata anche dal Movimento 5 Stelle (mentre siamo contrari ad un ennesima inutile Commissione Parlamentare di inchiesta). La Procura Nazionale è di là da venire, mentre i disastri proseguono ad accadere, anzi peggiorando sempre più i danni provocati. Per questo motivo, Aduc ha predisposto alcune iniziative concrete.

La prima riguarda un supporto da offrire a chi intende denunciare, partendo dal presupposto di raccogliere un gran numero di segnalazioni. Scrivevamo: "Le centoquaranta Procure della Repubblica, ma anche la Polizia Giudiziaria, non dispongono di un archivio comune in cui inserire i propri dati e consultare quelli altrui. Per tale motivo, una denuncia non riesce ad essere valutata nella giusta maniera, ossia come indicatore di un enorme meccanismo truffaldino con anche notevoli implicazioni riguardo il riciclaggio di danaro. Il Pubblico Ministero cui è assegnata è pertanto spinto a non prenderla in grande considerazione, ancora di più se si pensa che deve decidere dove indirizzare i mai troppo notevoli mezzi, anche economici, e il personale di cui dispone".

Il primo dei nuovi passi, cui ne seguiranno a ruota altri, consiste quindi nel mettere a disposizione un apposito fac-simile di denuncia-querela dove sarà anche indicato l'elenco di tutti i clienti fino a quel momento colpiti dalla medesima società e che avranno a tal fine concesso l'autorizzazione all'utilizzo dei dati relativi alla propria denuncia. In questa maniera, il Pubblico Ministero incaricato potrà immediatamente rendersi conto di avere a che fare non con un singolo caso, ma con uno dei mille componenti di un pericolosissimo meccanismo. Un'eventualità che consente l'accorpamento di tutte le querele in un'unica azione giudiziaria. Con un elevato numero di truffati, e soprattutto un importo assai elevato, ci sarebbe la spinta ad agire anche mediante indagini bancarie e rogatorie internazionali.
Ciò comporterebbe anche un'enorme responsabilizzazione degli intermediari prestatori di servizi di pagamento cui i broker si appoggiano per le movimentazioni di danaro.

Sempre la volta scorsa, abbiamo infatti anche parlato della necessaria partecipazione oltre che delle Istituzioni, di tutti gli attori del mercato. Il fenomeno è infatti pericoloso pure per le stesse banche e imprese di investimento già dal punto di vista della convenienza economica, dato che il danaro perso dai clienti costituisce una potenziale raccolta sfumata a causa di concorrenti sleali oltre che truffaldini.

Vi è poi il pericolo rappresentato dal possibile coinvolgimento dei consulenti finanziari fuori sede (promotori finanziari) che offrono servizi non autorizzati perché la mandante è responsabile per i danni provocati a terzi. Ad esempio, è appena esploso il caso della Solid FX Plus che tocca Südtirol Bank - Alto Adige Banca per via del promotore Massimiliano Galloro. Ancora, non è escluso che si possano configurare omissioni per non aver approfondito transazioni verso soggetti "particolari" domiciliati in "strani posti" in giro per il mondo, specie ai fini della normativa antiriciclaggio.
Una maggiore attenzione da parte degli intermediari è quindi necessaria non solo a favore degli investitori, ma anche nel loro stesso interesse.

Anche stavolta concludiamo sottolineando che la prima, e migliore, arma è sempre la prevenzione: nessun serio intermediario telefona proponendo di aprire un conto con duecento o trecento euro per poter arrivare ad integrare il proprio reddito mensile, nessun serio intermediario propone "sistemi sicuri" e software "miracolosi".
Abbiamo evidenziato in uno specifico articolo tutta una serie di tipici strumenti "accalappia-clienti" via internet oppure telefonicamente, come il poter raggiungere la "libertà finanziaria", creare "rendite passive" tramite "piattaforme evolute di ultima generazione", e altre analoghe baggianate.

Giuseppe D'Orta
Responsabile nazionale Aduc per la Tutela del Risparmio




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