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lunedì 22 ottobre 2018

Accensione riscaldamento: Assotermica scrive quel che c'è da sapere

Accensione riscaldamento: quel che c'è da sapere

Quando accendere l'impianto? 
E come fare manutenzione? 
Quando e perché rinnovarlo?

«La corretta manutenzione delle caldaie deve essere eseguita da professionisti del settore che ne verifichino la funzionalità e le condizioni di sicurezza - informa l'ing. Federico Musazzi di Assotermica, l'associazione delle aziende produttrici di apparecchi per impianti termici – Mi riferisco alla pulizia dei filtri e dei condotti fumari, il funzionamento delle parti meccaniche e una corretta areazione del locale. La periodicità dei controlli dipende dalle indicazioni del fabbricante, ma di norma viene richiesto un controllo ogni anno. In aggiunta a ciò, gli impianti di potenza superiore a 10kW di potenza sono anche soggetti a ulteriori controlli di efficienza energetica secondo una periodicità stabilita per legge dal D.P.R. 16 aprile 2013, n. 74 (generalmente ogni 2 o 4 anni per le caldaie a gas, a seconda dell'età)».
È proprio questo il periodo di accensione delle caldaie che, però, non è uniforme in tutta Italia. Il territorio è diviso per legge in zone climatiche dalle quali dipende il primo giorno di funzionamento degli impianti di riscaldamento.
Per esempio, Milano si trova in zona climatica E e il primo giorno di accensione è stato il 15 ottobre. Serve, comunque, un'interpretazione flessibile di tale regolamento: se le temperature sono sopra la media, si consiglia di posticipare l'accensione del riscaldamento.   
 In questo periodo è anche opportuno valutare le nuove tecnologie per il risparmio energetico, dato che circa l'80% dei consumi delle abitazioni dipende dal riscaldamento e dal modo in cui si produce l'acqua calda.






ANIMA Confindustria Meccanica Varia ed Affine  è l'organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 214.000 addetti per un fatturato di 47,4  miliardi di euro e una quota export/fatturato del 60,8%% (dati riferiti al consuntivo 2017). I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l'industria chimica e petrolifera - montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per acqua e prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l'industria; impianti, macchine prodotti per l'edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell'uomo e dell'ambiente; costruzioni metalliche in genere.


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