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domenica 28 ottobre 2018

Reddito di cittadinanza e debito, al Città Impresa i delicati equilibri della finanza pubblica


 
REDDITO DI CITTADINANZA E DEBITO, AL CITTÀ IMPRESA I DELICATI EQUILIBRI DELLA FINANZA PUBBLICA

Pasquale Tridico, consigliere del ministro dello Sviluppo Di Maio, ha spiegato perché la misura cara ai 5 Stelle non è "solo un sussidio ai poveri" ma anche uno strumento "di inserimento efficace" nel mondo del lavoro. Il sentiero rimane però stretto in un Paese che spende di più di interessi sul debito che in scuola, università e cultura, ha ammonito Ferrucio De Bortoli.

Bergamo, 27 ottobre 2018


Dopo i temi della crescita delle imprese, che hanno accompagnato il primo giorno del Festival Città Impresa, a Bergamo il palco si è allargato per capire dove portino alcuni dei temi più dibattuti in questo momento, come il reddito di cittadinanza. Per farlo, sul palco della kermesse orobica, si sono confrontati Pasquale Tridico, consigliere del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio e professore a Roma Tre, Michele Tiraboschi, direttore del Centro studi 'Marco Biagi' dell'università di Modena e Reggio Emilia, e Andrea Montanino, capo economista di Confindustria.


"È un reddito minimo condizionato che vuole sì attaccare la povertà, ma contestualmente, come strumento di reinserimento nel mercato del lavoro, mira a favorire la riduzione dell'inattività", ha spiegato Tridico a una platea composta principalmente di giovani. "Noi non siamo abituati ad avere un sussidio per entrare nel mercato del lavoro. Questo è molto utile anche per la produttività e l'efficienza individuale: a regime il reddito di cittadinanza potrà favorire un miglior matching, specialmente ad un livello più alto di professionalità", ha aggiunto. "Di certo non è la prima cosa che i giovani chiedono", ha ribattuto Tiraboschi, secondo cui la richiesta è "soprattutto di un lavoro, di un'opportunità, di una possibilità di mettersi in gioco". "È questo quello che un governo deve fare, creare le condizioni perché il Paese cresca", ha aggiunto il direttore del centro Marco Biagi, che poi si è soffermato sulle caratteristiche del lavoro del futuro. "Un festival che si occupa di città impresa ha colto la dimensione del futuro del lavoro: le fabbriche del futuro non sono più i luoghi dove si fabbricano oggetti ma sono le città interconnesse", ha concluso. Di sicuro per implementare queste misure il governo dovrà mettere in campo risorse ingenti.


"Io ci tengo a sottolineare soltanto un dato: noi ogni anno spendiamo molto di più per gli interessi sul nostro debito pubblico di quanto investiamo per scuola, formazione, cultura e università", ha sottolineato l'ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli. "Non vorrei parlare di spread ma certamente dovremmo tutti preoccuparci della crescita del costo di finanziamento del nostro debito. Il nostro futuro è legato alle nostre scelte, soprattutto a quelle che favoriranno gli investimenti".


Al centro del Festival restano sempre le imprese, con diversi momenti di confronto su temi che vanno dalla crescita dimensionale alla capacità di vivere nelle filiere, fino a passare alla presentazione dell'edizione 2018 di Open Factory, alla questione salariale e al rapporto fra politica gli imprenditori, ovvero 'Il partito del Pil'.

IL PROGRAMMA DI DOMANI

Doppio appuntamento domenica 28 ottobre per la chiusura del Festival, che si terrà al Parco scientifico tecnologico Kilometro Rosso e avrà come fil rouge il rapporto fra il nostro Paese, la sua situazione e il mondo europeo. Prima il presidente del Consiglio di Sorveglianza di Ubi Banca, Andrea Moltrasio, e il direttore dell'Osservatorio Conti pubblici dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, Carlo Cottarelli, discuteranno de "Il budget dell'Italia e la pagella di Bruxelles. Tasse, spending review e investimenti" (ore 10), mentre a una coppia di economista di spicco come Francesco Giavazzi e Lucrezia Reichlin, si confronteranno sul futuro della moneta unica nell'incontro "Ce la farà l'Euro a sopravvivere" (ore 11.30).

INFORMAZIONI UTILI

CITTÀ IMPRESA SULLA RETE. Punto di riferimento per aggiornamenti in progress sul Festival Città Impresa è il sito internet, www.festivalcittaimpresa.it, dove è possibile consultare il calendario degli eventi per data, luogo, relatore e sezione, registrarsi agli appuntamenti in programma e creare così il proprio calendario personalizzato. È anche attiva la comunità di Facebook (alla pagina ufficiale www.facebook.com/festivalcittaimpresa) e di Twitter, disponibile al profilo @citta_impresa; hashtag ufficiale della manifestazione #cittaimpresa18.


COME PARTECIPARE AGLI EVENTI. Tutti gli eventi sono a ingresso libero. I posti in sala sono limitati: per avere garanzia di accesso, è necessario registrarsi all'evento sul sito www.festivalcittaimpresa.it. Per procedere alla registrazione, scegliere l'appuntamento di proprio interesse all'interno della sezione "Programma" e seguire le indicazioni. In ogni caso, per i registrati online l'accesso in sala è garantito solo presentandosi almeno 10 minuti prima dell'inizio dell'evento; eventuali posti non utilizzati saranno messi a disposizione di chi effettua la registrazione in loco.

CREDITS

Festival Città Impresa è promosso da ItalyPost

Copromotori Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo, Camera di Commercio di Bergamo, Università degli Studi di Bergamo

Con il patrocinio di Confindustria Bergamo, Fondazione Corriere della Sera, Imprese & Territorio

Main partner Brembo, UBI Banca

Sponsor SACBO

Supporter Niuko, SoBright

Content Partner Egea

Partner tecnici Gruppo Bonaldi, Lattebusche, Loison, Lurisia, Pasqua Vini

Curato da Goodnet Territori in Rete

     



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