"In questi giorni sto male - scrive Simone Accardi su Facebook - sono piegato in due dal dolore. Chiedo scusa a coloro che mi hanno scritto su WhatsApp, ed ai quali non ho ancora risposto. Provvederò presto. Ora sto veramente male.
È quando sto male che la mia mente elabora dei pensieri più articolati.
Voglio dire come la penso sulla questione emigrazione, dal momento che mi sono state messe parole in bocca che io non ho mai detto.
La questione è più complicata di 'Accogliamoli tutti' o 'Non ne accogliamo nessuno'.
La destra è stata la prima ad arricchirsi con il business sulla pelle di essere umani, anche con la sua scellerata legge Bossi-Fini.
Il PD ci ha continuato a mangiare.
Come sta facendo il nuovo governo. Salvini i porti non li chiuderà, primo perché non può farlo, secondo perché a lui i clandestini portano voti.
Ma il punto non è nemmeno questo.
Io, migrante economico, che non scappa da nessuna guerra, qualora emigrassi non avrei diritto al pocket money, né al mantenimento per un anno e mezzo nei centri di accoglienza.
C'è da dire che io emigrerei con l'aereo, e non passererei per i campi di concentramento libici.
Due cose non da poco.
Gli africani e gli asiatici invece, vengono classificati tra 'Profughi' e 'Migranti economici'. É proprio questo il problema.
É proprio questo che obbliga l'Europa a mantenerli per un anno e mezzo, circa, il tempo che viene impiegato per decidere se una persona abbia o meno diritto ad emigrare.
Vi rendete conto che assurdità?
In guerra si muore.
Pure di fame si muore.
Il diritto ad emigrare si dovrebbe basare sui comportamenti di una persona.
Non sulle motivazioni PERSONALI che l'hanno costretta a partire.
Io preferisco un migrante economico onesto, ad un profugo di guerra delinquente.
Queste differenze le fanno i leghisti, per lo più.
Sono proprio loro che, inconsapevolmente, permettono a questo business di continuare a vivere.
Pensateci bene: A me, Simone, nessuno chiede da quale guerra sia scappato, quindi vengo trattato come tutti gli altri.
Il Mohammed di turno invece, può restare qui solo se scappa dalla guerra. E questo ci obbliga, per controllare se davvero scappi dalla guerra o meno, a mantenerlo per un anno e mezzo circa.
Ecco, trattiamo il Mohammed di turno come il Simone di turno, visto che sono entrambi esseri umani.
Solo così l'immigrazione sarà uguale.
Ora è ingiusto paragonarla.
Noi non veniamo mantenuti, ma non passiamo per i campi di concentramento libici.
I privilegi che hanno i migranti non valgono l'inferno dei campi di concentramento libici.
Io preferirei emigrare da europeo, piuttosto che da africano o da asiatico.
E smettiamola di dire che noi partiamo con i documenti, o che ancora peggio, siamo sempre partiti con i documenti.
Perché no, siamo stati clandestini anche noi in America, ci chiamavano without papers, la storia studiatela porco cane.
E se ora partiamo con i documenti, è perché siamo nati dalla parte giusta del mondo.
A noi, migranti economici, un documento costa qualche centinaia di euro.
A loro, profughi o migranti economici come noi, ne costa tra i 10.000 ed i 15.000 euro.
Grazie al cazzo che partiamo regolarmente.
Torno ad odiare tutti. Quando sto male sono antipatico, lo so❤️".
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