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giovedì 24 ottobre 2019

Orologio biologico. Trucchi per affrontare il cambio dell'ora


Qualche consiglio in vista del passaggio all'ora invernale


Francoforte, 24 ottobre 2019 - L'equinozio d'autunno spalanca le porte alla stagione più affascinante dell'anno ricca di colori, anticamente associata a grandi feste per celebrare ricchezza e abbondanza. 

Rappresenta inoltre un momento di transizione, la sua funzione è quella di abituarci e di accompagnarci verso l'inverno con il vantaggio che… si dorme un'ora in più!

Studi recenti hanno dimostrato che la regolazione dell'orologio biologico in autunno crea molti meno problemi rispetto all'estate, grazie alla concessione di un'ora di sonno ulteriore, una vera benedizione per chi ama dormire a lungo. 

"Ma, attenzione, è un'affermazione falsa pensare che un'ora in più o in meno non faccia differenza" dichiara Verena Senn, neuroscienziata, ricercatrice e responsabile della task force sul sonno del team R&D di Emma the Sleep company: "Diversi studi scientifici (fonte: Dipartimento di Scienze Mediche dell'Università di Ferrara), per esempio, hanno esaminato la frequenza degli attacchi cardiaci il giorno dopo il cambio dell'ora e tutti hanno evidenziato un aumento significativo, in particolare durante il cambio dell'ora in primavera quando si dorme un'ora in meno, non succede invece per il passaggio all'ora invernale". 

Questo "cambio" è certamente meno traumatico, ma comporta comunque una variazione del nostro ritmo del sonno e di conseguenza il nostro orologio biologico finisce per confondersi. 

Durante il sonno, il corpo si rigenera e se non dormiamo a sufficienza, perdiamo la concentrazione, ci stanchiamo più velocemente e siamo di cattivo umore.

L'orologio biologico si basa sulla posizione del sole: non appena il sole tramonta il corpo produce melatonina, che viene poi inibita all'alba. 

In inverno, i raggi del sole colpiscono la terra con un angolo più piatto, rendendo la luce meno intensa. 

Inoltre, il sole tramonta prima. Queste variazioni possono portare ad un'alta concentrazione di melatonina anche durante il giorno pertanto, può capitare, di sentirsi più stanchi e di malumore

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