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mercoledì 20 novembre 2019

Storytel: Piazza Fontana attraverso lo sguardo dei Millennials

LA BOMBA IN TESTA

Gli Anni di piombo attraverso lo sguardo dei Millennials

il nuovo podcast di Storytel Italia – dal 12 dicembre con interventi di Benedetta Tobagi, Giorgio Fontana, Ermanno Taviani, Gianfranco Bettin  


Che cosa è stato il terrorismo degli Anni Settanta in Italia? Una macchina da guerra perfettamente organizzata o un gruppo di guerriglieri quasi improvvisati? Un sistema di "geometrica potenza" sostenuto in segreto da Paesi stranieri, o piuttosto centinaia, migliaia di ragazzi – perlopiù studenti e operai – cresciuti nel mito, se non nell'ossessione, di un comunismo combattente?

12 dicembre 1969 – 12 dicembre 2019: a cinquant'anni esatti dalla strage di Piazza Fontana Nicolò Porcelluzzi, giovane giornalista e attento osservatore della storia più recente del nostro Paese, prova a dare risposta a queste e altre domande nelle sei puntate di La bomba in testa. Il nuovo podcast originale Storytel affronta una delle vicende più dolorose e tuttora irrisolte del nostro Novecento, e lo fa con un approccio intimo, personale, e da una prospettiva particolare: attraverso lo sguardo distaccato di chi, nato nel 1990, è "arrivato dopo", ma è diventato adulto dovendo fare i conti con le sue conseguenze.

E proprio dal racconto di quel 12 dicembre prende avvio la ricostruzione di questo periodo storico, segnato da violenza e stragi, ma fatto anche da tanti personaggi già dimenticati. Così, davanti all'ingresso del palazzo di Mestre dove le Brigate rosse avevano assassinato Sergio Gori, vicedirettore del Petrolchimico di Marghera, e dove lui prendeva il gelato con gli amici mentre studiava per la maturità, Porcelluzzi riflette: "Nessuno di noi sapeva chi fosse l'uomo ricordato da quella lapide, e quale storia si nascondesse dietro l'angolo del palazzo. Perché di tutto questo si parla così poco? Perché le ferite sono ancora aperte, certo. Ma è un'inerzia pericolosa, che porta alla disinformazione un'intera generazione. La mia".

È dunque soprattutto alla generazione dei Millennials che si rivolgono i sei episodi de La bomba in testa. Studiando centinaia di documenti, libri e autobiografie, viaggiando per l'Italia, intervistando vittime ed ex terroristi, storici e intellettuali, Porcelluzzi ha cercato di capire l'anti-epica della lotta armata. Ha raccontato le grandi contraddizioni interne al movimento – le difficoltà emotive dei terroristi, la condizione delle donne, il pentimento, la necessità di fare i conti con la violenza e con le ferite procurate a un intero Paese. E ha provato ad analizzare perché ancora oggi si faccia fatica ad avere una memoria condivisa su quegli anni terribili, gli Anni di piombo.

Un accurato lavoro di ricerca, durato un anno, con documenti audio originali degli archivi Luce e del Movimento Operaio. Con le voci, tra gli altri, di Benedetta Tobagi, Mario Ferrandi, Ermanno Taviani, Gianfranco Bettin e Giorgio Fontana e il racconto in prima persona di molti protagonisti dell'epoca, negli stralci dalle loro memorie. Non una ricostruzione convenzionale, ma un resoconto "da dentro" di uno dei fenomeni più controversi della storia italiana.

 

* Lanciata in Italia il 27 giugno 2018, Storytel è la prima piattaforma europea di audiolibri e podcast e vanta un catalogo di più di 65.000 titoli in inglese e circa 4000 in italiano, tra cui molte esclusive, in continuo aggiornamento.  


*  Nicolò Porcelluzzi è nato a Mestre pochi mesi dopo la caduta del Muro. Editor del Tascabile (Treccani), ha scritto per Internazionale, l'Ultimo Uomo, Nuovi argomenti, Esquire, not, Prismo, cartography. Dal 2017 è co-autore di MEDUSA, una newsletter molto diffusa sull'emergenza climatica.



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