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giovedì 17 giugno 2021
CASTELLABATE - " IL MOSTRO CHE NON CE " IL PROBABILE DISEGNO DI UN COMPLOTTO . LA CONTRO REPLICA E TANTI INTERROGATIVI
CASTELLABATE - Tanto clamore per un paio di pipi all'aperto. Deprecabile per carità, ma da questo ad un accusa di atti osceni in luogo pubblico c'è ne passa .
Dare notizie in pasto ai media , ai giornaletti avallati dai pettegolezzi di paese è il guadagno esiguo dei miserabili.
Questo scritto non vuole essere , né lo deve essere una sostituzione alle accuse da accettare e valutare . Di questo però se occuperanno gli avvocati nelle sedi opportune. Ma una contro replica e diritto di replica è un obbligo morale e garantito dalla nostra repubblica democratica.
Come molti sanno trattasi di persona a me vicina e conoscendola molto molto bene dunque chi scrive non può e non deve omettere.
Innanzitutto quando si vuole costruire la figura del "mostro" si deve caricare enfatizzare insomma dare gusto al lettore bavate .
Nell'era dei droni , dei telefonini robot dei video live delle più grandi storie contemporane non c'è però una straccio di prova . Un frame . Eppure come può un ragazzo che vive in un piccolo paese di provincia conosciuto bene o male da tutti , sano di mente e rispettoso di tutti andare alle 17 del pomeriggio di un fine settima di metà giugno sul belvedere esposto a tutto e tutti senza protezione alcuna, e ripeto senza che ci sia , è da sottolineare , nessuna ripresa video o foto ( e nemmeno le adiacenti vicinissime video camere della presente capitaneria di porto) sorpreso semplicemente da ciò che egli ha riferito ma che anche testimoni hanno confermato in forma anonima a chi scrive , stava di spalle dinanzi ad un muretto urinando e nel naturale atto comune ai maschi sistemando il costume per fare rientro a casa . In quell' istante è stato fermato accusato di questi atti osceni e condotto come un delinquente dei peggiori un assassino con l'arma ancora in mano al comando dei vigili per un riconoscimento. Evidentemente anche mal fatto giacché agli organi di stampa è stato dato un quadro di un " soggetto di etnia rom di 35 anni " il fatto e a parlare sono i documenti di identità e di adozione , é che senza tema di smentita, che non si tratta assolutamente di un rom ma di un cittadino italiano adottivo nato da genitori italo indiani a Bucarest ma vissuto da sempre in Italia . Adottato da una famiglia delle più in vista di Aversa . Nel chiudere queste righe che affido alla lettura di persone oneste intellettualmente e prive di pregiudizi precostituiti lasciamo comune di diritto al proseguimento delle attività legale . Questa è una parte della medaglia. Le campane vanno sentite sempre tutte.
Ma sono i fatti che contano e i fatti sono questi . Per quanto posso assicurare che il sottoscritto è la persona interessata qui sono e qui restano a testa alta e schiena dritta
Una volta si diceva che non solo bisogna essere una persona onesta ma bisogna anche dimostrare di esserlo. Ed è quello a cui si trova costretto chi, per un motivo o per un altro, viene additato per qualcosa che non ha fatto. Allora, che cosa fare e come difendersi di fronte ad un’accusa ingiusta? Conviene reagire subito con una controdenuncia o una controquerela? E, una volta dimostrata la propria innocenza, c’è la possibilità di chiedere un risarcimento? Vediamo
Marco Nicoletti
@castellabatelive24/ Pagina Facebook
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