Antitrust e Enac aprono un tavolo di lavoro per per risolvere in modo extragiudiziale le controversie con i passeggeri (1).
Ogni volta che c'è un problema con una compagnia aerea, è raro che non sia il passeggero a rimetterci. Se si manda il reclamo per un disservizio con un vettore aereo coi loro moduli pubblicati in web, ben che vada arriva una risposta che ci dice che quanto inviato è in elaborazione. Quasi sempre questa"elaborazione" si esaurisce con la non-risposta o una risposta che dice che loro hanno sempre ragione. A quel punto il passeggero può solo rivolgersi al giudice di pace (2) o, come quasi sempre accade per le compagnie che operano in Italia e che hanno sede legale in un Paese sul territorio dell'Unione Europea, avviare un procedimento europeo (che spesso è più veloce e più pratico rispetto al giudice dei nostri tribunali) (3)… quando siamo extra Ue… giudice di pace italiano e poi bisogna far valere l'eventuale sentenza nel Paese straniero.
Insomma un'azione ufficialmente gratuita, ma costosa per tempi e spese accessorie.
L'iniziativa di Antitrust di aprire un tavolo di lavoro con Enac per risolvere in modo extragiudiziale le controversie tra compagnie aeree e passeggeri, non può che essere valutata positivamente. Ovviamente sarà importante che ad aderire a questo nuovo organismo siano tutti i vettori. Non li si può obbligare, ma forti sistemi di stimolo in merito sarebbero opportuni, per esempio: incentivi economici rispetto a fiscalità locale e nazionale per chi vi aderisce.
1 - https://www.agcm.it/media-e-
2 - https://sosonline.aduc.it/
3 - https://sosonline.aduc.it/
Vincenzo Donvito Maxia
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www.CorrieredelWeb.it
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