Il reparto Delt@Lab & RS della Delta Star Pictures, con la collaborazione di Sud Sound Studios del fonico Gianfranco Tortora (membro dell'A.I.T.S. Associazione Italiana Tecnici del Suono, una carriera di oltre 140 film nazionali), per alcune scene del film "Il Monaco che vinse l'Apocalisse" diretto da Jordan River, ha avviato la realizzazione di particolari ambienti sonori. Si tratta della prima opera internazionale ispirata alla figura di Gioacchino da Fiore (definito da Dante Alighieri 'di spirito profetico dotato' e collocato così nel Paradiso della Divina Commedia), l'abate e teologo vissuto nel XII secolo considerato una delle figure più influenti del Medioevo: autore tra l'altro del Liber Figurarum, un antico codice miniato medioevale arrivato fino a noi e oggi gelosamente custodito in Inghilterra, a Oxford. Al suo pensar per figure si ispirarono Montaigne, Hegel, Joyce e Michelangelo per il Giudizio Universale; definito da Obama 'maestro della civiltà contemporanea'. Il film è stato girato in altissima risoluzione 12K, con la direzione della fotografia di Gianni Mammolotti « Le immagini sono risultate superlative e il regista ha voluto infondere nel film uno stimolo non solo visivo, ma anche sonoro e neurosensoriale più ampio - raccontano dalla produzione - infatti il film si sviluppa su più livelli narrativi e vi sono alcune scene che si compiono in diverse dimensioni psichiche e spirituali ». Mentre il compositore Michele Josia è alle prese con la colonna sonora originale del film, il regista ha voluto coinvolgere diversi ricercatori scientifici, nonché consulenti esperti in musicologia, tecnologie e arti del suono. Nel team di esperti risultano anche docenti universitari italiani, tra cui Bruno Gioffrè (docente all'Università di Roma Tor Vergata, studioso della materia, divulgatore scientifico con oltre 40 pubblicazioni con Mondadori informatica). L'innovazione che si sta sviluppando in questo film è la gestione delle frequenze sonore per originare particolari onde sonore creative, tra cui anche quelle 'Theta' per esperienze sensoriali emotivamente interessanti, nonché – come dimostrato in campo scientifico – per rievocare immagini mentali ancor più vivide, facilitare una maggiore chiarezza mentale e alleviare lo stress, svolgendo quindi anche una funzione di benessere psicofisico. "Il Monaco che vinse l'Apocalisse" ha come protagonista l'attore Francesco Turbanti (per questo film invecchiato da Vittorio Sodano, due nomination agli Oscar) e un cast anche estero (sono stati sul set in Italia l'attore americano Nikolay Moss e l'attore australiano-britannico Bill Hutchens). Nel film il protagonista vive l'esperienza onirica e nel sogno sviluppa alcune sue visioni, in altre scene scopre l'esperienza dell'estasi e la meditazione. Per cui il regista era affascinato dalla possibilità di creare una specie di transfert, ossia che l'esperienza vissuta dal monaco in particolari stati elevati di coscienza riesca a farle vivere positivamente anche allo spettatore durante la visione dell'opera filmica. |
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