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mercoledì 29 maggio 2024

CASTELLABATE - DOMANI IL TRENTENNALE DALLA MORTE DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI

CASTELLABATE - 𝐍𝐄𝐋 𝐑𝐈𝐂𝐎𝐑𝐃𝐎 𝐃𝐈 𝐀𝐆𝐎𝐒𝐓𝐈𝐍𝐎 𝐃𝐈 𝐁𝐀𝐑𝐓𝐎𝐋𝐎𝐌𝐄𝐈  Questa mattina presso il cimitero comunale il sindaco di Castellabate Marco Rizzo ha accolto una delegazione di ex calciatori della Salernitana, amici e colleghi che hanno voluto rendere omaggio all’indimenticato Agostino Di Bartolomei

Nella giornata di domani, ricorre il 30esimo anniversario della sua tragica scomparsa. Un grande atleta, ma soprattutto un grande uomo che ha lasciato un vuoto incolmabile  . 

Il campione schivo entrato nella storia del calcio italiano si tolse la vita il 30 maggio del 1994 con un colpo di pistola al cuore. «Ago» era della stirpe dei giocatori nati per vestire una sola maglia, invece non andò così . 

Uomo simbolo dei giallorossi, ha sfiorato la Coppa dei Campioni, cedendo al dolore. 


Resta immortale nel cuore di tanti tifosi

Trent’anni. Quasi come una saetta, un fulmine che arriva, rimbalza e va via. Perché il dolore resta, come è normale che sia, ma negli anni ha poi dato spazio sempre più alla grande dolcezza del ricordo. 

Del resto, il 30 maggio per un tifoso della Roma non sarà mai una data come un’altra. Perché c’è il Liverpool di mezzo, la finale di Coppa dei Campioni persa in casa, il sogno della vita cullato e infranto in un colpo solo. 


E perché poi c’è lui, Agostino Di Bartolomei, il capitano, che proprio quel giorno ha deciso di salutare tutti e dare l’addio al palcoscenico della vita. Successe esattamente trenta anni fa, a San Marco, frazione di Castellabate, in provincia di Salerno, il paese di origine dell’amata Marisa. 


Agostino si sveglia, accarezza i figli, si mette in terrazza a prendere il sole. E lì, più tardi, sceglierà l’ultimo saluto, con in mano quella Smith&Wesson calibro 38 che sarà letale. "Mi sento come in un buco", l’ultimo biglietto lasciato alla famiglia. 



Redazione a cura di Marco Nicoletti 


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