L’Unione Europea nel 2024 vede un aumento del debito che può rappresentare una vera bomba economica nei prossimi anni. La fonte della notizia è Bloomberg. Tutti i governi europei si troveranno davanti ad una dolorosa resa dei conti che faranno cadere le loro ambizioni su tagli ai tassi d’interesse dei prestiti che nei fatti resta impossibile razionalmente ma attuabile solo per la politica. Negli ultimi anni si sono dovute affrontare spese illimitate per i periodi di pandemia e della crisi energetica, debiti che danno una priorità al risanamento delle finanze pubbliche. Una visione futura certamente catastrofica che porta i governi a tagliare la spesa pubblica e aumentare le tasse per contenere il sempre più imperante deficit pubblico di bilancio. Un clima che si sta aggravando in vista delle elezioni europee con i partiti progressisti di destra che promettono quello che non potranno fare. Tra i fantasmi di un’Europa sovra indebitata è il richiamo alla spesa militare, la transizione verde e l’invecchiamento della popolazione, tutti fattori ad oggi sottostimati che riguardano pensioni e costi sanitari. Una vera bomba ad orologeria sia per la politica che per la situazione economica dell’Europa. Paradossalmente sarebbe proprio una guerra mondiale a favorire il risanamento dei debiti attraverso un nuovo piano Marshall per l’Europa. Attualmente l’Europa ha un debito di 80 miliardi di euro e nel primo trimestre il debito sta aumentando con una chiara preoccupazione per i crediti che sono diventati a rischio con un aumento del 45% e molte aziende sono in affanno. Ma cerchiamo di vedere la situazione globale per renderci conto del reale stato di salute dell’Italia mettendo a confronto la tabella dei debiti pubblici collegati al Pil aggiornata del fondo monetario internazionale nel 2023 : al primo posto troviamo il Suda con il 256% di debito a seguire il Giappone con il 255,2%, al terzo posto Singapore con il 168,3%, al quarto posto la Grecia con il 168% tallonata al 5° posto proprio dall’Italia con il 143,7% , poi seguono USA con il 123,4% , Francia e Portogallo sono al 9 ed al 10 posto con il 110% e 108,3 %. L’ente di statistica FMI ha affermato che alla fine del secondo trimestre del 2023, il rapporto debito pubblico lordo/Pil nell’area dell’euro si attestava a 90,3%. Da evidenziare che i rapporti debito pubblico/Pil più elevato alla fine del secondo trimestre del 2023 sono stati registrati da Grecia (166,5%), Italia (142,4%), Francia (111,9%), Spagna (111,2%), Portogallo (110,1%) e Belgio (106,0%) e i più bassi in Estonia (18,5%), Bulgaria (21,5%), Lussemburgo (28,2%), Danimarca (30,2%) e Svezia (30,7%). L’Italia in Europa è saldamente al 2 posto. Il debito pubblico nostrano continua a crescere e secondo gli ultimi aggiornamenti di Bankitalia a fine ottobre è arrivato a 2.868 miliardi di euro, con 24 miliardi in più rispetto al mese precedente. La Germania resta con un rapporto debito/Pil piuttosto basso rispetto alle altre potenze europee, di poco superiore al 60%, anche se la nazione tedesca sta affrontando una crisi di bilancio inaspettata. Tra i paesi al mondo che vanno in controtendenza troviamo l’Arabia saudita che sfrutta le vendite di petrolio e derivati per avere un surplus di bilancio. Nella classifica al contrario troviamo Macao con lo 0% Hong Kong con il 4,27%. Nelle varie classifiche possiamo inoltre notare Come molti paesi appartenenti al BRICS quali Russia, Cina son ben lontani dai primi posti in classifica in termini di debito pubblico. In tal senso possiamo affermare almeno dal punto di vista economico che la Guerra fa più male proprio al vecchio continente e non alla Russia di Putin.
Nessun commento:
Posta un commento