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lunedì 10 giugno 2024

Europee: Vince il partito dei non votanti

Si chiudono in Italia alle ore 23. 00 del 9 giugno 2024 le votazioni alle Europee che devono portare al parlamento di Bruxelles 720 deputati, 15 in più delle precedenti elezioni. La percentuale di votanti in Italia dove dovranno essere eletti 76 deputati è stata molto deprimente, infatti, i cittadini andati al voto in Italia non hanno superato il 49,52% con un partito ombra quello dei non votanti al 50,8% che vince le elezioni Europee dicendo chiaramente no a questa Europa. Maglia nera in Sicilia dove hanno votato solo il 36,6 %. Un segnale chiaro che contrasta con le politiche di guerra ed il lobbysmo imperante caratteristico delle linee politiche europee di questi anni. La linea originale della Comunità economica europea nata con il trattato di Roma del 25 marzo 1957, nel corso di un lungo processo di integrazione, con l'adesione di nuovi Stati membri e la firma di numerosi trattati modificativi, tra cui il trattato di Maastricht del 1992, ha assunto la struttura attuale con il trattato di Lisbona del 2007. Una linea originale basata sugli scambi economici al di fuori delle regole bilaterali e su più settori. Ma la storia ha travalicato le sue origini dotando l’Europa di un proprio ordinamento giuridico, distinto dal comune diritto internazionale e integrato nel diritto interno degli Stati membri, la sua architettura istituzionale e le sue competenze la rendono per certi aspetti simile a uno Stato federale, per altri a una confederazione di Stati, ragion per cui è spesso indicata in dottrina come organizzazione sui generis, di natura diversa sia dal diritto costituzionale statale, sia dal classico diritto internazionale interstatale. I vari parlamenti nazionali dei 27 paesi oggi operano a suon di direttive europee che devono ratificare adattandole alle realtà nazionali. Avere perso le monete nazionali e una propria capacità legislativa ci ha posto nelle condizioni di servilismo rispetto ad altre realtà statali che ci impongono condizioni alimentari ed altre scelte che certamente non sono italiane portano gli elettori a credere di essere stati abbandonati dalla stessa Europa in tanti settori economici e legislativi. Ma quello che coinvolge il 60% del partito dei non votanti è la guerra alle porte dell’Europa e alimentata a suon di miliardi da aiuti in armi con i soldi dei contribuenti verso l’Ucraina, una corsa al massacro ed al coinvolgimento in una guerra che non è la nostra. Tutto sotto l’Egidia di un Nobel per la pace assegnato all’Europa nel 2012 messo nel cassetto per interessi superiori certamente non di pace. Ecco il risultato di uno sbandamento verso le destre estreme in Europa vedi la Germania e la Francia che ha già indetto elezioni anticipate. La domanda è: se il voto Europeo confermerà il governo dei popolari e la continuazione del lobbysmo di guerra e delle farine di grillo, senza dimenticare l’edilizia e le auto elettriche. Dietro le quinte il Brics che già ha attratto 30 paesi tra cui anche nell’ultimo periodo la Turchia e rappresenta il + del mondo. Infine, diamo alcuni risultati collegati all’exit pool di Tecnè delle 24.00 che vedono vincere il partito dei non votanti con il 50,8% al secondo posto fratelli d’Italia con il 28,4 %, al terzo posto il PD con il 23,9%, segue il Movimento 5 Stelle con l’10.5 % e Forza Italia con il 9,9 %. La lega si attesta all’8,4 %, verdi e sinistra 6,9%, stati uniti d’Europa 3,9%, azione 3,4% , altri 4,7 %.

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