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martedì 5 aprile 2005

Italia leader europea nel riciclo delle batterie esauste

Un esempio di sviluppo sostenibile: dalle batterie esauste nuova energia per l’ambiente

In Italia, il COBAT - Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste - ente senza fini di lucro istituito con legge dello Stato, può essere considerato a pieno titolo come precursore del sistema integrato nella gestione dei rifiuti e la giusta soluzione al problema delle batterie al piombo esauste, che sono quelle utilizzate per tutti i tipi di automezzi. Il più importante risultato del Consorzio è la percentuale di raccolta delle batterie esauste: l’Italia in questo settore si pone al primo posto in Europa con un tasso superiore al 96% sull’immesso al consumo, una posizione che ci allinea ai Paesi europei di alta tradizione ambientale come Svezia, Norvegia e Danimarca.
Il secondo primato è rappresentato dai bassi costi applicati per effettuare la raccolta e il riciclo degli accumulatori esausti. In Italia, infatti, vige il più basso sovrapprezzo sulla vendita delle batterie nuove, notevolmente inferiore a quello applicato nei Paesi nordici: solo 83 centesimi di euro su una media batteria d’avviamento d’automobile.
Il merito del COBAT è un successo dell’opera del Parlamento italiano, ma soprattutto degli imprenditori grandi e piccoli che hanno saputo rinunciare agli egoismi d’impresa per l’interesse generale del Paese. A loro non può che andare il riconoscimento per le intelligenti politiche ambientali intraprese di cui il COBAT è il braccio operativo.
L’anno scorso in Italia sono state raccolte oltre 191 mila tonnellate di batterie, pari a circa 16 milioni di singoli pezzi.
Da un punto di vista regionale, la Lombardia, con più di 33 mila tonnellate, è la regione che in assoluto ha raccolto le maggiori quantità di batterie esauste, seguita subito dopo dal Veneto (più di 20mila ton.), e dal Piemonte (più di 19mila ton). Al centro è stato il Lazio la regione con la maggiore raccolta (quasi 16mila ton.), mentre al sud sono state la Campania (circa 15mila ton) e la Sicilia (quasi 13mila.). Tra le regioni più “virtuose”, che vantano le migliori raccolte pro-capite si segnalano l’Emilia Romagna con quasi 5 kg raccolti per abitante, quindi il Friuli V. Giulia e le Marche , con più 4 kg/abitante, risultati superiori alla raccolta nazionale che si attesta a 3,36 kg/abit.
Grazie al riciclo di questa “montagna” di batterie è stato evitato lo sversamento nell’ambiente di oltre 30 milioni di acido solforico, si sono recuperate 10 mila tonnellate di plastica polipropilene e ben 110 mila tonnellate di piombo, metallo che per lo più l’Italia importa dall’estero. Per l’economia nazionale ciò ha significato un risparmio pari a oltre 76 milioni di euro.
Oggi il COBAT si segnala, nel mondo, tra i consorzi più attivi sul fronte della salvaguardia ambientale. Basti pensare che il Consorzio italiano ha recentemente conseguito sia la Certificazione per la Qualità dei servizi offerti la UNI EN ISO 9001:2000, sia la certificazione, del Sistema di Gestione Ambientale secondo lo standard internazionale, UNI EN ISO 14001:1996 (International Organization for Standardization). Concludendo, con le parole dell’ing. Giancarlo Morandi, Presidente del COBAT, possiamo affermare che “ il COBAT realizza un circolo virtuoso in cui la tutela dell’ambiente s’incontra con il recupero di risorse, la salvaguardia della salute collettiva e con il risparmio economico. Possiamo dire - ha concluso l’ing. Morandi - che il nostro Consorzio rappresenta un esempio concreto di sviluppo compatibile, tanto che oggi veniamo presi d’esempio da numerosi Paesi esteri”.

Andrea Pietrarota

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