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giovedì 2 giugno 2005

Al via il 1° progetto integrato per il decollo italiano del turismo congressuale internazionale

Per la prima volta Regioni e soggetti pubblici e privati hanno deciso di sperimentare un sistema innovativo di partnership per il rilanciare un settore ad alto valore aggiunto che rappresenta il 30% della voce “turismo nazionale”. L’Italia, che si colloca al 5° posto nel mercato mondiale del turismo congressuale e sta rapidamente acquisendo nuove porzioni nel mercato internazionale grazie al suo mix unico di punti di forza (nutrita presenza di città d’arte, attrazioni storico-culturali ed enogastronomiche, buon rapporto qualità-prezzo, eccellenza di strutture congressuali e alberghiere), si presenta al mondo degli operatori internazionali con un’offerta rinnovata e potenziata, nonché con nuovi e più efficaci strumenti di promozione e informazione sulle sue capacità ricettive e di servizio. Si tratta di un progetto di valorizzazione su larga scala del settore turistico congressuale nazionale, denominato “Italia for events”, che, per la prima volta, vede lo sviluppo di una strategia messa in atto da un pool di enti, regioni e province, rappresentanti il 90% dell’offerta nazionale, con un investimento complessivo iniziale pari a circa 3,5 milioni di euro. Il primo strumento di lavoro sarà la presentazione di un Catalogo dell’offerta turistica del Sistema, con la descrizione della capacità ricettiva e con tutte le informazioni logistiche delle Regioni promotrici. Queste le 10 Regioni aderenti all’iniziativa: Toscana (con le città d’arte Firenze e Pisa, la Maremma e il Chianti, terra di pievi e castelli); Lazio (con Roma la città eterna, capitale della vita politica, culturale artistica e religiosa); Trentino (nel cuore delle Alpi, tra i ghiacciai perenni delle Dolomiti con località turistiche come Madonna di Campiglio); il distretto di Bolzano (terra di idilliaci villaggi e castelli, che si nutre del perenne incontro di due mondi, il latino e il germanico); Veneto (con Venezia, la città lagunare sede storica della Biennale d’Arte, rinomata per la stagione concertistica al teatro La Fenice e il variopinto Carnevale, e il fascino romantico di Verona); Liguria (con il porto di Genova, il clima mite e il paesaggio mediterraneo delle Cinque Terre, San Remo, città dei fiori e della musica); Emilia Romagna (con Rimini e Riccione, celebri e attrezzate stazioni balneari, i mosaici di Ravenna, il romanico, con le grandi cattedrali di Modena, Parma, Piacenza, Ferrara), Umbria (“cuore verde d’Italia”, con Assisi, Spoleto, Gubbio, castelli e monasteri, borghi che racchiudono nelle loro piccole chiese antichi capolavori dell’arte); Marche (con Urbino, luogo magico del Rinascimento italiano, le città fortificate e i castelli del Montefeltro, la terra del Verdicchio con le suggestive gole appenniniche di Frasassi); Campania (con la solarità di Napoli, la pittoresca costiera Amalfitana, i siti archeologici di Pompei ed Ercolano). Da questa fotografia emerge un quadro di un sistema congressuale di prim’ordine sul piano della capacità ricettiva, con 3.000 strutture congressuali, delle quali circa 200 attrezzate per ospitare più di 500 persone ciascuna (per un totale di più di 101.000 posti). Dunque con “Italia for Events” le 10 Regioni hanno voluto sviluppare un’azione convergente che costituisce un modo del tutto nuovo per le Regioni di operare in forma coordinata, con il supporto del Governo, valorizzando l’apporto dei tanti soggetti pubblici e privati che da tempo stanno investendo per aumentare la qualità turistica dell’offerta congressuale del nostro Paese.
Andrea Pietrarota

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