Il progetto di Microsoft per le donne,
in collaborazione con Hewlett Packard e Intel
DONNE SCIENZIATE, LE AZIENDE VI ASPETTANO
Al via la campagna
“Più donne verso le facoltà scientifiche”
in collaborazione con Hewlett Packard e Intel
DONNE SCIENZIATE, LE AZIENDE VI ASPETTANO
Al via la campagna
“Più donne verso le facoltà scientifiche”
“È una questione di biologia.”
Questa la laconica sentenza di Lawrence Summer, rettore all’Università di Harvard, riguardo la scarsa presenza delle donne nel mondo scientifico. Le fanciulle, secondo il professore, non hanno le stesse abilità innate degli uomini per la matematica e la scienza. Insomma, non ci arrivano.
Ma è proprio così? Le donne devono arrendersi di fronte ad una legge di natura?
Futuro@lfemminile vuole dimostrare il contrario. Dal 7 maggio sarà presente presso gli Open Day delle Università milanesi per incentivare le iscrizioni femminili ai corsi di laurea tecnico-scientifici, al fine di agevolare un loro futuro inserimento nelle professioni del settore dell’Information Technology.
Il 7 maggio, Politecnico e Bicocca
I primi appuntamenti sono al Politecnico e all’Università Bicocca. Seguirà l’Università Statale il 14 maggio, e, in estate, Bocconi e Cattolica.
La presenza di futuro@lfemminile si articolerà in vari modi, con la proiezione di un video che riproduce la “giornata tipo” di una donna che lavora in un’azienda tecnologica, la diffusione di informazioni sulle donne nel mondo dell’IT e sulle opportunità di stage, Graduates Academy, giornate di mentorship.
Sarà inoltre realizzata una piccola indagine per definire il profilo medio della ragazza interessata alle lauree cosiddette “forti”.
L’obiettivo del progetto è quello di estendere le attività di promozione delle facoltà scientifiche dall’area milanese, scelta come test pilota, ad altre città italiane. Il progetto futuro@lfemminile
Gli appuntamenti presso le Università milanesi rientrano nel piano di attività di futuro@lfemminile, il progetto di Microsoft Italia per le donne, realizzato in collaborazione con Hewlett-Packard Italiana ed Intel Corporation Italia, che vuole valorizzare il contributo che la tecnologia può dare nell’aiutare le donne ad esprimere il loro potenziale, una tecnologia non più solo territorio maschile, ma alleata e al servizio delle donne.
Il quadro nazionale: le donne si laureano di più e meglio, ma…
La riflessione di futuro@lfemminile ha preso avvio dalla ricerca “Genere, scienza e tecnologia. Donne e mondo scientifico in Italia”, commissionata da Microsoft al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Bicocca di Milano. I dati parlano chiaro: in Italia le studentesse universitarie sono di più dei loro colleghi maschi. Nell’anno accademico 2001-2002, infatti, sul totale degli iscritti ai corsi di laurea il 56% sono donne. Non solo. Le ragazze si laureano in numero maggiore e più velocemente rispetto ai ragazzi, ottenendo anche una migliore riuscita nel percorso di studio: il 56,5% dei laureati nel 2002 è di sesso femminile, con una media di 1,9 anni di ritardo alla laurea contro 2,2 anni dei colleghi maschi e con una votazione media di 104 contro 101 degli uomini. Il 65,5% delle studentesse ottiene il massimo dei voti e, tra chi prosegue, sono le donne a ricoprire il 51% dei dottorati di ricerca, il 56% dei posti nei master e il 64% nelle scuole di specializzazione.
… sono poco presenti nelle facoltà scientifiche
Donne brave e preparate, ma se si guarda alla loro distribuzione tra i corsi di laurea, emerge subito un’asimmetria di genere: le ragazze affollano le aule delle facoltà umanistiche (83%) e del gruppo medico (67%), ma disertano quelle scientifiche (38%) e ancor di più quelle del gruppo ingegneristico (17%).
Eppure quelle poche che ci sono riescono, anche nelle facoltà tuttora roccaforti maschili, ad ottenere risultati migliori: rispetto ai loro colleghi si laureano prima (27 anni contro 28) e meglio (102,7 la votazione media contro 100,6).
La scelta della facoltà tra ragione e sentimento
Perché questo divario? Società, cultura, stereotipi di genere e carenza di modelli femminili da emulare relegano ancora le donne a presenze di nicchia nelle aree scientifiche.
Anche le motivazioni personali giocano il loro ruolo: al momento dell’iscrizione all’università, i ragazzi sono più pragmatici e scelgono di studiare quello che assicurerà loro un lavoro migliore e più redditizio, le ragazze, invece, si fanno guidare dalla passione, che orienta studi e mestieri.
Imprese a caccia di ingegneri
Mentre le facoltà umanistiche si riempiono di iscritti, le imprese vanno in cerca di laureati nelle aree tecniche. Secondo l’indagine annuale del Consorzio AlmaLaurea, gli ingegneri hanno una marcia in più nella ricerca del lavoro. Ad un anno dal titolo, il 76,1% dei neoingegneri ha un impiego, contro il 54,2% della media dei laureati e, a tre anni dalla tesi, la quota di occupati balza al 96,2%.
Inoltre, dalle aziende del settore IT arriva un segnale incoraggiante per le donne: sebbene siano ancora poche sul totale dei dipendenti, nel 2001 la percentuale delle dirigenti nel settore IT si attestava al 12,8%, contro il 9,3% delle dirigenti nel settore della produzione di beni e servizi (dati CNEL 2004). L’information Technology ha anche una maggiore dinamicità in confronto agli altri settori: il 65,3% delle donne occupate ha infatti un’età compresa tra i 20 e i 35 anni.
Dalle matricole alle laureande: Microsoft valorizza il potenziale dei migliori talenti
Microsoft, sempre a caccia di talenti, definisce un piano di inserimento dei giovani neo laureati tra le proprie fila: stage e opportunità di lavoro a tempo determinato e indeterminato sono gli strumenti principali che vengono utilizzati. Le donne rappresentano circa il 50% della popolazione dei giovani in azienda.
A rafforzare ciò, esiste anche il programma europeo della Graduates Academy che ha l’obiettivo di valorizzare le potenzialità dei giovani laureati con non più di 18 mesi di esperienza nelle aree marketing, vendita o tecnica. Il percorso formativo, alterna momenti di apprendimento on the job con attività di formazione d’aula nelle diverse filiali europee di Microsoft; dura due anni ma l’inserimento è fin da subito con un contratto a tempo indeterminato.
Hewlett Packard punta sulle donne
In Hewlett Packard l’attenzione alle persone e alle capacità dei giovani è una costante. Per i neolaureati è previsto un percorso di inserimento di un anno con un mentor assegnato, corsi specifici e la possibilità di partecipare a meeting manageriali.
In Hewlett Packard le donne sono una realtà consolidata: le donne infatti sono quasi il 40% e le dirigenti, il 20%. Un esempio? Nel corso di quest’uitimo anno, in un solo mese, sono state inserite 18 donne nell’area marketing e vendite.
Futuro@lfemminile è anche on line
Tutti i contenuti e gli aggiornamenti delle attività del progetto sono consultabili sul sito http://www.futuroalfemminile.it/
Per informazioni
Ufficio stampa Hill & Knowlton Gaia
Nicoletta Vulpetti 06441640306 – 3473359814 vulpettin@hkgaia.com
Alessia Calvanese 06441640328 – 3351309390 calvanesea@hkgaia.com
Maria Luisa De Petris 06441640335 depretis@hkgaia.com
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