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lunedì 3 ottobre 2005

SMAU 2005. L’INNOVAZIONE CHIAMA LA SEMPLICITA'


Smau 2005. L’innovazione chiama la semplicità
Una serie di appunti sul concetto di semplicità, indispensabile in una società della complessità. Un intervento in esclusiva del grande Edward De Bono. Tutto questo è presente nel numero speciale della rivista ADV che sarà presentato allo Smau 2005.

La tecnologia diventa invisibile, è cominciata l’era del ‘one push’ e della richiesta di una tecnologia che, per essere diffusa, deve dimostrarsi veloce e senza complicazioni.

Tutta la cultura della società complessa è destinata ad avere un futuro nella semplicità dei processi e dei linguaggi, a partire dalla tecnologia, che risulterà semplice ed integrata, come sostiene, dopo una ricerca effettuata sulle inclinazioni degli italiani, Renato Manheimer: “Solo superando la complessità ancora presente nei dispositivi digitali e garantendo un’esperienza multimediale completa, facile e veloce, la tecnologia potrà conquistare un pubblico aperto e già ben predisposto”.

Massimo Soriani Bellavista, autore della prefazione del libro “Semplicità” di Edward De Bono, afferma: “Trattare il tema della semplicità in un momento in cui si parla continuamente di società della complessità può facilmente generare dubbi. Per esemplificare il concetto vorrei citare un esempio caro a Edward: gli scienziati della NASA dovevano progettare una nuova penna che permettesse agli astronauti di scrivere in assenza di gravità: investimento concordato, due milioni di dollari. I russi, a quei tempi in piena gara per la supremazia nello spazio, disponevano di un budget molto ridotto e adottarono le matite….”.

La Simplicity si è concretizzata nella proposta dell’istituzione di ‘Una giornata annuale della semplicità’ ad opera di E. De Bono; qui di seguito uno stralcio di un’intervista esclusiva rilasciata alla nostra rivista.

Come è arrivato al libro “Semplicity” ?

La motivazione è semplice e si racchiude in alcuni concetti.

Ci sono ricerche che rivelano che il 95 % delle persone non utilizza il 90 % delle prestazioni dei propri videoregistratori, solo perché sono troppo complicati: se in una casa vi capita di vedere un videoregistratore con il timer che non lampeggia, potete tranquillamente scommettere che in famiglia c’è un adolescente.

Conosco un paese in cui i piccoli imprenditori per tirare avanti devono destreggiarsi tra 16.000 leggi.

Si racconta che Ken Olsen, fondatore della DEC, dichiarò pubblicamente di non essere in grado di far funzionare il forno a microonde di casa, troppo complicato anche per lui.

Un’anziana signora è rimasta bloccata per una settimana in un centro commerciale olandese, incapace di ritrovarne l’uscita. Durante il giorno comprava cibo per alimentarsi e la notte dormiva su un bancone.

Le istruzioni per l’uso di apparecchiature come computer e altri strumenti simili sono sempre redatte da persone che conoscono a fondo il funzionamento del sistema e servono a poco a coloro che invece lo ignorano. Non vi è sicuramente mai capitato di imbattervi in un cartello stradale con la scritta: “Questa strada non va all’aeroporto”: il problema è che chi è esperto non riesce neppure a immaginare le difficoltà in mezzo a cui si dibatteranno quelli che esperti non sono.

E nelle realtà aziendale?

All'interno delle organizzazioni ci dovrebbe essere una figura specifica che si occupa della facilitazione di tutto ciò che è semplificabile: idee, prodotti, servizi, processi e così via.

Come è necessario che, all'interno delle organizzazioni, ci sia qualcuno che si occupi della creatività e delle sue applicazioni, così vale per il concetto della semplicità: è indispensabile che esista un ente o una persona con un titolo specifico addetta a semplificare il semplificabile.

Informazioni per la Stampa a cura di: CASA EDITRICE FINEDIT SRL
Referente Emanuela Lodolo Tel.: 02 2367197 info@metaclick.it

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