Il patrimonio italiano scientifico e tecnologico nel
Catalogo Nazionale dei Beni Culturali
Catalogo Nazionale dei Beni Culturali
L'ENEA, che è impegnato da decenni in attività volte alla conoscenza, tutela e conservazione del patrimonio artistico e culturale del Paese, ha messo a disposizione dell'Istituto Centrale del Catalogo e Documentazione (ICCD) le proprie competenze scientifiche per la progettazione e realizzazione del Sistema Generale di Catalogazione dei Beni Culturali (SIGEC), elaborandone il progetto di massima.
Grazie al SIGEC, anche il patrimonio scientifico, tecnologico e naturalistico, che evidenzia nei secoli la vita culturale e la tradizione tecnico-scientifica e didattica del nostro Paese, costituito da reperti, collezioni e testimonianze, potrà essere inserito a pieno titolo nel Catalogo Nazionale dei Beni Culturali. La collaborazione tra le Regioni e le Soprintendenze interessate con l'ENEA, l'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del MiBAC, le Università coordinate dalla CRUI e l'Associazione Nazionale dei Musei Scientifici, ha permesso di definire i criteri per la catalogazione.
Questa collaborazione ha consentito la piena adesione ai principi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio in materia di catalogazione del patrimonio culturale nazionale, per la realizzazione di programmi di studio e ricerca in tema di metodologie di catalogazione. Per il Patrimonio Scientifico e Tecnologico è stato realizzato un apposito standard catalografico (scheda PST), che è il primo messo a punto nell'ambito del Protocollo, sotto il coordinamento dell'ICCD, con la partecipazione dell'Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze e l'Università degli Studi di Siena.
L'ENEA ha fornito la sua collaborazione tecnico-scientifica anche per sviluppare nuove modalità di formazione, attraverso l'attivazione di corsi universitari e-learning, per la diffusione di tecniche e modalità catalografiche in linea con gli standard nazionali, alcuni dei quali già avviati e riconosciuti come crediti formativi per i corsi di laurea. Uno di questi corsi è il percorso formativo e-SIGEC, che riguarda la catalogazione informatizzata dei Beni Culturali.
Per la catalogazione informatizzata nell'ambito della Pubblica Amministrazione è stato recentemente stipulato un ulteriore Protocollo d'Intesa tra l'ENEA e il Dipartimento per la Ricerca, l'Innovazione e l'Organizzazione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali (luglio 2005). Nell'ambito di tale Protocollo l'ENEA mette a disposizione le proprie competenze tecniche per favorire lo sviluppo di specifici sistemi informatici, per supportare il processo di informatizzazione della P.A. e delle Regioni.
Il Protocollo con il Dipartimento per la Ricerca, l'Innovazione e l'Organizzazione del MiBAC sancisce la collaborazione già in essere tra le due istituzioni per progetti di interesse nazionale, e per programmi internazionali che coinvolgono partner stranieri.
L'ENEA, infatti, ha già da tempo avviato un processo di adattamento e di orientamento delle proprie conoscenze tecnologiche per rispondere alle specifiche esigenze poste dagli esperti del settore dei beni culturali, con attività di ricerca e sperimentazione finalizzate alla sicurezza del patrimonio edilizio e storico monumentale.
Molte delle attività che l'ENEA svolge in questo ambito riguardano indagini diagnostiche avanzate dei materiali con tecniche non distruttive finalizzate allo studio di opere d'arte, soprattutto quelle esposte agli agenti atmosferici che le degradano, per comprenderne la tipologia e l'entità del danno, ai fini dei più opportuni interventi di recupero e di restauro. Il Protocollo prevede, inoltre, attività per la salvaguardia del patrimonio artistico e storico monumentale da eventi sismici riguardanti lo studio e lo sviluppo di dispositivi e materiali altamente innovativi in grado di smorzare eventuali sollecitazioni e vibrazioni. In tale ambito vengono utilizzate strutture di prova complesse, come le tavole vibranti, in grado di simulare tutte i gradi di sollecitazione di un terremoto.
Con interventi su singole opere d'arte, strutture architettoniche, edifici monumentali e centri storici, ambienti museali, scavi e reperti archeologici, l'ENEA intende contribuire alla loro valorizzazione e al miglioramento dell'attuale possibilità di fruizione.
In particolare, l'impegno fornito dall'ENEA, sia sul piano tecnologico che metodologico, riguarderà il potenziamento della qualità dei servizi per favorire una migliore conoscenza e conservazione dei beni culturali.
Roma, 13 ottobre 2005
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Dott.ssa Elisabetta Pasta
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ENEA
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