Comunicato Stampa
L'ENEA PER LA DIFESA DEL PATRIMONIO CULTURALE DAI RISCHI NATURALI
Le misure di salvaguardia per i mosaici romani di Piazza Armerina
Roma, 17-18 novembre 2005
Sede ENEA
Si è aperto oggi a Roma il convegno per la presentazione dei risultati del programma di ricerca "Catastrofi naturali e loro conseguenze sul patrimonio culturale e ambientale italiano. Mitigazione e previsione di alcune tipologie di eventi". Il programma è stato finanziato con 5 milioni di euro (legge 95/1995), nell'ambito dell'Accordo di Programma ENEA-MIUR e ha avuto una durata di 5 anni.
Si è riusciti a integrare le competenze di esperti di scienze della terra che operano nel settore delle calamità naturali con quelle di esperti di conservazione e restauro dei beni culturali, con l'obiettivo di mettere a punto linee guida e sistemi esperti capaci di fornire un reale supporto contro le catastrofi naturali a chi opera nel settore dei beni culturali. Il risultato di questa collaborazione è stato lo sviluppo e la validazione di nuove tecnologie e metodologie per la tutela dei beni culturali da danni provocati da eventi catastrofici, come terremoti, frane, inondazioni.
Le attività di ricerca hanno riguardato gli aspetti di tipo sismico-geologico e quelli di tipo idrologico-atmosferico modellistico, sempre finalizzate alla salvaguardia dei beni culturali.
Le attività che trattano gli aspetti di tipo sismico-geologico riguardano i seguenti progetti:
- Linee guida per la salvaguardia dei beni culturali dai rischi naturali. Consorzio Civita, Istituto Centrale per il Restauro (ICR), Enel.Hydro (ex ISMES);
- Analisi e valutazione del rischio naturale sismico a cui è esposto il patrimonio culturale nazionale. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Università Roma Tre, ENEA;
- Protezione sismica di oggetti d'arte esibiti in musei ed edifici monumentali: criteri e prescrizioni. Università di Roma La Sapienza.
Con la realizzazione delle "Linee Guida", si è inteso fornire a chi opera per la salvaguardia del patrimonio culturale italiano indicazioni e misure per la prevenzione degli effetti dei terremoti e del dissesto idrogeologico. Tali Linee Guidasono state applicate in 15 zone di pregio italiane con elevata vulnerabilità, individuate utilizzando - su scala nazionale - Carte del rischio sovrapposte con quelle della distribuzione del patrimonio culturale sul territorio.
I siti campione più significativi sono:
- Piazza Armerina: i meravigliosi mosaici di epoca romana sono sottoposti al costante pericolo di essere coperti da colate di fango in corrispondenza di piogge ed eventi meteorologici estremi;
- Civita di Bagnoregio: l'intervento di stabilizzazione effettuato sulla rupe dall'alto, mediante pozzi e cavi tiranti, ha rappresentato una innovazione nel settore del consolidamento dei centri abitati instabili;
- Cerreto di Spoleto: interventi sul Monastero di San Giacomo, danneggiato dal terremoto umbro-marchigiano del 26 Settembre 1997.
Per gli aspetti di tipo idrologico-atmosferico, è stato sviluppato il Sistema di Supporto Decisionale per la previsione degli eventi catastrofici e per la prevenzione e mitigazione degli effetti sui beni ambientali e culturali, a disposizione delle istituzioni e dei soggetti preposti alla difesa del territorio, con particolare riferimento ai beni culturali e naturali. Il sistema riguarda gli eventi alluvionali in area urbana e in zone rurali e i fenomeni di inquinamento atmosferico che possono danneggiare superfici architettoniche e materiali.
Con le "Linee Guida" (www.afs.enea.it/protprev
Roma, 17 novembre 2005
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Dott.ssa Elisabetta Pasta
Responsabile Ufficio Stampa e Rapporti con i Media
Funzione Centrale Relazioni Esterne
ENEA
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