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mercoledì 25 gennaio 2006

MITOI!.CINQUE SETTIMANE PER LASCIARCI SUGGESTIONARE DAL MITO

“Ho sempre pensato al mito come qualcosa che non è mai accaduto, ma che accade sempre”, Jean Houston, “The Possible Human”

Roma, TEATRO DUE (via dei Due Macelli 37, info: 06 6788259)
Orari: mart- sab ore 21,00, dom ore 17,30, matinée per le scuole ore 10,30
Interi € 15,00, ridotti € 10, scuole € 7,00

Dal 1° marzo al 9 aprile prossimi presso il Teatro Due di Roma (via dei due Macelli 37, info 06 6788259) il CARRO DELL’ORSA presenterà un progetto teatrale dedicato al MITO GRECO: dieci monologhi, da un’idea e per la regia di Maddalena Fallucchi, dedicati ad altrettanti miti dell’antica Grecia, rivisitati attraverso una scrittura contemporanea e tutta al femminile a firma di: Antonia Brancati, Maddalena Fallucchi, Valeria Moretti e Cinzia Villari. Fra gli interpreti ricordiamo: Giuseppe Antignati, Marta Bifano, Roberto Bisacco, Marcello Caponi, Betta Cianchini, Alessandra Fallucchi, Simone Gandolfo, Gianni Garko, Cinzia Villari, Marina Zanchi. Il tutto con il supporto indispensabile della musica dal vivo che contribuirà a scrivere quella partitura che sola può dare conto della ricchezza, e dunque della polifonia, dell’individuo. Fra i musicisti coinvolti ricordiamo: Fabio Ceccarelli (fisarmonica), Massimo Carrano (percussioni), Michele Villari (sax e clarinetto). I dieci monologhi impegneranno il palco del Teatro Due a coppie di due per una settimana ciascuno.

Suggestioni che dall’antichità gettano luce, forse, nel caos della nostra vita, nel delirio di un quotidiano sempre più impazzito. Archetipi, figure che, ben scolpite nel nostro immaginario collettivo, hanno costituito la plastilina da cui si sono formate le idee del “femminile” e del “maschile”, per esempio. Con le loro contraddizioni, la loro carica di ambiguità, e i loro molteplici significati.
La scelta dei personaggi non è stata casuale. In ciascuno può essere ritrovata la trama, sottile ma tenacissima, che porta da noi a loro, e viceversa. Una trama sempre diversa, sempre mutevole, dai molteplici significati. Una scrittura di donne che non vogliono parlare solo di donne, ma che osano l’inosabile! parlare anche degli uomini…di Ulisse, l’astuto fedifrago, di Crono, il grande terribile padre, di Téseo che lasciò Arianna abbandonata sull’isola, di Narciso, che forse davvero non ha sesso, e di Achille l’eroe…
E le donne? Elena la Bella, Penelope, Arianna, Eco, Era…ed ecco che si formano le coppie, coppie “mitiche”, verrebbe da dire…
Elena e Achille; Arianna e Téseo; Eco e Narciso; Penelope e Ulisse; Crono ed Era…

La musica, come inevitabile e naturale corollario di queste voci lontane, ma nello stesso tempo a noi vicinissime. Ogni voce di performer, accompagnata da uno strumento, di volta in volta diverso, a sottolineare la diversità di ogni singolo mito. Un tentativo di dare vita ad uno spettacolo che mescolando i linguaggi, sia capace di esaltarli entrambi.

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