COMMENTO DELL'ISAE AI DATI ISTAT RELATIVI ALLA RILEVAZIONE TRIMESTRALE SULLE FORZE DI LAVORO IV trimestre 2005
L'occupazione, anche sotto la spinta delle regolarizzazioni, torna a salire nell'ultimo trimestre del 2005, recuperando la flessione dei tre mesi precedenti.
L'ISTAT ha diffuso oggi i dati della rilevazione delle forze di lavoro relativa al IV trimestre 2005 (riferita al periodo 3 ottobre 2005- 1 gennaio 2006). Il quadro che emerge mostra nei dati destagionalizzati un recupero congiunturale dell'occupazione (+0,2%), dopo la riduzione del III trimestre (-0,2%). L'incremento, che appare diffuso a livello territoriale e settoriale, risente ancora della "spinta" proveniente dalle regolarizzazioni dei cittadini stranieri (riflessa dall'anomalo andamento degli occupati di sesso maschile e dalla lieve contrazione tendenziale del rapporto tra occupati e popolazione). L'aumento degli occupati si accompagnato all'incremento delle persone in cerca di un'occupazione nel Nord e nel Centro del paese. Nell'intero anno, l'incremento del numero di occupati stato dello 0,7%. Il tasso di disoccupazione, nei dati al netto di influenze stagionali, rimasto sostanzialmente stabile nel IV trimestre (con un marginale rialzo, dello 0,1%, rispetto al trimestre precedente), situandosi a quota 7,7 %. Il tasso di occupazione relativo alla popolazione dai 15 ai 64 anni (rapporto tra occupati e popolazione relativo a questa fascia d'et) si contratto rispetto ad un anno prima di un decimo di punto, attestandosi a quota 57,8 % (nel Mezzogiorno, dove il valore del tasso di occupazione ha raggiunto il 46,2%, il calo stato pari a tre decimi di punto). L'occupazione cresciuta in tutte le ripartizioni territoriali: nel Nord (+0,2%), nel Centro +0,3%), nel Mezzogiorno (+ 0,3%). Per quanto riguarda i settori produttivi, l'espansione stata pi marcata
nel settore delle costruzioni (+0,9%) in agricoltura (+0,5%) e nell'industria in senso stretto (+0,5%); l'occupazione variata solo marginalmente nei servizi (+0,1%). L'espansione ha favorito in modo marcato la componente dipendente (+ 2,6 % la variazione tendenziale) in modo particolare l'agricoltura (+11,3%); in vistoso calo risultata la componente autonoma (-5,9%) la cui contrazione stata evidente in agricoltura (-15,8%) e nell'industria (-5,0%). Nell'ambito dell'occupazione dipendente si registrato un incremento dell'occupazione a termine (+8,1%) con un aumento dell'incidenza percentuale, rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, di tale tipologia sul totale dell'occupazione dipendente di sette decimi di punto percentuale (raggiungendo quota 9,4%). Tale espansione avvenuta in corrispondenza di una crescita, seppure pi contenuta in termini percentuali, dell'occupazione permanente (+1,9%). Si registrato inoltre un incremento dell'occupazione a tempo parziale (+7,1 % il dato tendenziale). Tra le donne l'incidenza di tale tipologia di occupazione sul totale dell'occupazione dipendente ha raggiunto il 25,9%. Per quanto riguarda le singole componenti della forza lavoro, sulla base del dato tendenziale (+0,2% pari a 56 mila occupati in pi rispetto al quarto trimestre del 2004), ha beneficiato unicamente la componente maschile (+0,4%) a fronte di una contrazione di quella femminile (-0,2)%. Il tasso di disoccupazione sostanzialmente fermo attorno a quota 7,7%, da tre trimestri (8% grezzo nel quarto trimestre del 2005), confermandosi inferiore alla media dei paesi dell'area dell'euro (8,3% a gennaio 2006, dati destagionalizzati). Contrariamente a quanto avvenuto nei precedenti trimestri dell'anno appena passato, l'aggregato delle persone in cerca di occupazione cresciuto (+1,1%). L'aumento ha avuto luogo al Nord (+4,4%) e al Centro (5.7%) in corrispondenza di una contrazione nel Mezzogiorno, dove per si accresciuta, in misura maggiore rispetto al resto del paese, l'area dell'inattività.
Informazioni per la Stampa a cura di: I.S.A.E. - ISTITUTO DI STUDI E ANALISI ECONOMICA
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