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domenica 30 aprile 2006

Hackers, crackers e pirati informatici

Ringrazio vivamente Athos Gualazzi, che era evidentemente stata la prima persona a segnalarmi - per altro con toni davvero cortesi - come avessi usato impropriamente il termine hacker nel mio pezzo "L'appestato di Google Adsense".

Vedete lo scambio epistolare "Commenti al mio articolo su Google Adsense: "non è corretto associare hacker a crimine".

Anche qualche altro vero esperto di informatica si è sentito offeso, ma tutti sono stati estremamente gentili e disponibili nello spiegarmi - e al temto stesso confutare un luogo comune piuttosto diffuso - la differenza tra un hacker, un cracker, e in ultimo il "pirata informatico", che sarebbe il criminale dipinto dai Media, capace di sfruttare le sue competenze per compiere disparati reati a danno di terzi.

Quanto di più distante dalla filosofia degli hackers.

..Così mi sono scoperto un hacker anche io, anche se solo per gli ideali condivisi, mancandomi le competenze tecniche.

E davvero interessante la ricostruzione storica di Athos della nascita di Internet che nel suo asciutto editoriale ben racconta lo spirito che animava e anima chi lavora - spesso per pura passione - per "la" Rete delle reti, con l'auspicio che possa diventare "uno strumento di libertà dei popoli", quella che io chiamo "democrazia e comunicazione partecipata".

Nei fatti Internet, pur con le sue peculiarità, è diventato un mezzo in gran parte monopolizzato dall'Industria dell'informazione e comunicazione, come per i classici Mass Media.

Però il Web resta sempre uno strumento capace di avvicinare le persone, permetterne confronti e scambi di conoscenze e informazioni, fare una comunicazione attivamente prodotta dagli internauti, che hanno l'opportunità di non essere meramente destinatari passivi dei messaggi prodotti dall'"Industria Culturale".

Il danno causatomi da Google Adsense, mi ha portato il vantaggio di entrare in relazione con tantissime nuove persone, ognuna con le proprie expertise, e di fare networking.

Altro che millesimi di dollari per qualche clic..

Concludo invitando i lettori a visitare il sito
http://www.piratpartiet.it (già inserito nei link del Corriere del Web.it) perchè è una miniera di informazioni, oltre ad essere un altro importante spazio dove confrontarsi.

Andrea Pietrarota

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