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lunedì 3 aprile 2006

LA FEDERLAZIO SUI RINCARI DELLE TARIFFE STABILITI¹AUTHORITY PER L¹ENERGIA


Roma, 3 aprile 2006
 
 “Sorprendente e inspiegabile silenzio dal mondo delle imprese” – così commenta il Direttore generale della Federlazio, Giovanni Quintieri, la notizia dei rincari delle bollette stabiliti a partire da aprile dall’Authority per l’energia elettrica e il gas. “L’afasia delle associazioni imprenditoriali – prosegue Quintieri – ha fatto sì che quella delle organizzazioni dei consumatori fosse l’unica voce a levarsi contro questo provvedimento, quasi che gli aumenti impattassero soltanto sulle famiglie e non anche sulle imprese”.
“La Federlazio non intende invece abdicare a quello che ritiene un suo preciso dovere. Non si può tacere di fronte  all’ennesima  contraddizione nella quale le istituzioni ancora una volta incorrono. Come altro chiamare, infatti, gli appelli al recupero della competitività rivolti quotidianamente alle imprese, da un lato, e dall’altro i concomitanti rincari delle tariffe di energia e gas, che tagliano le gambe ad una struttura produttiva già fortemente penalizzata rispetto alla concorrenza dal punto di vista dell’approvvigionamento energetico.”
“E’ troppo facile per le istituzioni – conclude il Direttore generale della Federlazio –  invocare discontinuità nei comportamenti pensando solo agli altri, ossia le imprese e gli operatori economici; più difficile è richiederla a sé stessi. E allora, se per una volta lo Stato rinunciasse a percorrere la strada fin troppo agevole del trasferimento puro e semplice degli aumenti di costo dell’energia sulle tariffe e, con un atto di sapienza strategica, riducesse invece le accise di sua spettanza? Sarebbe un’iniziativa di grande valore simbolico, oltre che di notevole impatto economico, di cui tutto il mondo della Pmi sarebbe enormemente  grato. Ma anche la Regione Lazio potrebbe fare molto da questo punto di vista, assumendo ad esempio sulla questione energetica, e sulla centrale di Civitavecchia in particolar modo, una posizione più sensibile ai problemi della competitività delle imprese”.  
 

UFFICIO STUDI E COMUNICAZIONE FEDERLAZIO
(Resp. Roberto Battisti – tel. 06.549121)

 

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