FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU "SICILIA INDIPINNENTI"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "SICILIA INDIPENDENTE"
- Sikritarìa Nazziunali -
Kumunikatu Stampa
NEL NOME E NEL RICORDO DI TOMMY
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "SICILIA INDIPENDENTE"
- Sikritarìa Nazziunali -
Kumunikatu Stampa
NEL NOME E NEL RICORDO DI TOMMY
I Siciliani hanno seguito con molta sofferenza, con angoscia e con fortissima partecipazione le vicende del rapimento del piccolo TOMMY e della sua tragica uccisione. Ne piangono adesso la scomparsa con lo stesso dolore con il quale si può piangere la morte di un proprio figlioletto.
Sottolineare che gli "ORCHI", i delinquenti, sono "SICILIANI" ci sembra ingeneroso. Soprattutto perché le nefandezze e gli orrori di cui si sono macchiati gli ignobili assassini non appartengono alla cultura e all'etica del Popolo Siciliano, le quali ultime pongono i bambini al centro dell'attenzione e dell'affetto non solo della famiglia ma anche della Comunità. E le violazioni delle regole e del valori dell'amicizia, dell'ospitalità e della convivenza civile sono comportamenti contrastanti con i princìpi morali della Sicilianità.
Certamente, i pregiudicati coinvolti sono nati nell'Agrigentino, in Sicilia. Non lo neghiamo. E ciò ci ricopre di vergogna e di rabbia. Ci mette un enorme peso sul cuore. Fa insorgere in noi stessi laceranti complessi di impotenza e di colpa per non avere potuto impedire che tutto ciò avvenisse. Ed avvertiamo anche il bisogno di abbracciare i familiari di Tommy e di essere solidali con loro, con il loro dolore. Più di quanto non facciano gli altri.
A chi cerca di fare sciacallaggio e di associare l'idea di un delitto così turpe alle origini siciliane dei delinquenti in questione, dobbiamo dire che è proprio la perdita dei valori della SICILIANITÀ che genera MOSTRI. E che l'accostamento con gli assassini di Tommy non lo meritiamo affatto. Così come non lo meritano i nostri fratelli della Diaspora, che vivono e lavorano onestamente in ogni parte del Mondo.
E si pensi anche che, a fronte dei pochissimi delinquenti che la Sicilia "esporta", esistono le migliaia e migliaia di poliziotti e di uomini di legge, nati in Sicilia, che rischiano quotidianamente la loro vita o muoiono, se necessario, per assicurare sicurezza e legalità ai cittadini tutti del Nord Italia. Anche il Vice Brigadiere dei Carabinieri, in questi giorni colpito alla testa dai banditi a Perugia (Giampaolo SOTTOSANTI), è Siciliano. Ci permettiamo di dire: un vero, coraggioso, onesto, Siciliano.
Resta certamente in sospeso il problema dalla mitezza della legislazione penale noi confronti di chi pratica abitualmente la violenza, di chi ha tendenza a delinquere. E si tratta di un problema che sarebbe bene, qualche volta, affrontare senza ipocrisie, a Nord come a Sud. Tenendo conto delle esigenze fondamentali, reali, delle popolazioni e dei cittadini. E della esigenza di una "giusta" Giustizia.
Il delitto, orrendo, di Casalbaroncolo, purtroppo, non è isolato. I delitti contro l'infanzia sono molti, troppi. Lo ricordiamo con preoccupazione e con dolore. E non già come attenuante. Ma come AGGRAVANTE, forte ed imperdonabile. Che ci deve fare veramente vergognare tutti (in Sicilia, in Italia, nel Mondo), come singoli individui, come Società, come appartenenti alla famiglia umana.
Nel ricordo e nel nome di Tommy - al quale i Siciliani non faranno mai mancare fiori, lagrime e preghiere - si dovrà fare di più, tutti assieme, per eliminare i delitti contro l'infanzia. E la delinquenza in genere.
Palermu 3 aprili 2006
'U SIKRITARIU (Giuseppe Scianò)
--------------------------------------------------
Si ringrazia per la cortese attenzione.
L'ADDETTO STAMPA (Giovanni Basile)
Sottolineare che gli "ORCHI", i delinquenti, sono "SICILIANI" ci sembra ingeneroso. Soprattutto perché le nefandezze e gli orrori di cui si sono macchiati gli ignobili assassini non appartengono alla cultura e all'etica del Popolo Siciliano, le quali ultime pongono i bambini al centro dell'attenzione e dell'affetto non solo della famiglia ma anche della Comunità. E le violazioni delle regole e del valori dell'amicizia, dell'ospitalità e della convivenza civile sono comportamenti contrastanti con i princìpi morali della Sicilianità.
Certamente, i pregiudicati coinvolti sono nati nell'Agrigentino, in Sicilia. Non lo neghiamo. E ciò ci ricopre di vergogna e di rabbia. Ci mette un enorme peso sul cuore. Fa insorgere in noi stessi laceranti complessi di impotenza e di colpa per non avere potuto impedire che tutto ciò avvenisse. Ed avvertiamo anche il bisogno di abbracciare i familiari di Tommy e di essere solidali con loro, con il loro dolore. Più di quanto non facciano gli altri.
A chi cerca di fare sciacallaggio e di associare l'idea di un delitto così turpe alle origini siciliane dei delinquenti in questione, dobbiamo dire che è proprio la perdita dei valori della SICILIANITÀ che genera MOSTRI. E che l'accostamento con gli assassini di Tommy non lo meritiamo affatto. Così come non lo meritano i nostri fratelli della Diaspora, che vivono e lavorano onestamente in ogni parte del Mondo.
E si pensi anche che, a fronte dei pochissimi delinquenti che la Sicilia "esporta", esistono le migliaia e migliaia di poliziotti e di uomini di legge, nati in Sicilia, che rischiano quotidianamente la loro vita o muoiono, se necessario, per assicurare sicurezza e legalità ai cittadini tutti del Nord Italia. Anche il Vice Brigadiere dei Carabinieri, in questi giorni colpito alla testa dai banditi a Perugia (Giampaolo SOTTOSANTI), è Siciliano. Ci permettiamo di dire: un vero, coraggioso, onesto, Siciliano.
Resta certamente in sospeso il problema dalla mitezza della legislazione penale noi confronti di chi pratica abitualmente la violenza, di chi ha tendenza a delinquere. E si tratta di un problema che sarebbe bene, qualche volta, affrontare senza ipocrisie, a Nord come a Sud. Tenendo conto delle esigenze fondamentali, reali, delle popolazioni e dei cittadini. E della esigenza di una "giusta" Giustizia.
Il delitto, orrendo, di Casalbaroncolo, purtroppo, non è isolato. I delitti contro l'infanzia sono molti, troppi. Lo ricordiamo con preoccupazione e con dolore. E non già come attenuante. Ma come AGGRAVANTE, forte ed imperdonabile. Che ci deve fare veramente vergognare tutti (in Sicilia, in Italia, nel Mondo), come singoli individui, come Società, come appartenenti alla famiglia umana.
Nel ricordo e nel nome di Tommy - al quale i Siciliani non faranno mai mancare fiori, lagrime e preghiere - si dovrà fare di più, tutti assieme, per eliminare i delitti contro l'infanzia. E la delinquenza in genere.
Palermu 3 aprili 2006
'U SIKRITARIU (Giuseppe Scianò)
--------------------------------------------------
Si ringrazia per la cortese attenzione.
L'ADDETTO STAMPA (Giovanni Basile)
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU "Sicilia Indipinnenti"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "Sicilia Indipendente"
Via Brunetto Latini, 26 - 90141 Palermo
tel&fax (+39) 091329456
Internet: www.fns.it / e-mail: fns@fns.it
Ufficio Stampa: www.siciliaindipendente.org (also in english)
e-mail: siciliaindipinnenti@gmail.com
"CUMITATU CITATI 'I CATANIA"
"Comitato Città di Catania"
www.fnscatania.tk
www.nonfartifregare.tk
fnscatania@gmail.com
tel (+39) 1786012222 fax (+39) 1782211303
Skype id: nicheja
"CUMITATU CITATI 'I GIRGENTI"
fnsgirgenti@gmail.com
"CUMITATU MISSINISI"
fnsmissinisi@gmail.com
"CUMITATU NISSENU"
fnsnissenu@gmail.com
FRONTE NAZIONALE SICILIANO "Sicilia Indipendente"
Via Brunetto Latini, 26 - 90141 Palermo
tel&fax (+39) 091329456
Internet: www.fns.it / e-mail: fns@fns.it
Ufficio Stampa: www.siciliaindipendente.org (also in english)
e-mail: siciliaindipinnenti@gmail.com
"CUMITATU CITATI 'I CATANIA"
"Comitato Città di Catania"
www.fnscatania.tk
www.nonfartifregare.tk
fnscatania@gmail.com
tel (+39) 1786012222 fax (+39) 1782211303
Skype id: nicheja
"CUMITATU CITATI 'I GIRGENTI"
fnsgirgenti@gmail.com
"CUMITATU MISSINISI"
fnsmissinisi@gmail.com
"CUMITATU NISSENU"
fnsnissenu@gmail.com
«Noi vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà».
Andrea Finocchiaro Aprile, 1944
Andrea Finocchiaro Aprile, 1944
Nessun commento:
Posta un commento