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lunedì 26 giugno 2006

Il Linguaggio dei Segni - I Due Punti.I Nove Maestri.

Piazzetta Primo Levi, TorinoMartedì 27 giugno 2006Ore 18.00
Ingresso libero

Uno storico di fama mondiale dal nome legato in modo indissolubile alla cultura torinese e italiana: Carlo Ginzburg, docente all’University of California di Los Angeles, figlio di Leone («il vero fondatore della casa editrice Einaudi», per ammissione dello stesso editore) e di Natalia, uno dei massimi autori italiani del Novecento. Una location tanto suggestiva quanto carica di memorie e di inviti al dialogo come piazzetta Primo Levi, nel cuore del multietnico quartiere San Salvario, su cui si affaccia la Sinagoga torinese. Un tema come il Terrore, di drammatica attualità ma al tempo stesso categoria interpretativa metastorica dell’umanità e dei suoi comportamenti.Martedì 27 giugno 2006 alle 18 per l’anno di Torino Capitale Mondiale del Libro, primo appuntamento con il ciclo I Nove Maestri: l’atteso calendario di lezioni magistrali in cui nove fra i più significativi interpreti del nostro tempo propongono un percorso fra le parole-chiave necessarie a comprendere la realtà contemporanea, sempre più scissa e lacerata ma anche percorsa da un fervore di tensioni, di progetti, di solidarietà vecchie e nuove. Nove grandi temi, nove discipline o aree dello scibile con ponti ideali fra l’una e l’altra, che compongono idealmente la mappa dell’uomo contemporaneo con i suoi interrogativi e offrono gli strumenti per esplorarne i confini: la storia, la psicologia, la genetica, la letteratura, l’economia, la filosofia, la poesia, la neurobiologia, la cultura. Il progetto dei Nove Maestri è sostenuto dalla Compagnia di San Paolo.
Carlo Ginzburg è nato a Torino nel 1939, figlio di Leone e Natalia Ginzburg. Ha studiato alla Scuola Normale di Pisa, e a Pisa si è laureato nel 1961. Nel suo primo libro (I benandanti, Einaudi, 1966) ha ricostruito, sulla base di un gruppo di processi condotti dall'Inquisizione friulana nel ‘500 e ‘600, una setta di anti-stregoni che dichiaravano di combattere, in sogno, contro le streghe per l’abbondanza dei raccolti. Successivamente (Storia notturna, Einaudi, 1989) ha proposto, partendo dai dati friulani, un’interpretazione complessiva del sabba stregonesco, visto come rielaborazione di un antichissimo nucleo sciamanico.Nel suo libro più noto (Il formaggio e i vermi, Einaudi, 1976) ha studiato i rapporti tra cultura popolare e cultura dotta attraverso la figura di un mugnaio friulano, Domenico Scandella detto Menocchio, bruciato come eretico alla fine del Cinquecento. Si è occupato di storia dell’arte (Indagini su Piero, Einaudi, 1981) e di questioni di metodo (Miti emblemi spie, 1986). Ne Il giudice e lo storico (Einaudi, 1991; nuova edizione, Feltrinelli, 2006) ha sostenuto, sulla base di un’analisi minuta della documentazione processuale, l’innocenza di Adriano Sofri, di cui è amico.Negli ultimi vent'anni ha indagato il rapporto tra narrazioni immaginarie e narrazioni storiche in polemica con lo scetticismo postmoderno (Occhiacci di legno Feltrinelli, 1998; Rapporti di forza, 1999; Nessuna isola è un'isola, Feltrinelli, 2000). Legato a questi temi è anche il libro in uscita presso Feltrinelli, Il filo e le tracce. Vero falso finto.Ha ricevuto vari premi (tra cui il premio Warburg, 1992) e varie lauree honoris causa (la più recente è quella della Hebrew University di Gerusalemme, 2006). È Honorary Foreign Member dell’American Academy of Arts and Sciences e Correspondent Foreign Fellow della British Academy. Ha insegnato diciotto anni all’Università di Bologna e diciotto anni all’UCLA (University of California a Los Angeles). Dal novembre 2006 insegnerà alla Scuola Normale di Pisa. I suoi libri sono tradotti in più di venti lingue.
Dopo Carlo Ginzburg (Terrore, martedì 27 giugno 2006, ore 18.00), gli appuntamenti proseguono dopo l’estate in prestigiosi teatri e sale cittadine, con lo psicologo James Hillman (Sogno, 19 settembre); il genetista Luca Luigi Cavalli Sforza (Evoluzione, 12 ottobre); lo scrittore Avraham Yehoshua (Disagio della civiltà, 26 ottobre); l’economista Joseph Stiglitz (Globalizzazione, 16 novembre); il filosofo Peter Singer (Etica Globale, 18 dicembre); lo scrittore Mario Vargas Llosa (tema da definire, 31 gennaio 2007); il neurobiologo Steven Rose (Il cervello. Ieri, oggi, domani, 22 febbraio); il comparatista George Steiner (tema da definire, 29 marzo).
Le serata del 27 giugno prevede un incontro “Ricordiamo Natalia Ginzburg” che avrà luogo nella stessa piazza Primo Levi, a partire dalle ore 21.30, con la partecipazione di Ernesto Ferrero, direttore della Fiera Internazionale del Libro di Torino, che conobbe la Ginzburg durante la sua collaborazione con la casa editrice Einaudi; di Margherita Oggero, ex insegnante e scrittrice torinese ormai affermata; di Giovanni Tesio, critico letterario, che per l’occasione rivestirà il ruolo di conduttore. L’appuntamento “Ricordiamo Natalia Ginzburg” è organizzato dalle Biblioteche Civiche Torinesi nell’ambito di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma.
www.trwbc.it
Info:Ufficio Stampa Torino Capitale Mondiale del Libro
Anna Abbate e-mail: abbate@fieralibro.it tel. 011 5184268 int. 904
Elisa Scattolini e-mail: ufficio.stampa2@fieralibro.it tel. 011 5184268 int. 919
fax 011 5618378

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