IL LAVORO INCISO
Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova
A cura di Patrizia Foglia, Chiara Gatti e Luigi Martini
Milano - Fondazione Stelline, Sala del Collezionista
14 settembre – 21 ottobre 2006
COMUNICATO STAMPA
Cento opere - fra incisioni, litografie e disegni - realizzate da grandi maestri europei in oltre un secolo di storia, dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento, sono protagoniste della mostra “Il lavoro inciso. Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova”, esposta dal 14 settembre al 21 ottobre, alla Fondazione Stelline, Sala del Collezionista, di Milano, dove approda dopo essere stata esposta a Lecce, dal 28 aprile al 27 agosto, presso il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano.
Promossa e prodotta dall’Associazione Centenario Cgil, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con la collaborazione della Provincia di Lecce, della Provincia di Milano, del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce e della Fondazione Stelline di Milano, la mostra è stata ideata e organizzata da Promoart e realizzata da Arthemisia.
La rassegna affronta il tema del lavoro connesso all’evoluzione del linguaggio grafico fra tradizione e modernità, proponendo un dialogo fra l’esperienza italiana e le coeve vicende europee.
Curata da Patrizia Foglia, Chiara Gatti e Luigi Martini, l’esposizione si concentra sul rapporto fra i lavoratori e gli artisti che si fecero interpreti di determinate situazioni sociali, utilizzando il mezzo grafico, ora come strumento di denuncia, ora come il medium più affine al loro intento documentaristico. Mentre il lavoro incide il mondo, l’artista lo decifra, lo svela, gli dà un nome; e lo ritroviamo dunque ad “incidere” il lavoro con la china o con la matita sulla carta, con la punta e l’acido sulla lastra, producendo una ricerca estetica che rinnova i linguaggi dell’arte.
Protagonisti di una prima sequenza di immagini suggestive sono “I vangatori” e “Le spigolatrici” di Millet, i butteri e i contadini dal volto bruciato dal sole di Fattori, i pastori silenziosi di Fontanesi, i pescatori di Greppi, o ancora i popolani di Edouard Manet.
Il gesto della fatica quotidiana viene reso qui in modo efficace dalla potenza dell’incisione e dei suoi segni che si direbbero scavati con le unghie.
Sul rapporto fra città e campagna si dipana la seconda sezione della mostra, con le trasmigrazioni delle popolazioni nei nuovi centri urbani e il connesso sviluppo viario ed edilizio, l’espansione delle attività industriali: le ciminiere svettano come funghi lungo la linea dell’orizzonte, i fumi inquinanti inghiottono il panorama della campagna, le case del proletariato si sovrappongono le une sulle altre. I luoghi di incontro del dopolavoro, i nuovi mezzi di trasporto, i giornali illustrati, i lettori, le organizzazioni sociali sono motivi che ritornano frequentemente nella figurazione grafica a cavallo fra Otto e Novecento. Significativi a riguardo sono fogli come la “Via degli speziali in estate” di Signorini, “Il trionfo del lavoro. Allegoria per il 1° Maggio 1891” di Crane, “I tessitori” di Liebermann, “Periferia” di Boccioni e, soprattutto, il capolavoro di Pellizza da Volpedo “Cartone per la figura centrale di Fiumana”, che rappresenta un passaggio ideale al mondo moderno e alla presa di coscienza, da parte dei lavoratori, della propria forza sociale.
È in questo clima che s’inserisce poi l’esperienza di molti artisti sensibili alle problematiche contingenti. L’ambizione di molti di loro è quella di farsi pittori popolari, “pittori-delegati dei proletari”, per usare la definizione che Pierre Mac Orlan coniò per Vlaminck e che si adatta bene anche a Rouault, a Käthe Kollwitz, a Dix, a Grosz e naturalmente alla vicenda italiana di Viani - con il suo amore per i diseredati - e di Sironi, con le sue cupe periferie.
Per quanto molto diversi per indole e ricerca, tutti questi autori condividono da un lato un interesse per il mezzo grafico, dall’altro la volontà di superare la frattura creatasi sul finire dell’Ottocento fra arte e società, dando vita a un’arte “rivoluzionaria” nella forma e nei contenuti.
Ecco allora la nascita di un’arte di tipo documentario: il cosiddetto reportage sociale. Non più il realismo degli spaccapietre di Courbet, delle spigolatrici di Millet o dei popolani di Daumier, ma il coinvolgimento e la forza d’attualità nell’energia grafica di maestri come Steinlen, in grado di rendere tangibili le pene degli umili. Brani esemplari di questo filone sono “Tumulto” e “Assalto” di Käthe Kollwitz, il “Naufrago” di Viani, gli “Uomini al tavolo” di Nolde, “La mina” di Brangwyn, “La fuga” di Steinlen o “Il duro mestiere di vivere” di Georges Rouault.
La grande guerra, il nazismo, il fascismo e quindi il secondo conflitto mondiale, segnano duramente la storia del movimento dei lavoratori. La rinascita democratica e il riconoscimento dei diritti sociali riconquistati determinano un più avanzato rapporto fra artisti e lavoratori, che accompagna il confronto sulle diverse ricerche estetiche. La mostra offre, a questo punto, un ampio spaccato della grafica italiana del secondo dopoguerra, per approdare agli anni Settanta e all’esperienza “sul campo” di autori come Guttuso, Zigaina, Vespignani, Attardi, Muccini, Romagnoni, Ferroni, Migneco, Guerreschi, Calabria e Vedova.
Le opere in mostra sono state concesse eccezionalmente in prestito dal Gabinetto dei Disegni degli Uffizi di Firenze, dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, dalla Pinacoteca Civica di Alessandria e da numerose Fondazioni, Archivi e collezioni private.
Catalogo Skira
Inaugurazione e vernice stampa
Mercoledì 13 settembre 2006, ore 18.30
Visita guidata per la stampa
Giovedì 14 settembre 2006, ore 12
Fondazione Stelline, Sala del Collezionista - Milano
Per accrediti:
Ufficio Stampa Arthemisia
C.so di Porta Nuova, 16 - 20121 Milano
Tel. 02 6596888 Fax 02 6598300 e-mail: press@arthemisia.it
Cinzia Manfredini cell. 348 4007208 e-mail: cm@arthemisia.it
Alessandra Zanchi cell. 349 5691710 e-mail: az@arthemisia.it
Ufficio Stampa Skira
Mara Vitali Comunicazione
C.so Indipendenza, 1 - 20126 Milano
Lucia Crespi Tel. 02 73950962 e-mail: arte@mavico.it
Ufficio Stampa Fondazione Stelline
CLP Relazioni Pubbliche
Via Fontana, 21 - 20122 Milano
Tel. 02 433403 – 02 36571438 Fax 024813841 press@clponline.it
Ufficio Stampa CDLM
Ufficio Stampa Camera del Lavoro
Corso di Porta Vittoria, 43 – Milano
Tel. 02 55025207
SCHEDA TECNICA
Sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica Italiana
Il lavoro inciso
Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova
Milano - Fondazione Stelline, Sala del Collezionista
14 settembre – 21 ottobre 2006
Mostra promossa e prodotta da
Associazione Centenario Cgil
con la collaborazione di
Provincia di Lecce
Provincia di Milano
Museo Provinciale Sigismondo Castromediano – Lecce
Fondazione Stelline - Milano
a cura di
Patrizia Foglia, Chiara Gatti e Luigi Martini
Ideazione, progettazione e organizzazione
Promoart
Realizzazione
Arthemisia
Catalogo
SKIRA
Orari di apertura
Fondazione Stelline, Sala del Collezionista
C.so Magenta 61, 20123 Milano
Lunedì ore 14.00/19.00
Martedì - Sabato ore 10.00/13.00 - 14.00/19.00
Domenica e festivi chiuso
Ingresso libero
Informazioni
Tel. 02 45462411 fondazione@stelline.it; www.stelline.it
Sito ufficiale
www.100annicgil.it
Progetto espositivo e direzione dei lavori
Paolo Capponcelli e Cesare Mari, Panstudio Architetti Associati, Bologna
Allestimenti
Tosetto Allestimenti, Venezia
Sponsor della mostra
Agusta Westland
Fincantieri
Finmeccanica
Indesit Company
Monte dei Paschi di Siena
Riva - Ilva
Unipol Assicurazioni
Con il contributo di
Banca Popolare di Milano
Ricerca e gestione sponsor
MELA Media Lavoro
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Mara Vitali Comunicazione
C.so Indipendenza, 1 - 20126 Milano
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