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venerdì 20 ottobre 2006

T-Systems Italia: L’outsourcing leva strategica per i direttori delle risorse umane

Cambia la figura del direttore delle risorse umane nelle aziende italiane

Milano – Il ruolo del direttore delle risorse u-mane all'interno delle aziende italiane si focalizza sempre più sulle strategie di business e sulla ricerca della competitività, piuttosto che sui compiti amministrativi. L'esigenza di dedicarsi prevalentemente alle attività core spinge il direttore HR a dare in consegna le attività meno strategiche a collaboratori interni o, sempre più spesso, a affidarle in outsourcing a partner esterni.

Questi gli argomenti analizzati nel corso della tavola rotonda "Opportunità & tendenze del BPO HR in Italia" organizzata da T-Systems Italia - unità di Deutsche Telekom dedicata alla clientela business - in collaborazione con GIDP/HRDA, associazione che raggruppa 1800 Direttori delle Risorse Umane presieduta da Paolo Citterio.

Al ruolo sempre più strategico del direttore HR corrisponde una tendenza crescente delle aziende italiane a esternalizzare i servizi di gestione delle risorse umane. Un dato confermato anche dall'indagine* presentata da T-Systems Italia nel corso della tavola rotonda, che evidenzia che il 66% delle aziende intervistate ha e-sternalizzato almeno un processo aziendale nel settore delle ri-sorse umane negli ultimi cinque anni.

Il ricorso all'outsourcing coincide in prima istanza con l'esternalizzazione del payroll (31%), una funzione a elevato contenuto transazionale. Il passo successivo riguarda la conversione di processi operativi e funzioni interne all'organizzazione di maggiore peso strategico, come le attività di formazione (30%), i sistemi informativi dedicati alle risorse umane (22%) e la ricerca e sele-zione del personale (21%).

Quasi tutte le aziende (90%) che hanno esternalizzato almeno un processo aziendale si dichiarano soddisfatte: il 34% ha intenzione di dare in outsourcing altri servizi e il 15% li ha già pianificati.

La ricerca ha, inoltre, evidenziato nel 44% delle aziende intervistate la presenza contemporanea in azienda di un HR director e di un HR manager. Le funzioni delle due figure si riconducono a tre diverse situazioni aziendali, diverse rispetto alle modalità di gestione delle buste paghe.

"La prima - commenta Paolo Citterio, Presidente Nazionale di GIDP/HRDA - riguarda i casi, verificatisi nel 50% delle aziende italia-ne medio grandi, in cui il pay roll è affidato a un fornitore esterno, che gestisce in outsourcing anche i servizi IT. In questo ambito la figura dell'HR manager opera come supporto operativo dell'HR director. La seconda prevede il payroll gestito in modalità insourcing da una struttura dedicata dell'azienda in cui l'HR manager riveste un compito di coordinamento fra gli addetti dell'amministrazione e i propri referenti. Nel terzo caso, in cui il payroll investe direttamente l'area HR dell'azienda, il responsabile delle risorse umane è focaliz-zato su questa attività alla ricerca della maggiore efficienza di pro-cesso possibile".

"L'opportunità di esternalizzare le attività di gestione delle risorse - spiega Gérard Leduc, BPO Operations Director di T-Systems Italia - non è più considerata dalle aziende italiane come soluzione di cost-reduction ma come uno strumento per migliorare il livello di servizio.
Tra le motivazioni che spingono le aziende a dare in outsourcing la gestione dei processi aziendali figurano la volontà di perseguire un miglioramento globale dei servizi (50%), l'obiettivo di migliorare la gestione del costo dei processi interni ( 25,8%) e la necessità di ge-stire le risorse umane come un centro di costo (13,6%)".


* nota metodologica: l'indagine è stata condotta da InSintesi/TNS nel corso del mese di luglio 2006 su un campione di 100 Direttori delle Risorse Umane di aziende di dimensioni medio grandi, con oltre 500 addetti, rappresentative di un universo di riferimento costituito da 1520 imprese, attraverso interviste telefoniche realizzate con modalità C.A.T.I (computer assisted telephone interwieng).


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T-Systems, oggi attiva in Italia con 682 dipendenti nelle sedi di Assago-Milanofiori, Mestre, Mirandola (MO), Napoli, Roma e Vicenza, ha espresso nel nostro Paese nel 2005 un fatturato di 196,1 milioni di Euro, 176,7 dei quali generati da T-Systems Italia e 19,4 da T-Systems Spring Italia.
T-Systems è oggi riconosciuta come uno dei maggiori Outsourcer Globali, contando su uno dei più grandi Data Center in Italia (il primo del Gruppo Deutsche Telekom fuori dai confini tedeschi): 25.000 MIPS, 270 TB, 5.500 server, 13.000 client e 50.000 Utenti SAP gestiti.
Capace di coniugare standard tecnologici all'avanguardia grazie ad una profonda conoscenza dei processi di business nei diversi settori di mercato, T-Systems mette a disposizione dei propri Clienti capacità uniche nel campo dello "strategic sourcing" unite ad innovativi modelli di misurazione dei Service Level Agreement.
Per rispondere con successo alle nuove sfide che l'attuale mercato delle telecomunicazioni pone, la Società offre inoltre soluzioni e servizi di connettività caratterizzati da altissima qualità, sia a livello nazionale sia internazionale. Grazie all'infrastruttura proprietaria TGN (Telekom Global Network), basata sulla più moderna tecnologia al mondo. T-Systems si posiziona come uno dei principali player in Italia per l'offerta di VPN (Virtual Private Network).


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