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domenica 31 dicembre 2006

Autobomba a Madrid: due dispersi Zapatero: "Stop al dialogo di pace"

L'esplosione all'aeroporto Barajas. Il gesto dell'Eta annunciato con una telefonata. L'ordigno era piazzato a bordo di un furgoncino. Diciannove feriti leggeri

MADRID - Un'autobomba è esplosa questa mattina all'aeroporto Barajas di Madrid. L'attentato è avvenuto nel parcheggio del terminal quattro dello scalo: l'ordigno, a quanto sembra, era piazzato a bordo di un furgoncino Renault. Ma la zona era stata almeno parzialmente sgomberata: una telefonata dell'Eta, l'organizzazione separatista basca, al servizio di soccorso stradale Dya della Biscaglia aveva preannunciato l'azione. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di 19 feriti e un disperso.

La deflagrazione è avvenuta intorno alle 9. Lo scoppio ha mandato in frantumi molti vetri; i passeggeri sono stati condotti sulle piste.

Quanto alla chiamata per avvertire dell'autobomba, è arrivata intorno alle 8: l'uomo al telefono ha parlato di un furgone carico di esplosivo che sarebbe saltato in aria alle 9,30. I separatisti baschi dell'Eta spesso in passato hanno comunicato in anticipo proprio alla Dya i loro attacchi.

L'organizzazione aveva dichiarato il cessate il fuoco, la rinuncia a compiere azioni violente, lo scorso marzo, dopo quarant'anni di lotta armata - con un bilancio complessivo di oltre ottocento vittime. Il primo ministro spagnolo, José Luis Zapatero, aveva annunciato in giugno l'avvio di un processo di pace con l'Eta. In novembre, però, i militanti baschi avevano denunciato lo stallo delle trattative.

E oggi, dopo questo nuovo attentato, l'Associazione famiglie delle vittime del terrorismo (Avt) ha chiesto a Zapatero di sospendere il processo di pace; il presidente della Avt, Francisco Alcaraz, ha detto che è necessaria immediatamente "una forte risposta" del governo. Una richiesta che ha trovato subito una risposta: il ministro dell'Interno, Alfredo Perez Rubalcaba, ha detto che l'attentato di oggi a Madrid "interrompe la tregua".

Proprio ieri, il premier - tornato oggi dalle vacanze, dopo aver saputo dell'autobomba - aveva difeso la scelta del negoziato, sbilanciandosi sul sul esito positivo: la situazione "è migliore con un cessate il fuoco permanente rispetto a quando le bombe esplodevano, come un anno fa", aveva detto, "e migliorerà ancora l'anno prossimo". Purtroppo, i fatti lo hanno smentito.


Origine: Repubblica

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