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domenica 31 dicembre 2006

Botti di Capodanno, quattro bambini feriti Sequestri record in Campania e Palermo

Amputate tre dita ad un ragazzino di dieci anni della provincia di Napoli
Confiscata la "bomba finanziaria" caricata con 850 grammi di polvere nera



Un petardo manda a fuoco il tetto di una casa a Trento. Centinaia di sms invitano alla prudenza


ROMA - Due bambini feriti seriamente in Toscana, uno a Genova, mentre nel napoletano un ragazzino ha perso tre dita di una mano. Un uomo colpito da un petardo in provincia di Frosinone. Un petardo manda a fuoco il tetto di un'abitazione a Trento. Sequestro record di botti illegali in Campania e a Palermo, rispettivamente con 20 e 12 tonnellate, tra cui anche la "bomba finanziaria", vero e proprio ordigno con 850 grammi di polvere nera. E' il bilancio della giornata di "guerra" ai fuochi d'artificio per Capodanno. In un negozio di biancheria intima e giocattoli di Loiano, nell'appennino bolognese, i carabinieri hanno sequestrato nove chili e mezzo di botti e denunciato titolare dell'esercizio, una bolognese di 40 anni, a piede libero.

La Provincia di Napoli ha inviato centinaia di sms in cui richiama alla prudenza soprattutto i giovani, ma la cronaca ripete il consueto bollettino dei feriti. Il più grave è un bimbo di 10 anni che, a San Giorgio a Cremano (Napoli), ha perso tre dita. Gravi ferite anche per due ragazzi, A.B. di 7 anni e S.M. di 15, entrambi di Barga (Lucca), che sono stati ricoverati per le lesioni riportate in seguito allo scoppio di alcuni petardi, con cui stavano giocando in un garage. Secondo i medici, il più piccolo rischia l'amputazione di un dito della mano.
Un bambino di undici anni di nazionalità iraniana ma residente a Genova è rimasto ustionato alle dita della mano sinistra per lo scoppio di un petardo con cui stava giocando. I medici lo hanno giudicato guaribile in una ventina di giorni. Infine, un uomo di 40 anni, P.P., di Alatri, in provincia di Frosinone è rimasto gravemente ferito al braccio sinistro a causa dell'esplosione di un grosso petardo di contrabbando.

Sull'altopiano di Pinè, in provincia di Trento, un petardo, sparato in aria, è finito sul terrazzo di un'abitazione, dove ha appiccato un incendio ad una catasta di legna, facendo poi diffondere le fiamme ad infissi e tetto. La famiglia che abita l'appartamento si è accorta in tempo dell'accaduto ed ha chiamato i vigili del fuoco. Considerevoli i danni.

Per fronteggiare l'emergenza è stata intensificata l'attività di controlli: ad oggi sono oltre 20 le tonnellate di botti illegali sequestrati dalla Guardia di Finanza in Campania, un vero e proprio record. Oltre a 7 tonnellate sequestrate nella sola città di Napoli in diverse operazioni. Anche in Sicilia circa 12 tonnellate di botti illegali sono state sequestrate da militari della Finanza di Riposto e di Acireale in un immobile nella campagne di Santa Venerina, a 30 chilometri da Catania. Una persona è stata denunciata per detenzione abusiva e produzione illegale di fuochi. Tra il materiale sequestrato anche botti di fabbricazione cinese.

Altri sequestri ci sono stati a Como (2,5 tonnellate), nel bergamasco, nel lecchese, a Torino, nel Lazio, a Brindisi e a Bari, in Sicilia. A Roma, in particolare, sono state sequestrate due tonnellate di fuochi in un furgone-deposito, parcheggiato vicino ad un giardino pubblico frequentato da bambini.


Origine: Repubblica

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