Comunicato 25/01/07
Gli ultimi fuochi della "cattiva scienza"
La presentazione della pdl 2157 (fotocopia della proposta Schmidt dell'ultima legislatura)
Gli esperimenti su animali:
- che Thomas Hartung, direttore responsabile per la ricerca della Commissione Europea al European Joint Research Centre (Centro di Ricerca Europeo) ha definito "cattiva scienza", dalle pagine di Nature , la più importante rivista scientifica del mondo,
- che moltissime altre riviste accreditate a livello mondiale condannano per lo scarso valore scientifico,
- di cui un vasto movimento di scienziati chiede a gran voce la verifica, o "validazione," e successiva sostituzione nell'attuazione del regolamento Europeo REACH,
- che secondo un recente studio di Pubmed (UK) forniscono risposte sovrapponibili a quelle umane solo nel 18% dei casi
hanno trovato gli ultimi loro sostenitori e promotori in un'alleanza tra Farmindustria, Istituti e Società di Ricerca e … alcune (poco numerose) … "pecore smarrite" del movimento antivivisezionista.
- La pdl 2157, rilancia l'uso degli animali in laboratorio nel momento stesso in cui emerge l'immensa superiorità - ai fini della salute umana e dell'ottenimento dei dati necessari - dei nuovi metodi di ricerca, (ad esempio la tossicogenomica, che utilizza le nuove conoscenze della biologia e della genetica)
- La pdl 2157 non potrà mai essere approvata (come non fu approvata la 5442 di Schmidt) perché vuole imbalsamare un paradigma scientifico già più che superato.
- La pdl 2157 (che rinuncia alla migliore delle 3 R, la sostituzione degli animali … e prescrive addirittura il "silenzio assenso" per l'autorizzazione di tutti gli esperimenti!) ha effettivamente "fuso" le esigenze etiche e quelle scientifiche: le ha immolate entrambe.
Ma i suoi promotori hanno dimenticato che persone di buona volontà (e con buona coscienza) hanno ottenuto che nel Programma del Governo Prodi vi fosse il paragrafo:
"Proponiamo che, in linea con la normativa comunitaria ed alla luce dei più recenti studi scientifici in materia, si promuova e favorisca la ricerca effettuata con metodi alternativi all'utilizzo di animali e progressivamente si abolisca la ricerca e la sperimentazione che ne facciano uso"
Il Comitato Scientifico EQUIVITA, come ha dichiarato Fabrizia Pratesi, sua coordinatrice, e come è stato espresso da scienziati e giuristi nel corso della Conferenza organizzata alla Camera il 14/12/06 in commemorazione di Pietro Croce (autore di "Vivisezione o scienza"), agirà, insieme alle associazioni Animalisti Italiani e Movimento Ecologico UNA, per ottenere al più presto un cambiamento reale nelle leggi europee e nazionali, per consacrare in termini giuridici le nuove istanze accademico-scientifiche, e per consentire all'umanità di liberasi al più presto della "cattiva scienza", tutelando così la salute di tutti noi viventi.
Comitato Scientifico EQUIVITA
Tel. +39.06.3220720, oppure: +39.335.8444949
email: equivita@equivita.it, www.equivita.org
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