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sabato 24 febbraio 2007

Anteprima del Codice Scognamiglio fra applausi e critiche

Domenica 18 Febbraio 2007 all’Artgarage di Pozzuoli, si proiettava in Anteprima per la stampa e il pubblico il cortometraggio “Il Codice Scognamiglio 1 3 5”, opera prima nata dal connubio dei due videomakers partenopei emergenti Paolo Orefice e Costantino Sgamato. La serata presentata dal sociologo Sergio Mantile, con la presenza dell'intero cast (Paolo Orefice, Costantino Sgamato, Marianna Illiano, Nicola Martiello, Marco Sgamato, Laura Scognamiglio, Francesca Scotto Rosato) ha visto la presenza di un gran numero di persone che da tempo attendevano "la prima puteolana". Da segnalare la presenza inoltre di varie autorità fra le quali il Presidente dell'Istituto Degli Studi Atellani, il Dott. Francesco Montanaro, e della Vice-presidente Prof.ssa Teresa Del Prete nonchè dell'Assessore del Comune di Frattamaggiore la Dott.ssa Rosa Bencivenga e dell'Associazione Unartgroup di Marcianise presieduta da Enzo Raucci.
Dal titolo, il filmato potrebbe sembrare solo l’ennesimo tentativo di cavalcare il filone Codice da Vinci/Dan Brown, sfruttato per vendere miriadi di indagini più o meno autorevoli sui vangeli apocrifi e l’Opus Dei e parodiato in tutti i modi possibili. Ma guardandolo, ci accorgiamo di trovarci di fronte a un prodotto che dell’ormai arcinoto best-seller riprende solo l’aura di mistero e l’ambientazione parigina, mescolando in chiave umoristica alcuni elementi della sceneggiata napoletana e i numeri della Smorfia. Più che ironizzare sul “capolavoro” letterario, quindi, lo fa nel segno della tradizione comica partenopea e addirittura strizza l’occhio a un tema di grande attualità come gli incidenti sul lavoro, causa della sequenza onirica che è la chiave di volta della storia narrata.E’ proprio in questa prima parte del filmato, realizzata interamente in grafica 3D, che facciamo conoscenza con i personaggi principali del corto: il protagonista Gennaro Scognamiglio, imbianchino con aspirazioni artistiche modellato sulle fattezze di Costantino Sgamato, e Annalisa Esposito, sua amata e versione virtuale di Marianna Illiano. L’epilogo ha luogo invece nel mondo reale, che anche se ormai graficamente superato può vantare colori più vivi e movimenti meno plasticosi.Da elogiare soprattutto l’impegno e la convinzione con la quale i videomakers hanno portato avanti il lavoro di produzione, durato circa sette mesi, e il modo in cui sono riusciti ad attirare l’attenzione della stampa e della televisione su di sé, elementi questi che riescono a mettere in ombra i difetti tecnici e di regia, che potrebbero far storcere il naso ad alcuni (specialmente per una produzione accompagnata da un così grande clamore). Promosso senza riserve invece il doppiatore del personaggio di Quasimodo, Marco Sgamato, sia per la recitazione che per la capacità di adattare la propria voce alle esigenze del copione. In definitiva, quindi, si è trattato di un esperimento interessante, di cui potrete saggiare voi stessi la fattura guardandone per il momento il trailer e lo special.
[Recensione di Alfredo Felaco www.alternapoli.com]

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