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venerdì 16 marzo 2007
FARMACI CONTRAFFATTI
FARMACI CONTRAFFATTI
Cosa ne sappiamo davvero
Il 50% dei medicinali venduti in internet è contraffatto.
A livello mondiale sono falsi circa il 10% dei farmaci. Nei Paesi in via di sviluppo sono contraffatti medicinali essenziali per la cura di malaria, tubercolosi e HIV/AIDS. Sul problema l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha attivato il progetto IMPACT.
I medicinali contraffatti sono apparentemente uguali nella confezione, ma possono contenere concentrazioni diverse di principio attivo, con risvolti sia su efficacia che sicurezza. Questo fenomeno, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ha raggiunto il 10% del mercato farmaceutico mondiale (pari a 35 miliardi di dollari/anno), con differenze notevoli a seconda delle aree geografiche: dall'1% dei Paesi industrializzati, al 10-30%, e picchi del 70%, nei Paesi in via di sviluppo. La maggior parte dei farmaci contraffatti sembra provenire dal sud-est Asiatico e dall'est Europa. Nei Paesi sviluppati sono contraffatti farmaci costosi che riguardano le "lifestyle drugs" (farmaci per lo stile di vita): per l'impotenza, l'obesità, dopanti, antibiotici/antivirali e abortivi. L'acquisto avviene di solito on line (e-commerce): si stima che il 50% dei medicinali venduti in internet è contraffatto.
Nei Paesi in via di sviluppo sono contraffatti vaccini e farmaci necessari al trattamento di malattie gravi come malaria, tubercolosi e HIV/AIDS. In questo contesto l'OMS ha lanciato nel 2006 il progetto International products anti-counterfaiting taskforce (IMPACT): una partnership tra settore pubblico e privato, governi ed associazioni non governative per intervenire in diverse aree di interesse. Sul fenomeno in Italia, dal 2004 è attivo il progetto del Ministero della Salute sulla tracciabilità del farmaco.
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