BARI – Teatro Kismet – ESTA’ BIEN Due scrivanie con sopra libri di varia grandezza e colori diversi, due attori, un uomo e una donna, con abiti ‘semplicemente’ stereotipati: questo sul palco del Teatro Kismet Opera di Bari per ‘Està Bien’, ultimo spettacolo della rassegna ‘Eroi Capovolti’.Està Bien nasce come progetto che analizza ironicamente e cinicamente la realtà quotidiana.Si mostra come uno spettacolo denso di citazioni e continue provocazioni che rendono il ritmo serrato e disperato.Le notizie che ogni giorno ci sommergono, che ci bombardano, sono la fonte d’ispirazione per l’intero progetto. Quelle notizie che riguardano gli argomenti più disparati: le guerre, i fast-food, le conigliette di play boy, la potenza americana, i bambini che perdono oggi giorno la vita. Insomma i due attori-ideatori del progetto, Costanzo e Rustioni, hanno archiviato per diverso tempo immagini, parole, materiale che potesse essere utile per la realizzazione dello spettacolo.Tutto reso con estrema efficacia dalla bravura eclettica dei protagonisti, tutto così deformato e reinterpretato tanto da non risultare affatto pedante ma, anzi, sorprendente e creativo.Costanzo e Rustioni, già militanti nel teatro contemporaneo degli anni ’90, si ritrovano a interpretare un teatro di ricerca dove la fisicità e la creazione continua sono elementi portanti, dove il corpo e la fatica fisica si amalgamano di continuo con gli altri linguaggi teatrali.Està Bien è uno studio ispirato alle opere teatrali di Rodrigo Garcia con il quale i due produttori vogliono confrontarsi. L’unico intoppo è di carattere burocratico, infatti, per motivi di diritti della SIAE lo spettacolo procede senza reali riferimenti testuali a Garcia. Questo però non implica nulla, infatti, l’intento dei creatori è stato raggiunto ovvero catapultare, per un’ora circa, il pubblico in un mondo di paura, di ricordi, di cataste di documenti, cataloghi accumulati dove si susseguono nomi e date di nascita e di morte.La loro esperienza lontana dai legami istituzionali è stata davvero apprezzata da pubblico in sala e forse ha aperto una breve ma intensa riflessione…restano purtroppo, però, cataste di notizie e avvenimenti che si dovranno ancora scrivere!
Luana Martino
Luana Martino
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