COMUNICATO STAMPA
I "sarti della pietra lavica" restaurano la piazza di Melfi di Federico II
Basole, cubetti, cordoli, zanelle, paracarri, archi, portali, mattonelle smaltate, gattoni, cunette...sono davvero infinite le declinazioni della pietra lavica: uno dei materiali naturali più resistenti, antichi e plasmabili usati in edilizia, il cui campo d'azione, negli ultimi tempi, si è notevolmente ampliato, dando forma a spettacolari soluzioni "su misura", degne dei più acclarati couturier.
Merito, senza dubbio, delle pochissime "sartorie della pietra" made in Italy, che fanno da trait d'union tra cave e consumatori finali, mettendo a disposizione dei clienti, come valore aggiunto, una rosa infinita di servizi ad hoc.
Esempio emblematico delle sartorie della pietra è la Ranieri Pietra Lavica (www.ranieripietralavica.it), la società napoletana , tra l'altro attualmente impegnata nella riqualificazione dell'arredo urbano della piazza del Duomo di Melfi, suggestiva cittadina medievale ispiratrice delle Costituzioni di Federico II. Si concluderanno infatti entro l'estate i lavori nella piazza della città che sorge alle pendici del Monte Vulture. "Abbiamo voluto associare la pietra lavica alla pietra delle Murge– spiega il direttore dei lavori per il Comune di Melfi Pierpaolo Fabbri– per ricreare lo stile voluto da Federico II interpretando i luoghi con il riuso attento dei materiali della storia. Il bianco e nero di Federico II, poi, si lega allo stile magrebino dando ai seimila metri quadri della piazza un tocco unico."
"Con questi lavori- dichiara il Sindaco di Melfi Alfonso Ernesto Navazio- vogliamo rifìdare ai luoghi dell a città antica quella funzione di prestigio e attrazione che da sempre hanno esercitato in modo da confermare le ragioni di una centralità non solo residenziale ma soprattutto sociale, collettiva, evocativa e liturgica, specifica di questi spazi. Sono state queste le ragioni che ci hanno spinto a volere dei lavori che potessero ricreare quest'atmosfera grazie all'utilizzo dei materiali tanto cari a Federico II."
Un restyling attento e minuzioso, in sintonia con l'attigua cattedrale dedicata all'Assunta, edificata nel 1153 dal re normanno Guglielmo I, e quasi totalmente ricostruita nel diciottesimo secolo in stile barocco (tranne il campanile, che mantiene ancora le forme normanne).
Ma anche una scelta ponderata, che vede in veste di protagonista la pietra lavica "un materiale particolarmente resistente – dichiara Giovanni Ranieri amministratore unico della Ranieri Pietra Lavica Srl - che vanta un aspetto sobrio ed elegante, resistente al caldo e al freddo (fino a -40 gradi), e che può essere smaltato, prestandosi, quindi, a molteplici utilizzi dalla valorizzazione dei centri urbani al mondo dell'interior design e alla bioarchitettura.".
Per ulteriori informazioni:
Ranieri Pietra Lavica SRL 0815519025 info@ranieripietralavica.it
Le foto sono scaricabili dall'area press di www.ranieripietralavica.it
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